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Rally del Messico: una bandiera rossa non ferma Ogier. Tanak vede il 2° posto

Nella seconda tappa del Rally del Messico, Ogier fora ma viene salvato dalla bandiera rossa innescata involontariamente dal compagno di squadra Lappi. Meeke fora e sprofonda quinto.

Sébastien Ogier, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team

Foto di: McKlein / Motorsport Images

Sébastien Ogier si sta involando verso il secondo successo stagionale dopo quella ottenuta a fine gennaio al Rallye Monte-Carlo. Il pilota della Citroen ha infatti dominato anche la seconda tappa del Rally del Messico, terzo appuntamento del WRC 2019, e ora si trova a 3 speciali dall'ennesima vittoria della carriera.

Questa volta il pilota transalpino deve ringraziare non solo il suo immenso talento, ma anche una serie di decisioni che sono andate a suo favore proprio nel momento più critico del suo fine settimana.

Nella PS10, mentre si trovava saldamente in testa alla gara, Ogier ha forato nei primi minuti di una prova lunga 25,90 chilometri. I suoi intertempi erano molto alti, tanto che avrebbe certamente perso la leadership della corsa e, quasi certamente, anche il podio.

In suo soccorso è arrivato l'involontario incidente di Esapekka Lappi, che lo precedeva nell'entrata in speciale staccato di qualche vettura. Arrivato a un paio di chilometri dal termine della prova, Lappi ha commesso un errore in una curva sinistrorsa, con la sua Citroen C3 che è scivolata verso l'esterno ed è rimasta con 2 ruote sul percorso e 2 fuori, senza avere la possibilità di avere il grip necessario per rientrare.

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In quel tratto non erano appostati spettatori, per cui l'equipaggio finlandese della Citroen non ha potuto fare altro che uscire dall'abitacolo e segnalare il pericolo ai piloti che sarebbero transitata in quel punto pochi istanti dopo. Passati Meeke ed Evans, la direzione gara ha deciso di esporre la bandiera rossa per il pericolo creato dalla vettura di Lappi. Una decisione giusta, ma arrivata molto in ritardo. Era infatti palese che in quella posizione la C3 di Lappi fosse un ostacolo molto pericoloso per i piloti che erano ancora in gara.

La stage è stata fermata con Ogier che era in ritardo di oltre 18" al terzo intermedio. La direzione gara ha comminato al francese un ritardo d'ufficio di 22"4 nei confronti di Meeke, il vincitore della prova, così è riuscito a rimanere in vetta alla classifica e a restarci sino alla fine, aumentando poi il suo vantaggio sugli inseguitori nelle ultime speciali della giornata.

La stessa fortuna di Ogier non è capitata a Kris Meeke. Il pilota della Toyota ha forato nella speciale successiva la Otates 1 di oltre 32 chilometri, dunque la stage più lunga del Rally del Messico 2019. In questo caso il nord-irlandese non è stato salvato da alcuna bandiera, così è arrivato al traguardo con la gomma posteriore destra a terra e un tempo che lo ha fatto scendere da una comoda seconda posizione alla quinta, alle spalle di un Neuville che aveva subito la stessa sfortuna la giornata precedente.

Così in seconda posizione si è trovato Elfyn Evans, autore di una gara regolare e certamente apprezzata dai vertici del team M-Sport Ford. Il gallese sembrava avere la piazza d'onore nelle sue mani, invece nelle speciali del pomeriggio della seconda tappa Ott Tanak ha messo in piedi una rimonta davvero pregevole, che lo ha portato a chiudere la giornata ad appena 2"2 dal gallese. Si è così riaperta la lotta per il secondo posto: probabilmente sarà l'aspetto più interessante dell'ultimo giorno di gara, considerando l'ampio margine di Ogier sui rivali.

Posizioni cristallizzate ai piedi del podio, con Thierry Neuville che ha piazzato qualche tempo considerevole nell'arco della seconda tappa. Il belga, però, ha un ritardo troppo ampio dai primi 3 causato dalla foratura nella PS2, dunque non potrà attaccare per il podio, a meno di clamorose sorprese. Stesso discorso per Kris Meeke, finito ora a 3'21" dal pilota della Hyundai che lo precede.

Complici i numerosi ritiri delle WRC Plus, in sesta posizione troviamo Benito Guerra Jr al volante della prima R5, la Skoda Fabia privata con cui sta conducendo la classifica WRC2. Dietro di lui Marco Bulacia Wilkinson, dotato a sua volta di una Skoda Fabia R5.

La bassa adesione di piloti al Rally del Messico - davvero un rally per pochi intimi, la FIA rifletta... - ha fatto sì che il ritirato Jari-Matti Latvala riuscisse comunque a chiudere in ottava posizione. Stesso discorso per Daniel Sordo, che chiude la Top 10 davanti al compagno di squadra Andreas Mikkelsen.

Rally del Messico - Classifica generale dopo la PS18

    Posizione Pilota/navigatore Vettura Tempo/distacco
1 Ogier/Ingrassia Citroen C3 WRC 2.57'21”4
2 Evans/Martin Ford Fiesta WRC +27"0
3 Tanak/Jarveoja Toyota Yaris WRC +29"2
4 Neuville/Gilsoul Hyundai i20 Coupé WRC +1'15"7
5 Meeke/Marshall Toyota Yaris WRC +4'37"1
6 Guerra/Zapata Skoda Fabia R5 +12'06"0
7 Bulacia/Cretu Skoda Fabia R5 +15'39"6
8 Latvala/Anttila Toyota Yaris WRC +16'32"4
9 Trivino/Martì Skoda Fabia R5 +21'59"6
10 Sordo/Del Barrio Hyundai i20 Coupé WRC +21'59"7

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