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WRC, Neuville: "Ne avevo di più, ma ho solo gestito. Che vittoria"

Neuville racconta la vittoria ottenuta al Rally Ypres, arrivata 19 mesi dopo il grande successo al Rallye Monte-Carlo, nel 2020. Il successo lo rilancia nel Mondiale Piloti.

Vincitore Thierry Neuville, Martijn Wydaeghe, Hyundai Motorsport Hyundai i20 Coupe WRC

Vincitore Thierry Neuville, Martijn Wydaeghe, Hyundai Motorsport Hyundai i20 Coupe WRC

Fabien Dufour / Hyundai Motorsport

Quando a gennaio 2020 Thierry Neuville vinse il Rallye Monte-Carlo in pochi avrebbero pensato che per rivedere il pilota belga sul gradino più alto del podio di un evento WRC ci sarebbero voluti 19 mesi. In primis lo stesso Neuville.

Prima la pandemia da COVID-19 che ha stravolto il calendario 2020, poi l'inatteso cambio di navigatore, arrivato il 15 gennaio 2021, quando ormai mancavano pochi giorni all'avvio del nuovo Mondiale Rally. Senza contare una serie di sfortune ed errori che hanno certamente inciso su un periodo molto, troppo lungo di astinenza per un pilota del suo talento.

Al Rally Ypres il pilota belga ha interrotto il digiuno. Una vittoria annunciata, diventata però materiale grazie a una gara mai in discussione. Una superiorità che non ha avuto i crismi dell'imbarazzante solo perché il 33enne di Sankt Vith ha preferito saggiamente gestire il vantaggio, aprendo il gas solo in determinate situazioni per aprire un buon margine sugli inseguitori.

"E' davvero una bella sensazione aver vinto qui! Ognuno si attendeva che potessimo vincere o comunque fare molto bene a Ypres. Il piano era correre per vincere. Sono stato in controllo della gara per tutto il tempo e questo mi ha messo in buona posizione sin dall'inizio. Sapevo di non aver bisogno di andare più forte".

"Avrei potuto essere più veloce, qualora ne avessi avuto bisogno, ma ero molto preoccupato riguardo questo fine settimana. In tanti hanno faticato. Per più giorni ero preoccupato di avere qualche problema e non riuscire a vincere la gara. Questo successo è molto importante per il team. La doppietta ed essere così forte per tutto il weekend. Questo è stato importante per il Mondiale Costruttori e quello Piloti".

Neuville non ha lesinato sui complimenti agli organizzatori del Rally di Ypres, i quali, per la prima volta, si sono trovati a preparare e realizzare un evento di livello mondiale.

"Vorrei fare i complimenti agli organizzatori. Non avevano alcuna esperienza con il WRC prima d'ora, ma hanno fatto un lavoro superbo. Buona organizzazione, belle speciali, mi sono davvero divertito a correre nelle prove organizzate. Sei sempre veloce, ci sono tanti punti scivolosi e quando sei in sesta marcia e sei un po' largo, sulle strade strette, hai davvero l'impressione di quanto forte possano andare le vetture che usiamo".

"E' stato molto divertente, per tutto il weekend. E' stato molto bello anche correre in parti del circuito di Spa, una delle piste più belle del mondo. Il grip in pista era molto alto e abbiamo dovuto adattare il nostro stile di guida, anche perché le vetture avevano un assetto molto morbido, erano alte da terra. Tutto ciò faceva scivolare la macchina ad alta velocità. E' stato molto divertente".

Per concludere, Neuville ha speso parole importanti anche per il suo navigatore, Martijn Wydaeghe, il quale ha vinto il suo primo rally mondiale proprio sul suolo di casa, dopo una stagione partita in rincorsa e che, per la verità, è stata sino a questo momento molto positiva. 6 podi complessivi, con una vittoria e 5 terzi posti. L'attuale secondo posto nel Mondiale piloti in coabitazione con Elfyn Evans e Scott Martin. Insomma, una prima annata che ha regalato soddisfazioni sia a Thierry che a Martijn.

"Tutti si aspettavano che avessimo una stagione difficile dopo aver formato questo sodalizio così tardi, praticamente a poche ore dall'inizio della stagione. Martijn è super motivato e sta facendo un grandissimo lavoro. Sin dall'inizio ho avuto l'impressione che avessimo sempre corso assieme. Stiamo bene in macchina assieme. A volte riesce a darmi una spinta ulteriore nella preparazione dei rally. E' una cosa molto buona. Sono nel WRC da tanto e a volte si prendono alcune abitudini e invece è un bene imparare nuovi modi di pensare. Mi piace e mi fa sentire di nuovo giovane. Sembra funzionare bene", ha concluso il belga.

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