Bautista: “Marquez non mi ha consigliato di andare in Honda”
Alvaro Bautista smentisce le voci che davano per certa la sua firma con Honda su consiglio di Marc Marquez. Spiega inoltre come vive la quarantena, vivendo in Spagna, uno dei paesi europei più colpiti dalla pandemia del Coronavirus.
Alvaro Bautista, Team HRC
Gold and Goose / Motorsport Images
Il mondo è paralizzato, anche lo sport è fermo a causa della propagazione del Coronavirus, che ha impedito lo svolgersi di ogni tipo di attività. Per questo la Superbike è stata costretta a ‘restare nei box’ e sia i piloti sia le squadre stanno cercando di portare avanti il loro lavoro al massimo delle proprie possibilità.
Chi sicuramente sta faticando maggiormente è Honda, che aveva iniziato il 2020 con un progetto rinnovato, dalla moto alla line-up. Dopo la gara in Australia, il team HRC, tornato in veste ufficiale nel mondiale delle derivate di serie, aveva raccolto dei dati che in questo momento non può sfruttare pienamente.
Alvaro Bautista, raggiunto dai microfoni di Sky Sport, ha raccontato come vive questa quarantena, confinato in casa in Spagna, uno dei paesi europei più colpiti dalla pandemia: “Fortunatamente io sto bene ed anche la mia famiglia sta bene. Siamo fortunati. Le giornate le passiamo chiusi in casa, un po’ mi alleno fisicamente. È chiaro che non posso uscire per fare cross o un altro tipo di allenamento. Però ne approfitto per stare con la mia piccola, mi godo tutti i momenti della sua crescita ed è molto bello”.
Inevitabile pensare alla situazione attuale, che vede non solo il campionato fermo, ma anche un intero paese in ginocchio. Bautista non nasconde infatti la preoccupazione per la sua Spagna e per l’Italia, terra ‘di adozione’ dopo l’esperienza in Ducati: “È vero che in Spagna c’è stata una crescita molto veloce, credo che in Italia sia stato molto simile. Chiaramente sono preoccupato perché sembra non si stia fermando. Ma speriamo che con questo lockdown si possa mettere un freno ai contagi”.
Uno sguardo però va verso la pista, dove la Superbike è riuscita a scendere anche se per un solo round. Sia Bautista sia Honda si sono fatti un’idea della strada da seguire per fare progressi: “Il progetto è nuovo, in Australia avevo detto che eravamo al 30% e dovevamo lavorare tantissimo. L’obiettivo è avere un feeling maggiore. Ma è tutto nuovo e bisogna avere più tempo, cosa che ora non abbiamo. Nello stesso tempo però sono molto fiducioso”.
Lo spagnolo ci tiene poi a smentire le voci che davano per certo il suo approdo in Honda dopo i consigli avuti da Marc Márquez. Rivela che i due si sono sentiti per scambiarsi opinioni sulla Fireblade, ma solo dopo che il pilota di Talavera de la Reina aveva firmato con HRC: “Non è vero che Marquez mi ha aiutato consigliandomi di andare in Honda. Quello è solo un pettegolezzo. Io dopo aver firmato con Honda ho visto che aveva provato la moto e gli ho chiesto come fosse andata. Parliamo di una moto da strada, lui ha potuto solo darmi le sue sensazioni. Ma io già avevo firmato, non l’ho fatto dopo aver parlato con lui”.
Ma la line-up del momento in Honda è quella della MotoGP, formata dai due fratelli Marquez. Bautista commenta: “Marc e Alex fanno una bella coppia, due fratelli nella stessa squadra nella classe regina del motociclismo è fantastico. Sicuramente Alex avrà più difficoltà, perché tanti gli metteranno pressione per farlo arrivare allo stesso livello del fratello. Ma questo poi si vedrà in futuro”.
Futuro che ancora non è molto chiaro. Non si sa bene quando si potrà tornare in pista, ma Bautista si augura che l’azione possa riprendere il prima possibile, anche per il bene dell’umanità: “Chissà se riusciremo a correre. Adesso la cosa importante è recuperare la normalità. Speriamo che questo virus sparisca e non torni più. Poi è chiaro che sarà molto importante anche ricominciare, sarebbe un buon segnale perché significherebbe che siamo tornati alla normalità”.
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