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Ogier trionfa al Rally del Messico e si rilancia nel Mondiale. Tanak secondo

Il francese della Citroen vince la seconda gara stagionale e si riscatta dopo il ritiro in Svezia. Chiude il podio Elfyn Evans con la Ford del team M-Sport. Neuville quarto.

Sébastien Ogier, Julien Ingrassia, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team

Sébastien Ogier, Julien Ingrassia, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team

Toyota Racing

Che il secondo matrimonio tra Sébastien Ogier e Citroen Racing fosse iniziato bene lo si era capito bene già al Rallye Monte-Carlo, dove il francese aveva subito sbancato il Principato nella gara d'esordio al volante della C3 WRC. Oggi abbiamo avuto un'ulteriore conferma grazie al successo del 6 volte iridato al Rally del Messico.

Ogier ha portato a casa il secondo successo della stagione nelle prime 3 gare del WRC 2019, avvicinandosi così al leader del Mondiale Piloti che rimane Ott Tanak. Tornando a Ogier, è stato bravo a gestire tutte le fasi della corsa. Ha spinto nella prima giornata pur partendo per terzo nelle speciali del venerdì, ha sfruttato gli errori degli avversari ed è stato baciato anche dalla dea bendata nel momento di maggiore difficoltà.

Nella PS10 Séb ha forato una gomma nei primi chilometri della prova, ma la Direzione Gara è stata costretta a esporre la bandiera rossa per l'uscita di strada di Esapekka Lappi, compagno di squadra di Ogier. Il finlandese ha perso il controllo della sua C3 in entrata di una curva sinistrorsa ed è finito fuori strada con le ruote posteriori, mentre quelle anteriori erano ancora sul percorso. Nessuna delle 4, però, era a contatto con il fondo, in più in quella zona non vi erano spettatori che potessero aiutare Lappi e Ferm.

Per questo la Direzione Gara ha deciso di esporre la bandiera rossa, anche se con colpevole ritardo, perché in quella zona erano già passati Kris Meeke ed Elfyn Evans. Ogier, che in quel momento stava già perdendo 18" da Meeke, si è visto comminare un tempo d'ufficio che gli ha fatto perdere "solo" 22", molto meno di quanto avrebbe perso se avesse terminato la prova.

Da quel momento il poi il francese è stato imprendibile. Ha aumentato il suo vantaggio e poi lo ha gestito, vincendo con merito la seconda gara della sua stagione. Al secondo posto Ott Tanak, che porta la Toyota ancora sul podio dopo una bella rimonta nei confronti di Elfyn Evans. Questa sembrava davvero impossibile, perché il suo ritardo dal pilota del team M-Sport era importante. Invece, prova dopo prova, l'estone ha ricucito il divario e lo ha colmato nella PS19, la terzultima di questa gara.

Per il team M-Sport, comunque, un ottimo podio dopo un avvio di stagione a dir poco disastroso. Evans è stato autore di una gara regolare e abbastanza veloce da meritarsi il primo podio della stagione, sfruttando anche sfortune che hanno fermato piloti più accreditati di lui.

Uno di questi è Thierry Neuville, per la prima volta in stagione fuori dal podio. Il pilota belga è stato frenato da una foratura nella PS2, perdendo così tanti secondi e venendo escluso immediatamente dalla lotta per il podio. I ritiri degli avversari e la sua costanza lo hanno portato comunque a limitare i danni e a chiudere al terzo posto nella Power Stage, che gli ha fatto guadagnare comunque punti importanti per la lotta del Mondiale.

Kris Meeke ottiene il quinto posto con la seconda Toyota Yaris WRC Plus, ma per lui rimarrà l'amarezza per aver perso la prima possibile vittoria a causa di una foratura nella PS11, quando era in testa alla classifica generale della corsa (in attesa però del tempo imposto della Direzione Gara a Ogier). Questo lo ha fatto sprofondare in quinta posizione e da quel momento non ha potuto più fare nulla per recuperare.

E' andata molto peggio a Jari-Matti Latvala, frenato da un guasto sulla sua Yaris. Il finnico è stato costretto al ritiro così come agli altri due piloti Hyundai, Andreas Mikkelsen e Daniel Sordo. Mikkelsen aveva iniziato perfettamente la gara andando subito in vetta, ma prima un sasso rimasto in mezzo al percorso e poi una foratura lo hanno costretto al ritiro nella PS5, Sordo, invece, si è ritirato nella PS7 a causa di un guasto elettrico sulla sua i20 Coupé.

Nera la gara di Teemu Suninen, anzi, la seconda speciale. Il finlandese del team M-Sport Ford è stato costretto al ritiro - ancora una volta - a causa di un errore commesso in una curva sinistrorsa. La sua Fiesta è finita contro una roccia e ha distrutto la sospensione anteriore destra.

Con tante WRC Plus fuori dai giochi, ne hanno approfittato Benito Guerra Jr, Marco Bulacia WIlkinson e Ricardo Trivino. Guerra ha concluso al sesto posto assoluto e al primo nella categoria WRC2. Per lui si tratta della prima vittoria in carriera nella serie meno prestigiosa del WRC. Bulacia settimo e secondo di classe, con Ricardo Trivino terzo nel WRC2 e decimo assoluto.

Rally del Messico - Classifica finale

    Posizione Pilota/navigatore Vettura Tempo/distacco
1 Ogier/Ingrassia Citroen C3 WRC 3.37'08”0
2 Evans/Martin Ford Fiesta WRC +30"2
3 Tanak/Jarveoja Toyota Yaris WRC +49"9
4 Neuville/Gilsoul Hyundai i20 Coupé WRC +1'27"0
5 Meeke/Marshall Toyota Yaris WRC +6'06"2
6 Guerra/Zapata Skoda Fabia R5 +15'35"5
7 Bulacia/Cretu Skoda Fabia R5 +18'51"5
8 Latvala/Anttila Toyota Yaris WRC +18'55"9
9 Sordo/Del Barrio Hyundai i20 Coupé WRC +22'44"1
10 Trivino/Martì Skoda Fabia R5 +30'13"8

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