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WRC: Ogier vince anche il Rally Safari. Katsuta secondo

Neuville si ritira nella PS14 a causa del cedimento di un ammortizzatore: ne approfitta Ogier che vince e allunga nel Mondiale. Super secondo posto per Takamoto Katsuta, al primo podio in carriera nel WRC davanti a Tanak. Bene Fourmaux: quarto.

Sébastien Ogier, Julien Ingrassia, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota Yaris WRC

Foto di: Toyota Racing

Il Rally Safari non lo vince il pilota più veloce, ma quello che abbina un ottimo passo gara, tanta attenzione, strategia e altrettanta fortuna. Per tutti questi motivi, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia sono riusciti a trionfare in Africa nell'edizione di rientro nel Mondiale Rally dopo un'assenza durata 19 anni. Durata decisamente troppo.

L'equipaggio 7 volte iridato si è trovato senza possibilità di vincere sino a domenica mattina, quando il clamoroso ritiro di Thierry Neuville - vero dominatore della gara - gli ha spalancato le porte per un'opportunità sino a quel momento incredibile. A quel punto Ogier ha recuperato il divario che lo separava da Takamoto Katsuta e ha centrato la quarta vittoria della sua stagione.

Di fatto Ogier ha comandato la gara nella PS1 e poi nelle ultime due speciali. Si è anche accontentato di non cercare il miglior tempo nella Power Stage: ben sapeva quanto potesse essere importante arrivare in fondo al rally senza errori. La sua gara sembrava compromessa venerdì, dopo un guasto a un ammortizzatore, ma essere riusciti a rientrare al Service di metà giornata è stata la chiave del suo successo.

Toyota può festeggiare l'ennesima doppietta stagionale grazie a un superlativo Takamoto Katsuta. Il giapponese ha colto oggi il primo podio della carriera nel Mondiale Rally con una gara veloce, accorta e priva di sbavature. Un risultato meritato che lo porta a migliorare per il terzo evento consecutivo il risultato top nel WRC della sua carriera.

Il secondo posto premia anche Toyota, perché sono anni che crede nel giapponese, al di là di quello che può rappresentare un pilota giapponese alla guida di una vettura giapponese dal punto di vista del marketing. Per qualche prova, Katsuta ha anche avuto la possibilità di comandare la gara, ma il talento e la scelta gomme migliore di Ogier lo hanno relegato a un secondo posto comunque dolcissimo.

Completa il podio Ott Tanak, uno dei pochi piloti in tutto il weekend ad aver scelto di frenare i propri istinti e puntare ad arrivare in fondo alla gara senza problemi che potessero costringerlo al ritiro. L'estone della Hyundai ha portato a casa un risultato che per la Casa coreana sa di magra consolazione.

Sicuramente brucerà per diverse settimane, almeno sino al Rally Estonia, il ritiro avvenuto questa mattina di Thierry Neuville, mentre il belga aveva quasi un minuto di vantaggio sul secondo in classifica. Il belga è stato autore di un rally eccezionale, frenato solo da un guasto a un ammortizzatore dopo aver urtato una pietra rimasta in traiettoria. L'urto non è apparso affatto irresistibile. Hyundai dovrà cercare di verificare cose stia accadendo nelle ultime gare, quando ha dovuto prendere atto di diversi cedimenti dovuti a impatti di entità tutto sommato trascurabile.

Per Neuville e Hyundai un duro colpo per i rispettivi Mondiali. Quel che è certo, è che il team che ha sede ad Alzenau farà le opportune verifiche e sicuramente lavorerà ancora di più sull'affidabilità della i20 N Rally1 che esordirà la prossima stagione, in modo tale da non ripetere la serie di rotture che ha privato il team di 3 vittorie (Portogallo, Italia e Safari) che avrebbe meritato per quanto visto sino a ora.

Fuori dai punti anche Dani Sordo per essersi ritirato nella prima giornata a causa di un contatto che ha divelto la sospensione posteriore sinistra sulla sua i20. Ritiro prematuro anche per 2 piloti Toyota, ovvero Elfyn Evans e Kalle Rovanpera. Il primo ha dovuto cedere il passo dopo aver rotto il braccetto dello sterzo in seguito a un urto con una roccia a bordo strada, mentre il finnico è rimasto piantato nel fesh fesh, una sabbia molto fine e soffice che ha incastrato la sua Yaris, togliendolo dai giochi per la vittoria proprio quando sembrava l'unico in grado di poter impensierire Neuville.

Merita finalmente un plauso M-Sport. Il team diretto da Richard Millener ha ottenuto il quarto e quinto posto nella generale grazie ad Adrien Fourmaux e Gus Greensmith. Sebbene i due piloti siano a corto d'esperienza nel WRC, sono comunque riusciti ad arrivare in fondo senza troppi patemi, dando poi vita nell'ultima giornata a una lotta intestina per il quarto posto molto interessante.

Ad avere la meglio è stato il francese, che al terzo appuntamento da titolare con una WRC Plus ha portato a casa un quarto posto di grande valore. Il talento c'è, manca l'esperienza. Greensmith torna a casa con un quinto posto che fa morale, ma perdere la quarta piazza proprio sul filo di lana è forse il modo peggiore per festeggiare il rally più bello da quando corre al volante di una World Rally Car.

Chiude appena fuori dai punti Lorenzo Bertelli, sfortunato venerdì quando la sua Fiesta ha avuto un problema che lo ha costretto al ritiro. L'italiano non correva su terra nel WRC dal Rally del Cile 2019, dunque per lui una buona prova, considerato l'11esimo posto finale appena dietro a Elfyn Evans.

Onkar Rai e Drew Sturrock hanno letteralmente dominato il Rally Safari nella classifica WRC3. L'equipaggio kenyota, al volante di una Volkswagen Polo GTI R5, sono stati padroni della categoria, l'unica dedicata alle vetture R5 considerando l'assenza di tutti i protagonisti del WRC2.

Rai ha vinto con merito la categoria, avendo inflitto quasi 4 minuti al secondo in classifica, il connazionale Karan Patel (navigato da Tauseef Khan) al volante di una Ford Fiesta R5. Terzo posto per Carl Tundo e Tim Jessop sulla seconda Volkswagen Polo GTI R5, anche se staccati di oltre 7 minuti da Rai e Sturrock.

Aggiornamento: Adrien Fourmaux e Renaud Jamoul sono stati penalizzati di 10" sul tempo complessivo di gara per aver infranto l'articolo 19.2 del regolamento sportiva 2021 FIA WRC. In questo modo, l'equipaggio francofono scivola dal quarto al quinto posto nella generale. Ne trae beneficio Gus Greensmith, che da quinto passa a quarto assoluto, ottenendo così il miglior risultato della carriera nel Mondiale Rally. Greensmith ha preceduto Fourmaux di appena 1 decimo di secondo.

Rally Safari - Classifica finale

Pos. Pilota/navigatore Vettura Tempo/distacco Penalità
1 Ogier/Ingrassia Toyota Yaris WRC 3.18'11”3  
2 Katsuta/Barritt Toyota Yaris WRC +21"8  
3 Tanak/Jarveoja Hyundai i20 Coupé WRC +1'09"5  
4 Greensmith/Patterson Ford Fiesta MKII R5 +1'54"6 +10"
5 Fourmaux/Jamoul Ford Fiesta WRC +1'54"7  
6 Rovanpera/Halttunen Toyota Yaris WRC +10'53"4  
7 Rai/Sturrock Volkswagen Polo GTI R5 +29'26"4 +10"
8 Patel/Khan Ford Fiesta MKII R5 +33'30"4 +40"
9 Tundo/Jessop Volkswagen Polo GTI R5 +36'40"7  
10 Evans/Martin Toyota Yaris WRC +49'22"7  

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