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A volte ritornano: Massimo Roccoli ritrova il Mondiale SBK dopo 12 anni

Il veterano riminese stamattina è salito sulla Yamaha del Team Guandalini con cui correrà fino a fine stagione, nonostante una spalla lussata. La sua unica apparizione iridata risaliva al weekend di Silverstone 2005.

Massimo Roccoli, Guandalini Racing

Massimo Roccoli, Guandalini Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Massimo Roccoli, Guandalini Racing
Jakub Smrz, Guandalini Racing
Massimo Roccoli, Guandalini Racing
Massimo Roccoli, Guandalini Racing

Il valzer dei piloti, messo in moto dalla separazione traumatica tra il team Kawasaki Pedercini e Alex De Angelis, ha visto l’arrivo nel team dell’ex-pilota mantovano di Riccardo Russo, liberato dal team Guandalini Yamaha, che a sua volta ha ingaggiato Massimo Roccoli.

Per il pilota riminese, che a novembre compirà 33 anni, si tratta solo della seconda esperienza nel campionato Mondiale SBK, con la prima che risale addirittura al 2005, alla gara di Silverstone, dove Roccoli, con la Yamaha del Team Lorenzini, ottenne come miglior risultato un 15° posto in gara 2.

Massimo ha costruito la sua carriera soprattutto nel Mondiale Supersport e in questi ultimi anni nel CIV, sempre in Supersport, dove lo scorso anno si è laureato Campione Italiano. Quest’anno ha iniziato con la MV nel CIV SBK ma il rapporto si è interrotto.

Chiamato a gareggiare nella Supersport italiana, ha vinto gara 1 a Misano ritirandosi nella seconda per la rottura della leva del cambio con la MV del Team Full Moto, squadra con cui terminerà la stagione nel CIV

"Prima del round mondiale di Misano abbiamo fatto un test io e Smrz – racconta Roccoli -. Lui ha corso a Laguna Seca, io gareggio qui in Germania e fino alla fine della stagione. Purtroppo ho un problema alla spalla destra che si è lussata in una caduta in scooter. Riesco a guidare sentendo dolore e ovviamente non ho voluto forzare nella prima sessione. Vediamo come va oggi pomeriggio".

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