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Carrier: il progettista ex Subaru e Ford è il padre della Yaris WRC 2017

Simon Carrier, capo progetto Yaris WRC Plus 2017, racconta a Motorsport.com la preparazione della vettura nipponica. L'ingegnere viene da esperienze vincenti in Subaru e Ford.

Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017

Foto di: Toyota Racing

Kaj Lindström; Miikka Anttila; Jari-Matti Latvala; Juho Hänninen; Esapekka Lappi; Tommi Mäkkinen; To
Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Yaris WRC 2017

Toyota ha svelato questa settimana il proprio team ufficiale WRC con cui rientrerà nel Mondiale Rally a partire dal 2017. Il team nipponico, oltre a presentare i tre equipaggi titolari, ha svelato forme e colori della Yaris WRC Plus, vettura che sarà affidata a Jari-Matti Latvala, Juho Hanninen ed Esapekka Lappi.

Simon Carrier, capo progetto Toyota Yaris WRC Plus ed ex progettista della Subaru Impreza (Prodrive) dal 1997 al 2001 e della Ford Focus portata nel Mondiale anni fa dal team M-Sport dal 2002 al 2007, si è concesso ai microfoni di Motorsport.com per spiegare com'è nata la Yaris che competerà nel 2017 e come si è evoluta nel corso degli ultimi 18 mesi in cui sono stati svolti test intensivi.

Ingegner Carrier, ci racconti come avete lavorato nel corso di questi due anni per arrivare pronti al debutto nel WRC.
"Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto 18 mesi fa. Quando arrivai in Toyota non trovai praticamente nulla. Il progetto per tornare nel WRC doveva ancora partire nel vero senso della parola. Siamo proprio partiti da zero, dal classico foglio bianco, per poi iniziare la nostra avventura con il primo prototipo della Yaris. Abbiamo approntato tre telai differenti, uno per l'asfalto, uno per gli sterrati e uno per la neve. Avevamo tre team in giro per l'Europa a provare simultaneamente per raccogliere dati e, una volta importati, preparare la vettura definitiva e trovare il giusto equilibrio per farla essere competitiva in tutte le situazioni".

Della prima vettura, il primo prototipo, cosa rimane nella Yaris che avete presentato?
"Praticamente nulla. E' una vettura completamente diversa dal primo prototipo che facemmo esordire più di un anno e mezzo fa".

Dove viene costruita la vettura?
"Il telaio della Yaris è costruito negli stabilimenti di Puuppola, in Finlandia, e viene fatto lì nche tutto lo sviluppo e le modifiche necessarie. Il motore, invece, è preparato alla TMG, a Colonia".

Con quante vetture inizierete la stagione?
"Inizialmente con 2, poi arriverà la terza verso metà stagione e dovrebbe correre Lappi. Stiamo ancora procedendo con la realizzazione dei telai per la stagione 2017".

La Yaris sembra più piccola delle sue avversarie...
"Credo proprio sia un'impressione. E' più compatta, ma è simile alla Hyundai, alla Fiesta e alla C3. Nel corso della preparazione abbiamo cercato di non concentrarci su una singola area della vettura, ma di ottimizzare ogni aspetto per poter avere il miglior comportamento dalla vettura".

L'aerodinamica quanto conterà nel 2017 rispetto agli anni passati?
"L'aerodinamica avrà un ruolo molto importante nella preparazione delle vetture e nelle performance che queste avranno nel corso della prossima stagione. Ci siamo però concentrati molto anche sulle dinamiche del telaio per essere preparati anche in altri settori della vettura, così come sulle prestazioni del motore e della trasmissione".

Arriveranno evoluzioni significative per la Yaris nel corso della prossima stagione?
"Abbiamo scelto di non portare veri e propri pacchetti evolutivi per la vettura, ma di fare aggiornamenti costanti sin dal primo test svolto lo scorso aprile e continueremo con questa filosofia anche nel corso della stagione. Lo sviluppo non si fermerà sino all'omologazione, ma poi continueremo a fare lo stesso da Monte-Carlo in poi".

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