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WRC | 3 Case interessate a entrare, ma servono regole diverse

Stellantis, Renault (Alpine) e Skoda hanno parlato con la FIA: sono interessate a entrare nel WRC, ma per far sì che questo vada in porto il regolamento attuale dovrà cambiare. Ecco gli scenari possibili.

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Motor1

Per il WRC il 2017 non è un anno qualunque. E' infatti l'ultima volta in cui un team è entrato a correre nel Mondiale Rally. Da allora il WRC ha dovuto fare i conti con l'addio di Citroen Racing a fine 2019 e, va detto, ha faticato a mantenere gli attuali team, ossia Toyota, Hyundai e M-Sport Ford. Con l'introduzione del nuovo regolamento tecnico e la propulsione ibrida sembrava che alcune Case potessero aggiungersi, ma diversi motivi - tra cui anche la pandemia da COVID-19 - ha cancellato questa opportunità. Ora, dopo 6 anni, la possibilità di veder entrare una o addirittura più case nel WRC sembra prendere nuovamente forma.

L'attuale regolamento tecnico, quello che ha introdotto le Rally1 al posto delle WRC Plus, ha attualmente durata triennale, dunque a scadenza 2025. Ed è proprio quella la data in cui potremmo assistere a un cambiamento molto importante nel WRC, ovvero l'arrivo di nuove Case che andrebbero a dare nuova linfa a una categoria eccezionale, ma che sta attraversando un periodo interlocutorio della sua storia.

Motorsport.com è in grado di rivelare che il Gruppo Stellantis, il Gruppo Renault - con Alpine, per la precisione - e Skoda sono interessate a entrare nel Mondiale Rally, ma a determinate condizioni e, queste, non sono le condizioni attuali legate al regolamento tecnico.

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Al Rally del Portogallo è avvenuto un incontro tra alcune Case e la FIA proprio per capire se sia possibile trovare un punto d'intesa che possa permettere a queste di entrare nel WRC. Nel corso degli ultimi mesi Alpine si era già esposta con alcune parole eloquenti dell'amministratore delegato di Renault, Luca de Meo. grande appassionato di motorsport e deciso a puntare sulle corse come metodo di promozione dei marchi del gruppo francese.

"Sono interessato a esplorare altre categorie del motorsport, ma dobbiamo vedere se troveremo le giuste condizioni per partecipare al WRC. Io voglio farlo con un'auto elettrica, ma ora non è possibile. Vorrei anche partecipare alla Dakar".

Lo stesso approccio lo ha avuto anche Skoda. Dopo aver partecipato a più riprese al WRC2, dominandolo in lungo e in largo con la Skoda Fabia R5, il Gruppo Volkswagen potrebbe decidere di far compiere al marchio il salto definitivo nella categoria maggiore. Anche in questo caso servirebbero presupposti che, con il regolamento attuale, non sono presenti.

Non potevano mancare le parole di Carlos Tavares, amministratore delegato del Gruppo Stellantis. Opel, marchio che fa parte del gruppo nato dalla fusione tra i gruppi PSA e FCA, sta facendo valutazioni ritenute molto interessanti sulle Opel Corsa E, impiegate nei monomarca rally in Germania.

"Vorrei invitare tutti a vedere cosa stiamo facendo con il marchio Opel in Germania. Abbiamo una serie specifica in cui gareggiamo nei rally con la Opel Corsa E. E' molto interessante. In questo momento stiamo sfruttando le auto elettriche nei monomarca rally, abbiamo un supporto incredibile che ci permette di caricare un numero di vetture molto alto. Se si vuol fare, è possibile".

La FIA vorrebbe estendere la durata delle regole attuali, ma...

Logo Alpine

Logo Alpine

Photo by: Rainier Ehrhardt

Intanto la Federazione Internazionale dell'Automobile dovrà fare molto presto una scelta ben precisa. Il regolamento tecnico attuale ha durata triennale, ma potrebbe essere esteso per altri due anni, ovvero farlo arrivare al termine del 2027.

L'intenzione della FIA sembra proprio essere questa, ma non è un segreto che il nuovo corso dettato dal presidente Mohammed Ben Sulayem vorrebbe rivedere alcuni dettagli - che tanto piccoli, in realtà, non sono - proprio per cercare di attrarre più Case. Lo stesso presidente della FIA si è esposto sul WRC affermando: "Non è possibile avere solo 2 Case e mezza nella classe top del Mondiale".

Con tre Case che hanno mostrato interesse per il WRC e la voglia della FIA di aumentare la presenza di colossi automobilistici all'interno del Mondiale, uno scenario che vedrebbe la modifica delle regole attuali a partire dal 2026 è tutt'altro che da scartare. Uno stravolgimento sarebbe impossibile anche a livello di costi per le Case già presenti, ma una revisione per renderlo molto più appetibile ha basi più che fondate.

Coniugare due propulsioni diverse ora non si può

Andreas Mikkelsen, Eriksen Torstein, Toksport WRT Skoda Fabia Evo Rally2

Andreas Mikkelsen, Eriksen Torstein, Toksport WRT Skoda Fabia Evo Rally2

Photo by: Red Bull Content Pool

Ma come poter coniugare Case che puntano sull'ibrido e altre che, invece, fanno leva sulla propulsione completamente elettrica? Ci potrebbe essere un'ipotesi che vedrebbe due tipi di categorie correre assieme: quella ibrida e quella elettrica.

Ma la strada, a oggi, sembra impraticabile. La FIA dovrebbe trovare il modo di equiparare le prestazioni, ma anche adeguare il percorso per venire incontro alle vetture elettriche. Si parla della ricarica delle batterie, ma anche della durata delle stesse quando si è ad alta velocità.

A oggi, questo scenario, è il più lontano dall'essere preso in considerazione. Troppi limiti, troppe incertezze per poter davvero procedere nella creazione di una situazione sportiva del genere. Troppo presto anche dal punto di vista tecnologico: le stage attuali andrebbero ridotte e non di poco, senza contare che i rally sono la massima espressione dell'affidabilità e della durata, sebbene negli ultimi anni si siano trasformati in stage sprint, con tanti piloti racchiusi in pochi secondi, a volte addirittura in decimi.

Un incremento dell'ibrido è possibile

Opel Corsa R5

Opel Corsa R5

Lo scenario più probabile, a questo punto, sembra poter essere l'incremento dell'utilizzo della parte ibrida introdotta quest'anno sulle Rally1.

Considerando l'importanza sempre maggiore sul mercato Automotive, la propulsione benzina-elettrico potrebbe avere più spazio nel WRC, categoria che ha abbracciato l'ibrido molto tardi rispetto ad altre, cercando di colmare il divario temporale creato dall'arrivo tardivo delle Rally1 nella scena del Mondiale.

La parte elettrica più presente e sfruttata durante le speciali potrebbe essere l'anello di congiunzione tra le esigenze della FIA, delle Case che già si sfidano nel WRC e quelle che invece sono interessate a entrare. Un punto di convergenza dovrà essere trovato a tutti i costi, perché lasciarsi scappare un'occasione del genere, per il WRC e per la FIA, potrebbe essere imperdonabile.

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