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Toyota: ecco la nuova aerodinamica della Yaris WRC provata nei test per il Rallye Monte-Carlo!

Nei test in vista del Rallye Monte-Carlo 2019 ha debuttato sulla Yaris una nuova aerodinamica posteriore più semplificata rispetto a quella usata nel 2017 e nel 2018. Si cerca di rendere più equilibrato l'handling della vettura per vincere i titoli 2019.

Toyota Yaris WRC, Toyota Gazoo Racing

Foto di: YouTube screen grab

Il 2018 deve ancora essere archiviato ma tutti i team di WRC sono già al lavoro da qualche settimana per preparare il Rallye Monte-Carlo, prima gara del WRC 2019 che scatterà nell'ultimo fine settimana del mese di gennaio.

In questi giorni i team stanno provando le nuove line up piloti per arrivare pronti al nuovo Mondiale, ma stanno anche facendo test molto interessanti per quanto riguarda le versioni 2019 delle rispettive vetture.

Nei primi test per Monaco, Toyota Gazoo Racing ha portato una piccola ma significativa novità aerodinamica provata da tutti e tre i piloti del team di Tommi Makinen.

Prima Ott Tanak, poi Jari-Matti Latvala e infine Kris Meeke hanno potuto verificare la bontà della nuova soluzione che potete visionare in diverse foto all'interno di questo articolo.

 

 

Nella comparazione fotografica che trovate qui sopra abbiamo messo a confronto la soluzione aerodinamica usata dalla Toyota nel 2017 e nel 2018 - foto a sinistra - e quella che invece dovrebbe esordire nel Mondiale 2019 (foto a destra).

Le novità significative sono due e sono ben visibili. Nelle finestre "a persiana" che caratterizzano sin dall'esordio la Yaris WRC Plus - soluzione che poi è stata copiata e proposta anche da Hyundai e M-Sport - sono diminuiti i profili orizzontali di colore nero che creavano deportanza al retrotreno.

Questi profili sono passati dall'essere 14 (foto a sinistra) ai soli 3 della foto a destra, che ritrae la Yaris impegnata nei test per Monte-Carlo 2019. Questi tre profili sono ora piuttosto distanziati tra loro, con l'obiettivo di diminuire il carico aerodinamico.

Nei primi due anni per sfruttare bene la Yaris era necessario guidarla "di posteriore", perché il grande carico aerodinamico generato dalla soluzione introdotta nel WRC dagli ingegneri del team richiedeva uno stile di guida appropriato.

A svelarlo era stato Latvala ai microfoni di Motorsport.com: "Mi trovo molto bene con la nuova vettura. Meglio rispetto alla Polo R WRC. Questa si guida 'di posteriore' ed è molto più adatta al mio stile di guida".

Lo scorso anno sono stati introdotti due nuovi baffi aerodinamici sul paraurti anteriore con il preciso intento di rendere più equilibrata la Yaris e aumentare la downforce sin dall'avantreno, mentre quest'anno è stato fatto un passo ulteriore per rendere l'handling della vettura ancora migliore, in modo tale da facilitare l'adattamento di Tanak, lo stesso Latvala e il neo-arrivato Meeke per dare la caccia ai titoli iridati 2019 dopo aver vinto il Costruttori in questa stagione.

 

La seconda novità la si può riscontrare sempre nelle finestre ai lati del diffusore posteriore. La parte inferiore delle aperture laterali - quella più sagomata e stretta - è chiusa.

Guardando il confronto tra la Yaris 2018 e la 2019 che trovate poco sopra, è facile scorgere come nella prima foto che si riferisce alla versione vecchia la parte in questione non solo fosse aperta, ma fosse usata anche per aumentare il carico aerodinamico con la presenza di piccoli profili orizzontali.

Quest'anno, invece, sembra che il team abbia voluto rinunciare a questa soluzione, anche se sarà interessante sapere se e quando sarà omologata. La decisione di chiudere quella zona delle finestre laterali può essere dovuta alla mancata esigenza di espellere la terra che si stacca dalle gomme mentre la vettura è in speciale per evitare di appesantirla, ma sembra più una scelta legata a esigenze aerodinamiche.

Vedremo se questa soluzione sarà già presente a Monte-Carlo o meno e, soprattutto, se la Yaris sarà ancora la vettura da battere come è successo nella seconda parte del Mondiale Rally 2018.

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