WRC: 25 novembre, la data più bella e tragica di Richard Burns
25 novembre 2001, il giorno del titolo iridato WRC. 25 novembre 2005, il giorno del decesso dopo una lotta con un astrocitoma, un tumore al cervello. Ricordiamo oggi Richard Burns, uno dei grandi piloti rally di inizio anni 2000.
Richard Burns
Marlboro Peugeot Total
C'è un giorno per vincere, e uno per morire. Raramente le due date coincidono, raramente il destino, o chi per esso, si mostra così beffardo. Nella stessa data in cui Richard Burns ha vissuto il picco più alto della sua vita, centrando il titolo mondiale rally, se n'è andato. E oggi, da quelle due date così cariche d'emozione per ogni appassionato di rally che si rispetti, sono passati rispettivamente 19 e 15 anni.
Richard, il 25 novembre 2001, si piazza terzo al Rally di Gran Bretagna. Un bel podio, certo, ma non è il gradino di un piedistallo a renderlo felice: è infatti appena uscito vincitore in una strepitosa lotta 4 per il titolo iridato WRC all'ultima gara del Mondiale di quell'anno.
Burns si è trovato a lottare contro Tommi Makinen, Colin McRae e Carlos Sainz. Di meglio, al mondo - nel mondo dei rally - si è visto di rado. In quella corsa Makinen ritira presto a causa di una sospensione rotta nella PS2. McRae, invece, ha detto addio al titolo 2 prove più tardi.
Carlos Sainz, a cui sarebbe bastato un misero quarto posto, è stato costretto al ritiro. Così, Burns, è diventato il primo pilota inglese a vincere il campionato del mondo rally vincendo una sola volta, in Nuova Zelanda, e portando a casa una serie di piazzamenti perfetti.
Richard Burns
Photo by: Team Peugeot
Sembra l'inizio dell'epopea di un ragazzo veloce e deciso, tanto da vincere la causa contro Subaru Tecnica International per approdare in Peugeot l'anno successivo. L'avventura con la Casa transalpina, sebbene ricca di piazzamenti di livello, non dà a Richard ciò che si immagina. E allora ecco l'accordo per tornare dal 2004 in Subaru, ma prima c'è da vincere il titolo iridato Piloti, per dare l'addio a Peugeot nel migliore dei modi dopo un matrimonio dalle alte aspettative, ma nei fatti unione tra due entità differenti. Forse troppo.
Le possibilità di sono, perché Burns è riuscito a racimolare punti per tutta la stagione. Per il titolo sono in lizza 3 piloti, tra cui proprio Richard. Ultimo appuntamento della stagione, il Rally di Gran Bretagna, quello di casa per il pilota della Peugeot, che 2 anni prima gli aveva dato la gioia più grande della sua carriera e, probabilmente, della sua vita.
Sulla strada per il Parco Assistenza, Richard perde i sensi. Un blackout inatteso e, per certi versi preoccupante, tanto che viene escluso dalla gara ed è costretto a guardare gli altri che lottano per quel titolo che tanto brama dopo averlo portato a casa la prima volta.
Dopo le prime analisi fatte in seguito al blackout al volante, la diagnosi è impietosa: astrocitoma. Un tumore al cervello. Da quel momento la lotta contro un tumore terrificante, che pian piano lo consuma, sino a giungere all'atto finale. Richard Burns, un venerdì sera autunnale, muore a Westminster all'età di 34 anni. Quel giorno è, anzi, era, il 25 novembre 2005.
19 anni dal suo primo e unico titolo iridato e 15 dalla sua scomparsa. Da allora, dal 25 novembre 2001, mai più nessun pilota britannico è più riuscito a vincere il titolo iridato WRC. Ci proverà a Monza Elfyn Evans, così da onorare al meglio i suoi predecessori (Colin McRae e, appunto, Richard Burns) che portarono sulla mappa dei rally la Gran Bretagna.
Richard Burns e Robert Reid festeggiano con i vincitori del trofeo
Photo by: Motorsport Images
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