Tanak spiega: "Più lento di Ogier nella Power Stage per non partire primo in Sardegna!"
Il pilota estone, vincitore del Rally del Portogallo, ha spiegato perché nella Power Stage ha deciso di non spingere a fondo per portare a casa 5 punti ulteriori dopo i 25 presi per la vittoria.
Foto di: McKlein / Motorsport Images
Una gara dominata in lungo e in largo, può essere considerata una delle più difficili della carriera del pilota che ha appena vinto? Evidentemente sì. E' il caso di Ott Tanak, strepitoso vincitore del Rally del Portogallo.
Il pilota della Toyota non era certo il favorito per la vittoria. La sua posizione di partenza nelle speciali di venerdì non lo indicava tra i candidati per il successo, invece l'assetto perfetto della sua Yaris WRC e un momento di fiducia che non deve passare in secondo piano hanno permesso all'estone di portare a casa la seconda vittoria consecutiva, che lo rilancia nel Mondiale Piloti.
A sorpresa, Tanak ha affermato che la posizione di partenza di venerdì è risultata un vero e proprio fattore per portarlo subito in testa alla classifica. "E' stata sicuramente una delle vittorie più difficili della mia vita. Ho passato fine settimana duri, ma vincere questa gara e farlo in questo modo è stata davvero dura. Nella giornata di venerdì tutto sembrava molto promettente. Avevamo un'ottima posizione di partenza, non era così male".
"Sabato mattina, dopo un paio di chilometri, ho avuto un guasto ai freni. Da quel momento in poi tutto è diventato più difficile. Sono stato comunque felice di essere arrivato al Service di metà giornata ancora in testa. Il pomeriggio sono andato bene, è stato interessante, anche se ho avuto un altro guasto a un ammortizzatore ma sono riuscito a gestire bene la situazione".
"Alla vigilia dell'evento mi aspettavo di avere delle difficoltà, considerata la nostra posizione di partenza. Mi aspettavo di avere un venerdì molto complicato, ma anche poi il resto dell'evento. La posizione di partenza del venerdì sembrava dover essere cruciale. Ma come ho iniziato la corsa, ho capito di avere ottime sensazioni al volante della Yaris, il bilanciamento della moto era ottimo e tutto lavorava al meglio. Ero molto felice".
La parte più interessante delle dichiarazioni di Tanak fatte al termine della corsa è l'ultima. Ovvero quella in cui ha spiegato quale tattica volesse adottare per la Power Stage e quella che invece ha seguito per fare in modo di non diventare il leader del Mondiale alla vigilia del Rally Italia Sardegna, ovvero una delle gare in cui la posizione di partenza influisce di più sul risultato finale a causa del tipo di sterrato che i piloti troveranno.
"Quello che è successo nella Power Stage è stata una lunga storia. All'inizio abbiamo pensato di adottare una strategia e pensavamo che portare a casa il massimo dei punti sarebbe stato giusto in vista della lotta per il titolo mondiale Piloti".
"Avremmo dovuto essere 3 piloti a fare meglio di Ogier nella Power Stage. Pensavo che sarei riuscito a essere più veloce di lui. Il piano era portare a casa più punti che potevo, ma poi Meeke ha commesso un errore ed è cambiato tutto. Ogier è salito sul podio e a quel punto eravamo allo stesso livello di punti complessivi. Sapevo che avrei dovuto essere un po' più lento di lui per evitare di aprire le speciali del venerdì del Rally Italia Sardegna. Poi Neuville si è inserito tra noi e ho perso un ulteriore punto".
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