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WRC | Adamo: "Impressionato dal test con la Rally1 in Piemonte"

Andrea Adamo, team director di Hyundai Motorsport, ha parlato il esclusiva a Motorsport.com del recente test svolto in Piemonte con la nuova i20 N Rally1, ma anche di cosa si aspetta da Suninen all'ACI Rally Monza Italia e tanto altro...

Andrea Adamo, Team principal Hyundai Motorsport

Foto di: Fabien Dufour / Hyundai Motorsport

Parlare con Andrea Adamo, team director di Hyundai Motorsport, e ascoltare ciò che ha da dire in merito a presente e futuro della realtà che dirige è sempre molto interessante. A maggior ragione se sulla griglia c'è tanta carne al fuoco. O meglio, se attualmente ci sono tanti punti di interesse all'ordine del giorno.

Adamo, parlando in esclusiva ai microfoni di Motorsport.com, ha fatto il punto sul lavoro che il team che dirige sta svolgendo per concludere nel migliore dei modi la stagione 2021 del WRC e per prepararsi alla rivoluzione targata 2022, quando le vetture Rally1 ibride prenderanno il posto delle World Rally Car Plus dopo 5 anni da protagoniste.

Come vi dicevamo, Adamo non è mai banale. Non lo è per quanto riguarda le spiegazioni su come Hyundai si sta preparando al 2022, ma nemmeno sul presente, sul Mondiale Rally che terminerà tra meno di 2 settimane all'Autodromo di Monza, sui propri piloti e su ciò che si dovrebbe fare per cercare di riportare attenzione non solo suo rally, ma anche su tutte le categorie del motorsport al di là della Formula 1.

Andrea, pochi giorni fa avete disputato un test in Piemonte con la nuova vettura, la i20 N Rally1, simulando un weekend di gara. Sei contento del risultato finale o ci sono state criticità?
"Se non ci fossero criticità saremmo dei maghi! E' una macchina assolutamente nuova, che stiamo sviluppando essendo arrivati dopo gli altri. Ma sono rimasto impressionato dai risultati ottenuti perché, come avevo giù detto, temevo nei miei peggiori incubi di avere l'auto ferma ogni 3km! A parte una piccola perdita dovuta ad una guarnizione nella scatola dello sterzo, che comunque in una rally vero e proprio non ci avrebbe fermato, ma che precauzionalmente abbiamo voluto sistemare per non distruggere tutto, direi che è andata molto bene. La quantità di dati raccolti è stata impressionante".

 

Piloti ed ingegneri come li hai visti?
"Molto contenti, anche perché hanno soprattutto apprezzato la possibilità di poter lavorare direttamente sulla macchina in prima persona, capendo come funzionavano i trasferimenti, il sistema elettrico, il rigen e via dicendo. Una esperienza che è piaciuta molto. Io sono rimasto piacevolmente sorpreso da quello che abbiamo portato a casa, ma soprattutto emozionato da un'altra cosa".

Quale?
"C'era veramente tantissima gente che ci è venuta a vedere e a ringraziare per aver scelto quella zona per la nostra prova. Ci hanno portato anche bottiglie di vino e salami per ringraziarci. Ho ritrovato lo spirito dei rally. E non parlo come quelli che dicono 'le gare di una volta'. Secondo me è una frase di definizione. La verità è che se fai le cose bene, la passione continua ad esserci, e tanta. Vedere pure nelle prove fatte in notturna tantissima gente, che chiaramente durante il giorno lavorava quindi non poteva esserci, è stato bellissimo. I piloti mi hanno detto che sembrava di essere lungo la 'Turini' del Monte-Carlo. C'è chi si è fatto dei km per venire a vedere una macchina da rally del futuro, che faceva cinque passaggi avanti e indietro, ma nulla più. Ed era pure freddo, ma c'è chi è venuto, ha camminato per raggiungere le postazioni e aspettato ore, non sapendo quando saremo passati".

Un bel segnale per i rally...
"Certamente! Vuol dire che la passione c'è ancora e che facendo le cose bene puoi portare le persone. Ne approfitto ulteriormente per ringraziare gli organizzatori del Rally di Alba, le autorità locali e regionali, il comando di Polizia e il questore. Il supporto è stato incredibile, poi è vero che abbiamo portato una marea di persone, dando una visibilità al territorio incredibile, segno che se si lavora tutti assieme si possono fare cose molto interessanti. A volte è sufficiente parlare e avere delle idee, spero che si capisca a 360 gradi".

 

Hai parlato di passione, anche se in Italia sembra che oggi sia scemata, Formula 1 e Ferrari a parte. Pensi che il problema sia la perdita dell'amore per le corse oppure i promoter dei campionati che non fanno abbastanza per attirare le persone?
"Iniziamo a fare le cose bene, invogliando e facendo sì che la gente venga a vederle. Credo che quello che abbiamo fatto con la Rally sia una dimostrazione. Se non hai niente da fare vedere è difficile che la gente venga".

Con l'avvento delle Rally, che ancora state provando e sviluppando, c'è il rischio che il 2022 possa essere il campionato deciso in favore di chi ha meno rotture?
"Direi di sì".

Facendo un passo indietro e tornando al presente, le rotture che avete accusato quest'anno sono state il vostro tallone d'Achille nella rincorsa al Costruttori?
"Non lo definirei Tallone d'Achille, ma semplicemente quello che probabilmente rischia di non farci vincere il Costruttori".

 

Pensi che Ott Tanak abbia sofferto troppo la mancanza di feeling con la macchina, che era quello che gli aveva fatto vincere il titolo nel 2019?
"Credo di no, penso che su asfalto abbia avuto qualche difficoltà in più degli altri a capire la macchina. Ma su terra direi che è stato decisamente veloce".

A Monza vedremo Suninen al posto dell'indisponibile Tanak: cosa ti aspetti dal suo esordio?
"Mi aspetto che vada molto bene con la WRC Plus come è andato all'esordio con la i20 N Rally2. Se può puntare al podio? Secondo me sì".

Rimanendo al presente, facciamo un passo verso la sezione Customer Racing. Sei soddisfatto di come è andata la nuova i20 N Rally2 fino ad oggi?
"Nell'ERC avrebbe dovuto esordire in Ungheria, ma purtroppo non ha fatto un metro causa problema tecnico, quindi non possiamo dare valutazioni in merito. E' chiaro che era una gara con presupposti di fare esperienza e sviluppare le gomme MRF, dato che l'azienda indiana paga il progetto. Per quello che riguarda il Mondiale, sono contento. Stiamo facendo correre una macchina, per una serie di motivi ci sono stati inconvenienti con piloti che sono finiti K.O. per incidenti. Non so perché, ma non voglio comunque sentire dire che la causa è la difficoltà di guida della macchina, visto che non è così. Stiamo consegnando le macchine, pian piano i clienti arrivano, ma stiamo anche andando avanti coi test perché ritengo sia giusto e opportuno tenere i clienti aggiornati su quelle che sono le possibilità di sviluppo. Quindi sì, sono soddisfatto, assolutamente".

 

Quindi è una macchina che anche l'anno prossimo avrà degli sviluppi?
"Quando svolgi i test puoi provare le varie soluzioni di regolazioni per gli ammortizzatori e altre cose legate all'assetto in base ai rally differenti che si affrontano. Di fatto è uno sviluppo continuo, ma questo non vuol dire modificare una macchina. Sviluppo vuol dire anche capire, in una certa tipologia di strade, come impostare una scheda di assetto da fornire ai clienti. Quella è una cosa che si continua a fare attualmente, gli ultimi ad esempio erano in previsione di Monza. In altre situazioni probabilmente si percorrono meno km per arrivare al tutto, poi per una questione di serietà abbiamo utilizzato piloti diversi provandola a lungo perché riteniamo opportuno essere preparati bene. Sia per Monza che in generale".

Per concludere... Nil Solans, che doveva correre in Ungheria con MRF, potrebbe essere un candidato a diventare pilota ufficiale? Lo abbiamo visto incisivo in alcune speciali del Rally di Catalunya al volante della i20 Coupé WRC Plus...
"Al momento no".

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