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Loeb incanta al rientro nel WRC, ma il Rally del Messico va a Ogier

Secondo successo stagionale per il campione del mondo del team M-Sport Ford. Completano il podio Daniel Sordo (Hyundai) e Kris Meeke (Citroen). Loeb perde la gara per una foratura nella PS14.

Sébastien Ogier, Julien Ingrassia, Ford Fiesta WRC, M-Sport Ford

Sébastien Ogier, Julien Ingrassia, Ford Fiesta WRC, M-Sport Ford

M - Sport

Sébastien Loeb ha catalizzato gran parte dell'attenzione su di sé. Ed era prevedibile, non accade spesso che un 9 volte campione del mondo torni a correre nella categoria in cui ha dato il meglio della propria carriera e che mostri subito di essere ancora uno dei piloti più forti del mondo. Eppure l'alsaziano lo ha fatto al Rally del Messico. Ma la vittoria, ovvero la cosa più importante di questo fine settimana targato WRC, è finita nelle mani di quello che è stato e che continua a essere il suo erede: Sébastien Ogier.

Il pilota 5 volte iridato ha così conquistato la seconda vittoria della stagione dopo aver vinto il Rallye Monte-Carlo, gara d'apertura del 2018, ed è tornato leader del Mondiale. Ma se nel Principato aveva letteralmente dominato la gara, questa volta ha avuto bisogno non solo del suo talento per portare a casa la vittoria, ma anche della buona sorte che ha di fatto voltato le spalle prima a Loeb e poi a Daniel Sordo.

La prova spartiacque è stata la PS14, quando al chilometro 21,5 Loeb si è fermato per cambiare la gomma anteriore sinistra perché bucata. Stessa sorte per il pilota della Hyundai, con la gomma (anche in questo caso l'anteriore sinistra) che si è delaminata progressivamente dopo un contatto a inizio speciale contro una roccia.

Dunque Ogier è riuscito a passare dalla terza alla prima posizione in un colpo solo. Da quel momento in poi è stato quasi perfetto (a parte un paio di spaventi in cui ha seriamente rischiato di sbattere e ritirarsi), allungando sui diretti rivali sino a portare a casa una vittoria che alla vigilia appariva insperata.

In Hyundai Motorsport si aspettavano il primo exploit di Andreas Mikkelsen, invece è arrivata una grande gara del pilota che non ti aspetti, Daniel Sordo. Lo spagnolo ha dominato la prima tappa, per poi cedere il passo a Loeb nella giornata di sabato. Il problema alla gomma di Loeb lo avrebbe catapultato di nuovo in vetta, ma la foratura subita a sua volta lo ha fatto scivolare terzo.

Il secondo posto è arrivato grazie a un errore di Kris Meeke a 2 speciali dal termine. Il nord-irlandese della Citroen poteva mitigare la delusione legata alla possibile vittoria di Loeb nella gara di ritorno sfumata a metà gara, invece ha commesso un errore finendo per capottare la sua Citroen C3. Solo il provvidenziale intervento di qualche spettatore ha permesso a Kris di rientrare in gara e chiudere la prova al terzo posto, posizione che ha mantenuto sino al traguardo.

Per Andreas Mikkelsen è arrivato un quarto posto incolore, perché da lui il team si aspettava di più invece non ha mai mostrato di avere in passo ideale per lottare per la vittoria e per il podio. Amaro invece il quinto posto di Sébastien Loeb. Per il 9 volte iridato la possibilità di vincere al rientro era reale, tangibile, e affatto immeritata. Certo, ha potuto usufruire di una posizione di partenza perfetta per vincere su sterrato, ma il manico è ancora quello di una volta e in Corsica avrà un'altra opportunità per tentare quella che sarebbe una grande impresa.

L'ex leader del Mondiale Thierry Neuville è andato incontro a un fine settimana davvero travagliato. In parte era una situazione attesa a causa della sua posizione di partenza nella prima tappa, ma poi ha patito anche problemi al motore della sua Hyundai i20 Coupé e poi anche la rottura del servosterzo nella PS8. Nonostante ciò era riuscito a chiudere in sesta posizione e ad affrontare per ultimo la Power Stage (al pari di Tanak) per cercare di ottenere più punti possibili ma chiudendo quarto.

Ottimo fine settimana per Skoda Motorsport, perché Pontus Tidemand chiude la corsa al settimo posto assoluto e al primo della classe WRC2, portando a casa l'ennesima vittoria degli ultimi anni che ribadisce la supremazia della Skoda Fabia nel mondo delle R5. Gus Greensmith ha centrato un bel secondo posto di categoria alle spalle del norvegese.

Toyota aveva iniziato il fine settimana messicano convinta di aver risolto i problemi che fermarono i suoi piloti un anno fa, invece questi si sono presentati con inquietante regolarità. Le Yaris ufficiali hanno tutte sofferto di problemi di surriscaldamento del motore. Prima Latvala, poi Lappi e Tanak sono stati costretti al forfait. Peccato soprattutto per l'estone, perché al momento del guasto era in piena lotta per la vittoria, sintomo che ora la Yaris è competitiva ovunque, ma il team dovrà lavorare ancora per migliorare il raffreddamento del motore. Ott si è comunque consolato vincendo la Power Stage e portando a casa 5 punti.

La vittoria di Ogier fa da contraltare al pessimo fine settimana di Elfyn Evans e Teemu Suninen. Il gallese è stato costretto al ritiro già nella PS2, quando ha perso il controllo della sua Fiesta andando a sbattere contro una parete rocciosa. La sua Fiesta non è stata danneggiata in maniera significativa, ma il navigatore Daniel Barritt è stato portato in ospedale per alcuni accertamenti clinici. Suninen invece è stato autore di un incidente nella stessa speciale in cui ha sbattuto anche il connazionale Lappi, la PS7.

Rally del Messico - Classifica finale

      PosizionePilota/navigatoreVetturaTempo/distacco
1 Ogier/Ingrassia Ford Fiesta WRC 3.53'58”0
2 Sordo/Del Barrio Hyundai i20 Coupé WRC +1'13"6
3 Meeke/Nagle Citroen C3 WRC +1'29"2
4 Mikkelsen/Jaeger Hyundai i20 Coupé WRC +1'48"4
5 Loeb/Elena Citroen C3 WRC +2'34"6
6 Neuville/Gilsoul Hyundai i20 Coupé WRC +5'03"0
7 Tidemand/Andersson Skoda Fabia R5 +10'34"7
8 Latvala/Anttila Toyota Yaris WRC +15'47"1
9 Greensmith/Parry Ford Fiesta R5 EVO2 +17'19"3
10 Heller/Olmos Ford Fiesta R5 EVO2 +24'28"1

 

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