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WRC | Primi problemi con l'ibrido. Si pensa a cambiare le regole

L'ibrido delle Rally1 inizia a far discutere. Tanak ed Evans costretti al ritiro per un malfunzionamento della parte elettrica, con Hyundai e Toyota che invocano un cambio di regole. Ma la sicurezza dovrà essere dimenticata.

Elfyn Evans, Scott Martin, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1

Foto di: Toyota Racing

Il WRC ha iniziato l'era ibrida a fine gennaio con il Rallye Monte-Carlo, dunque un mese esatto fa, e nel fine settimana appena trascorso sono sorti i primi malumori per ciò che riguarda la grande novità di questa stagione.

Al Rally di Svezia, secondo appuntamento stagionale, due team su tre di quelli che schierano vetture Rally1 ibride hanno dovuto ritirare un proprio equipaggio proprio a causa di un problema alle componenti elettriche della propulsione ibrida.

Hyundai e Toyota hanno dovuto fare a meno di Ott Tanak ed Elfyn Evans per un malfunzionamento che ha fatto spegnere la luce verde presente sul parabrezza e sui finestrini laterali posteriori. Quella, se accesa, indica il corretto funzionamento dell'impianto e la possibilità di poter intervenire sulla vettura.

In caso contrario, a luce rossa accesa o tutte e tre spente, il regolamento sportivo prevede che non si possano toccare le vetture per questioni di sicurezza. Il regolamento, approvato ormai da mesi, è ora nell'occhio del ciclone proprio per i ritiri di Tanak ed Evans. Hyundai e Toyota non hanno nascosto il loro disappunto alla fine del weekend svedese, che ha di fatto eliminato dalla gara due grandi protagonisti del rally e della stagione.

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"Per prima cosa, Ott è molto frustrato dall'accaduto e lo siamo anche noi, dato che aveva un grande passo", ha dichiarato il vice team principal di Hyundai Motorsport, Julien Moncet a Motorsport.com. "Sappiamo quanto possa essere veloce in Svezia e chiudere la sua gara così è deludente. Penso che siamo sulla stessa barca degli altri team e con la FIA. Dobbiamo ripensare alcuni regolamenti sportivi per evitare che questa situazione possa presentarsi di nuovo".

"Lavoriamo tutti assieme. Abbiamo già avuto alcune riunioni durante il fine settimana per fare in modo di aggiornare le regole per provare proprio a evitare altre situazioni del genere, come quelle che abbiamo vissuto nel corso del Rally di Svezia".

"Non è mai facile, perché dobbiamo provare a pensare e a ipotizzare tutto ciò che potrebbe accadere, ma stiamo imparando. Dobbiamo evitare che accada di nuovo in futuro".

 

Sulla stessa linea di pensiero anche Jari-Matti Latvala. Il team principal di Toyota Racing ha dovuto fare i conti con il ritiro di Elfyn Evans nella prima speciale di domenica proprio a causa di un problema all'ibrido.

Sulla GR Yaris del gallese si è spenta la luce verde che segnala il corretto funzionamento della parte elettrica della propulsione. Non era accesa quella rossa, ma il regolamento prevede che se la luce verde non è accesa, il concorrente è costretto a ritirare la macchina. E così è successo ad Evans dopo aver toccato un banco di neve ed essere finito in testacoda.

"Abbiamo troppi problemi con le unità ibride, al momento", ha dichiarato Latvala a Motorsport.com. "Queste hanno bisogno di essere stabili e non dovrebbero essere la ragione per cui un Costruttore deve ritirare una macchina in gara. Ci sono miglioramenti da fare. Speriamo che la FIA reagisca a questa situazione e cambi le cose".

"Penso che abbiamo bisogno di rivedere il regolamento. Sappiamo e capiamo che nel motorsport possano esserci problemi tecnici, ma sulle unità ibride, che ci sono fornite dall'esterno, non possiamo intervenire. Non possiamo farci niente".

"I regolamenti non dovrebbero impedirci di continuare la gara. Abbiamo visto Rovanpera che è riuscito a vincere l'evento pur non potendo contare sulla spinta dell'ibrido nella giornata di domenica (ma aveva luci verdi, ndr), mentre Evans non l'aveva. Dovremmo essere in una situazione tale da non dover fermare le macchine Penso che si possa pensare ad aggiornare il regolamento sportivo".

"La prima priorità è la sicurezza, ma penso che quello che abbiamo ora in termini di regolamento si possa migliorare, mantenere gli elementi sulla sicurezza, ma anche non dover ritirare le vetture".

 

Se il regolamento sportivo diventa ora oggetto di discussione da parte dei team per questioni sportive, non va dimenticato che le scelte fatte dalla divisione Rally della FIA ha agito e stilato il regolamento in questo modo per questioni di sicurezza. Piloti, addetti ai lavori e tifosi devono avere l'opportunità di essere protetti.

"Motorsport is dangerous". Il motorsport è pericoloso, recita ogni pass FIA rilasciato per gli eventi sportivi a motore. Ciò non toglie che, al primo anno delle propulsioni ibride nel WRC, chi ha fatto le leggi non si sia voluto prendere rischi, regolamentando in maniera severa e rigida l'utilizzo e la gestione delle componenti elettriche.

Dal punto di vista dei team è comprensibile voler maggiori libertà, soprattutto quando ci si trova a investire enormi quantità di denaro per lottare per vincere rally e titoli iridati. Però è bene non dimenticare mai la pericolosità di vetture del genere qualora vi fosse un malfunzionamento dell'ibrido. La sicurezza dovrà rimanere alla base delle norme che regolano l'ibrido, così da non dover poi rimpiangere un cambiamento che potrebbe rivelarsi troppo anticipato e azzardato.

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