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Jean Todt contrario alla regola del Superally

Il presidente della FIA non trova giusto che un pilota ritirato possa marcare punti

Da quando è stata introdotta nel 2004, la regola del Superally ha sempre fatto discutere. Si tratta infatti di una norma che permette ad un pilota ritirato al termine di una tappa di un rally iridato di tornare in gara il giorno successivo, accreditato di un ritardo imposto per ogni speciale che ha saltato. Tra coloro che sembrano essere contrati a questa regola c'è anche il presidente della FIA, Jean Todt. Il francese ritiene che questa norma sia utile dal punto di vista dello spettacolo, in quanto consente al pubblico di vedere transitare quasi certamente tutti i concorrenti. Dal punto di vista dello sport però non ritiene che sia un principio equo, dato che spesso se qualche pilota delle WRC si ritira nella prima giornata, poi riesce a scalare la classifica fino ad andare ad artigliare qualche punto. "Non sono un grande fan del superally. Forse per il pubblico può essere frustrante aver fatto tanti chilometri per vedere un pilota e poi magari non riuscire a vederlo transitare, ma non trovo giusto che chi si è ritirato possa ambire alla zona punti. Non mi piace questa filosofia, non la trovo naturale" ha spiegato.

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