Hyundai porta in Spagna una i20 evoluta per aiutare Neuville
Il team di Alzenau ha speso due gettoni d'evoluzione per il motore e l'aerodinamica. Le novità sono già state provate nei test sia da Neuville che da Sordo. Le avrà anche Mikkelsen.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Il titolo mondiale Rally non è mai stato così vicino come in questa stagione per Hyundai Motorsport. Thierry Neuville si trova a 17 punti dal leader della classifica generale Sébastien Ogier quando mancano 3 gare al termine della stagione.
Il gap tra i due non è irrisorio, ma a questo punto della stagione il belga non è mai stato tanto vicino al leader del mondiale. I punti ancora da assegnare sono molti, per cui il team che ha sede ad Alzenau ha deciso di fare il massimo sforzo per portare a casa almeno uno dei due titoli in palio.
Pochi giorni fa è stato messo sotto contratto Andreas Mikkelsen, che correrà nelle ultime tre gare per cercare di rubare punti a Ogier e permettere a Neuville di recuperare in tempo per poter vincere quello che sarebbe il suo primo titolo mondiale della carriera.
Oltre al lato umano, Hyundai ha pensato anche a quello tecnico. In questa pausa che si interpone tra il Rally di Germania e il RallyRACC Catalunya gli ingegneri del team coreano hanno deciso di spendere due gettoni di sviluppo per la i20 Coupé WRC.
Uno di questi è stato dedicato al motore. Non tanto per l'affidabilità - non sembra ce ne sia bisogno - quanto per migliorarne le prestazioni. Il secondo, invece, è stato speso per il telaio.
Quando si parla di telaio, va inteso come aerodinamica. Questa è stata studiata apposta per rally come quello catalano, infatti è già stata provata da Thierry Neuville e Daniel Sordo nei test svolti a metà di questa settimana.
Sulla i20 muletto, quella bianca e priva di sponsor usata proprio per preparare gli assetti e far allenare i piloti in vista delle gare, è apparso un nuovo paraurti anteriore con una soluzione aerodinamica inedita. Dei due profili erodinamici presenti per lato appena davanti ai passaruota ne è scomparso uno. Quello rimasto è più grande e ora più a sbalzo rispetto a quello precedente. L'obiettivo è quello di creare carico e incanalare i flussi sul passaruota anteriore.
Differente anche l'alettone posteriore, soprattutto nelle due paratie verticali che collegano il profilo orizzontale principale alla scocca della i20. Differisce anche la grandezza e l'inclinazione del profilo principale dell'ala, ora più grande e con più incidenza rispetto a quello usato sino in Germania.
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