WRC: la FIA prevede costi inalterati per i team nonostante l'introduzione dell'ibrido dal 2022
Yves Matton, responsabile della sezione rally della FIA, annuncia che ci saranno risparmi legati ad altre componenti, che però sono ancora da individuare. La prima bozza del regolamento arriverà questo mese.
Foto di: Toyota Racing
Qualche mese fa i vertici della FIA avevano annunciato l'approdo dell'ibrido nel WRC a partire dal 2022, definita come "soluzione necessaria" per seguire la strada intrapresa dall'Automotive e dal motorsport da qualche anno a questa parte.
La prima bozza del regolamento che sarà introdotto dal 2022 sarà preparata al Consiglio Mondiale del Motorsport e presentata proprio questo mese. Alcuni team hanno però già esternato le proprie perplessità legate all'eventuale aumento dei costi dovuto all'introduzione del sistema ibrido.
Queste preoccupazione hanno un fondamento legato agli esempi di altre categorie del motorsport, che hanno visto aumentare significativamente le spese per adottare il sistema di recupero d'energia. La FIA, tramite il suo delegato alla sezione rally Yves Matton, ha fatto sapere che l'obiettivo sarà proprio evitare l'aumento dei costi.
Ma come? La prima idea - e sembra essere la principale - è legata al risparmio su altre componenti già presenti nelle vetture WRC Plus che stanno regalando uno dei mondiali più belli e incerti degli ultimi anni. I discorsi a tal riguardo, però, sono ancora lontani dall'essere terminati, perché le componenti coinvolte su cui i team potranno risparmiare devono ancora essere decise.
"L'obiettivo è mantenere gli stessi costi delle vetture WRC attuali anche per il futuro. Si potrà fare risparmiando su altre componenti delle vetture. Ma non abbiamo ancora definito quali siano queste parti", ha dichiarato Matton.
"Per i costruttori cerchiamo di preparare un ritorno sull'investimento tecnico che sia il più efficace possibile. L'intenzione è adottare un sistema ibrido economico perché vogliamo mantenere il medesimo budget di preparazione delle vetture che i team hanno in questo momento. Non vogliamo che i costi aumentino, come invece abbiamo visto accadere in altre discipline del motorsport".
Con l'introduzione dell'ibrido nel WRC ci sarà anche un altro, importante obiettivo da perseguire per ciò che riguarda la FIA e i promotori del campionato mondiale rally, ossia mantenere un certo equilibrio prestazionale tra le Case coinvolte, quello che vige in questi anni, così da mantenere molto interessante il Mondiale, ma anche attrarre nuove Case, con queste che potranno entrare e in pochi anni ambire a poter vincere i titoli iridati così come è successo con Toyota dal 2017 a oggi.
"Questa è la linea che vogliamo seguire anche per la competizione e le prestazioni delle vetture. L'idea è che rimangano le medesime attuali. Al momento vogliamo mantenere quello che abbiamo, ovvero un buon equilibrio consistente tra i Costruttori".
"Questo potrebbe consentire a un Costruttore di entrare nel Mondiale ed essere abbastanza veloce in breve tempo, così come ha fatto Toyota quando è rientrata nel WRC nel 2017".
"Vorremmo vedere nuovi costruttori entrare e potenzialmente poter vincere i titoli in 2 anni. Quello che ha fatto Toyota è un obiettivo che continuiamo a perseguire".
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