Citroen già contenta di Ogier e Lappi: "Hanno dato le stesse indicazioni sulla C3. Ottimo segnale!"
Pierre Budar, direttore di Citroen Racing, ha affermato che il 2019 dovrà essere l'anno del riscatto per la Casa francese, che punterà a vincere subito i titoli dopo l'arrivo del 6 volte iridato.
Foto di: Citroen Racing
Dall'insediamento di Pierre Budar a capo di Citroen Racing è passato ormai un anno. In questi 12 mesi il team principal di Citroen Racing ha cercato di riorganizzare il team con il preciso intento di riportare la Casa francese ai vertici del WRC dopo stagioni di grandi proclami seguiti però da scarsi risultati.
Il manager transalpino ha ridisegnato la line up piloti per il WRC 2019, ingaggiando Sébastien Ogier ed Esapekka Lappi, ma questa è solo la punta dell'iceberg. Il lavoro più profondo e mirato è stato fatto all'interno del team, nella sede di Satory, in cui sono stati ingaggiati nuovi ingegneri per rendere le C3 WRC Plus performanti su ogni superficie.
Il fondo in cui la C3 si è sempre espressa nel migliore dei modi è l'asfalto, ma è noto che il calendario WRC abbia più gare su sterrato ed è in quel terreno che gli uomini Citroen hanno iniziato a lavorare per rendere la C3 competitiva ovunque.
"Iniziamo la stagione WRC con un solo obiettivo: dobbiamo vincere", ha dichiarato Budar a Birmingham, sede della presentazione del Mondiale Rally 2019. "Vedremo se i progressi che abbiamo fatto saranno stati buoni abbastanza, ma abbiamo avuto un anno per ridisegnare il team. Abbiamo nuovi ingegneri che abbiamo ingaggiato nel 2018 e due piloti nuovi. Speriamo che tutto questo sia abbastanza".
La C3 è stata oggetto di profonde modifiche a livello di sospensioni, ammortizzatori e sulle geometrie. Inoltre nei test pre-Rallye Monte-Carlo è apparsa una nuova versione dell'aerodinamica anteriore, piuttosto differente da quella utilizzata nelle ultime 2 stagioni. Vedremo se questa sarà omologata e utilizzata già nel Principato o se sarà introdotta più avanti nella stagione.
"Abbiamo fatto modifiche alla vettura nel corso del 2018, ma il lavoro di sviluppo non è affatto concluso. Non finisce mai. Abbiamo ancora delle componenti da far provare ai nostri piloti per poterci assicurare di aver preso la strada giusta nello sviluppo della vettura".
"Avere 2 nuovi piloti che guidavano nel 2018 2 vetture differenti è molto interessante. Hanno avuto esperienze diverse e così diventa interessante capire come si siano trovati al volante della C3 nei primi test", ha proseguito Budar. "Entrambi hanno avuto la stessa visione su cosa migliorare della macchina e questo è un fattore molto positivo per il nostro futuro".
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