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Kubica: "Vi racconto la mia esperienza nel mondiale"

Robert inizia a scrivere per OmniCorse.it prima e dopo ogni gara del WRC per farci vivere le sue emozioni

Kubica:

I ritmi del mondiale WRC sono molto elevati, tra test, trasferte legate ad eventi promozionali, e la stessa durata dei weekend di gara (che poi sono ben più di un fine settimana), resta poco tempo a disposizione di un pilota. Ma nei momenti di pausa troverò il tempo, lettori di OmniCorse.it, per raccontarvi le vicende della mia seconda stagione nel campionato WRC, un passaggio importante per il mio futuro da corsa. In attesa del prossimo appuntamento in calendario, il rally d’Argentina, colgo l’occasione per riassumervi quelle che sono state finora le tappe del Mondiale già disputate. Tre gare importanti, perché per me hanno rappresentato l’inizio di una nuova avventura, con tante incognite e aspetti da verificare. Vi darò il mio punto di vista, su quello che accadrà gara dopo gara al mio campionato, ma anche sulle vicende generali del WRC.

TRE GARE MONDIALI IN UN MESE E MEZZO
Nell’arco di un mese e mezzo abbiamo disputato tre rally agli antipodi per tipologie ed esigenze. Montecarlo è una gara imprevedibile, perché la variabile meteo è sempre pronta a cambiare tutti i piani. Quest’anno abbiamo visto condizioni di fondo tra ghiaccio, neve, asciutto, bagnato e fango: tutte le variabili possibili. Poi ci siamo spostati in Svezia, una delle gare per me più difficili. Per familiarizzare con le condizioni di questo rally c’è solo un modo: correrlo. Ho potuto contare solo sull’esperienza del 2014, contro una concorrenza che su questo fronte è decisamente più fornita di me. Ho messo in campo quanto ho visto ed elaborato nel 2014, facendo dei progressi importanti. Poi è stato il turno del Messico, una gara bella e difficile, soprattutto per la tipologia del fondo. È variabilissimo, perché su una prova di 50km si possono trovare anche cinque o sei tipi di condizioni differenti.

HO SCELTO UNA SQUADRA PICCOLA E LE GOMME PIRELLI
Al termine di tre gare così impegnative ho avuto molti riscontri. Inizio da quelli positivi, ovvero da una performance velocistica che credo sia stata buona, in tutte le condizioni. Quest’anno ho puntato su una piccola squadra, e sugli pneumatici Pirelli, e sul fronte “gomme” le indicazioni sono state molto buone. Non è facile per un pilota cambiare fornitore di pneumatici, perché bisogna ricostruirsi il “feeling” che permette di sfruttare al cento per centro del materiale a disposizione. Ma il mio apprendistato è stato subito molto buono, soprattutto sulla neve svedese. Anche sulla terra credo che gli pneumatici Pirelli possano garantire un’ottima performance, ma devo ancora trovare il giusto affiatamento.

HO VINTO DELLE SPECIALI IN TUTTI E TRE I RALLY 2015
Questa mia mancanza d’esperienza sarà uno dei fronti su cui dovrò lavorare maggiormente nelle prossime gare in calendario, ma sono ottimista sulla possibilità di una crescita veloce. Per ora la performance è stata comunque buona, abbiamo vinto delle prove speciali in tutti e tre i rally disputati, nonostante sia un anno “zero” anche per il team con cui sto disputando il Mondiale 2015. Parliamo di una struttura piccola e privata, che è all’inizio di un’avventura nuova per tutti, e con una vettura Ford “clienti.

PAGO LA MANCANZA DI ESPERIENZA
Veniamo ai fronti dai quali sono arrivate per ora delle indicazioni migliorabili. Al primo posto metto la mia costanza di rendimento, ovvero la necessità di riuscire a concretizzare un potenziale velocistico importante. Il fattore esperienza nel Mondiale rally è determinante. Quando ho iniziato questa esperienza sapevo che mi sarei confrontato con avversari che erano impegnati in questo contesto da più di dieci anni, e a differenza dell’automobilismo “pistaiolo”, non esiste la possibilità di provare sui campi di gara.

DOBBIAMO MIGLIORARE IL LAVORO NEI TEST
Un rally mondiale lo acquisisci e lo conosci anno dopo anno, quindi ogni volta mi devo confrontare con questo handicap che non è indifferente. Credo che dovrò migliorare insieme al team anche il lavoro nei test, perché anche se si svolgono lontano dai campi di gara sono comunque importanti per mettere a punto il materiale tecnico. Purtroppo in questa prima parte di stagione non sono riuscito a sfruttare questa opportunità per tanti problemi, che hanno finito col condizionare le mie poche prove a disposizione. Serve una maggiore efficienza, e dovremo darci da fare. Ma vi terrò aggiornati, gara dopo gara nel corso di tutta la stagione 2015. Seguitemi…

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