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WRC: Veiby replica dopo la sospensione: "Avevo il via libera"

Dopo la sospensione di 6 mesi per aver contravvenuto alle regole COVID-19, Ole Christian Veiby dà la sua versione dei fatti e spiega per quale motivo abbia lasciato il Portogallo per recarsi in Spagna nonostante fosse risultato positivo al COVID-19 giovedì scorso.

Ole Christian Veiby, Jonas Andersson, Hyundai i20 R5

Foto di: Maciej Niechwiadowicz

A qualche ora dalla notizia che ha scosso il WRC, con le sospensioni di 6 e 3 mesi comminate a Ole Christian Veiby e Jonas Andersson, oggi è arrivato un altro capitolo della storia che ha fatto ulteriore scalpore.

Dai due comunicati emessi ieri sera dai commissari di gara del Rally del Portogallo sono emersi errori di comportamento dell'equipaggio della Hyundai. Veiby, però, ha dato la propria versione della vicenda, svelando un retroscena che spiega per quale motivo abbia deciso di lasciare il Portogallo per tornare a casa sua, in Spagna.

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"E' con grande shock con cui ho accolto la decisione dei commissari riguardo la mia positività al COVID-19 in Portogallo. Capisco che sia una situazione serie, ma ho agito secondo le informazioni che mi sono state date e in buona fede", ha scritto Veiby sul proprio profilo Twitter.

"Sono risultato negativo per 3 volte nei 5 giorni prima di risultare positivo al test. Non ho mai nascosto di aver passato del tempo con una persona nel corso del Rally Targa Florio e che dopo è risultata positiva al COVID".

"Quando mi hanno detto di essere risultato positivo mi sono immediatamente isolato in hotel. Tornato all'hotel, abbiamo ricevuto una telefonata da una rappresentativa dei responsabili COVID degli organizzatori, spiegandoci che avremmo potuto terminare l'isolamento a casa, se avessimo guidato in macchina per tornare".

"Ecco perché ho lasciato il Portogallo per tornare a casa mia, in Spagna, da solo in macchina, per evitare contatti con altre persone. Posso solo scusarmi per la situazione e sono molto dispiaciuto per il team. Spero realmente di non aver esposto a rischi nessuno".

 

La vicenda, che sembrava essere terminata ieri pomeriggio con la sanzione a Veiby e Andersson, ha aggiunto così un altro capitolo. Questo potrebbe protrarre nel tempo la sua durata, perché Veiby potrebbe considerare l'eventualità di fare ricorso.

Veiby, infatti, a oggi è sospeso dalle competizioni WRC sino al 22 novembre. Questo vuol dire aver finito la stagione anzitempo, costringendo probabilmente Hyundai a individuare un altro equipaggio per correre sulla i20 R5 New Generation.

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