Budar: "Il WRC dovrà rimanere incerto, oppure Citroen può andarsene"
Il direttore di Citroen Racing loda il regolamento attuale, che rende le gare incerte e piacevoli. Spera inoltre di costruire con la FIA e gli altri Costruttori nuove regole che mantengano lo spettacolo e permettano l'ingresso di altre Case.
Foto di: Citroen Racing
Nella giornata di martedì la FIA e i Costruttori impegnati nel WRC si sono incontrati per parlare del regolamento che dovrà delineare il futuro del Mondiale Rally, nonostante le regole attualmente vigenti siano state introdotte all'inizio dell'anno passato con l'esordio delle vetture WRC Plus.
Il motorsport non si siede sugli allori, ma pensa sempre al futuro. Proprio per questo i vertici della Federazione Internazionale dell'Automobile e quelli dei 4 team impegnati nella categoria maggiore del WRC si sono riuniti per decidere quale strada intraprendere a partire dal 2021.
Jean Todt, presidente della FIA, ha affermato che anche il WRC sarà coinvolto nell'utilizzo della propulsione ibrida, già adottata gli anni scorsi dal WEC e dalla Formula 1. "Chiaramente abbiamo bisogno di introdurre alcune tecnologie ibride. Il mondo sta cambiando, l'industria automobilistica sta cambiando, le corse stanno cambiando".
Per il momento l'attenzione è stata posta al tipo di propulsione che dovrà equipaggiare le vetture da rally più prestazionali al mondo, ma a preoccupare realmente i Costruttori sembra essere un potenziale sconvolgimento dell'attuale equilibrio prestazionale, che ha regalato nelle ultime due stagioni un'incertezza vista raramente nel corso degli ultimi 15 anni nel WRC.
Non è un caso che Pierre Budar, da pochi mesi nuovo direttore di Citroen Racing, abbia ricordato con una certa insistenza i punti forti dell'attuale regolamento, che a ogni gara della stagione sta regalando rally incerti e spettacolari.
"Io penso che le regole attuali non siano affatto male", ha detto Budar a Motorsport.com. "Con queste regole abbiamo nel WRC 4 Costruttori nel Mondiale e questi 4 Costruttori hanno performance molto simili tra le loro vetture. Quando prendiamo parte a ogni gara del calendario, tutti e quattro hanno possibilità di vincere, fare grandi tempi nelle stage".
"Le performance sono molto vicine. Il regolamento è fatto in modo tale da mantenere tutti vicini nelle prestazioni e questo sta dando vita a un grande campionato, con bei duelli e speriamo che questi possano durare sino al termine della stagione. Questo significa che il regolamento è stato studiato bene ed è ottimo".
Ciò che spinge Budar a parlare in questo modo è appunto l'equilibrio tra i 4 team che stanno lottando per i titoli 2018 e che lo hanno fatto per quelli assegnati l'anno passato, ossia Ford, Hyundai, Toyota e proprio Citroen.Il manager francese ha anche affermato che, in assenza di questo equilibrio (dettato dalle regole) tra le vetture che competono nel Mondiale, Citroen valuterebbe certamente di abbandonare la categoria. Se invece si riuscisse a trovare un buon compromesso nel regolamento futuro, sarebbe ben felice di rimanere, ma anche di accogliere ulteriori Case intenzionate a entrare in una categoria che nelle ultime 2 stagioni è tornata a essere incerta e per larghi tratti spettacolare.
"Questa è una situazione che fa bene a tutti. Se avessimo un Costruttore in grado di dominare facilmente, allora non saremmo più interessati a proseguire a correre nel WRC. Ma è una questione legata anche al pubblico e ai media. Anche loro avrebbero decisamente meno interesse nel seguire il Mondiale. Ora c'è lotta tra tutti ed è per questo che considero le regole attuali abbastanza buone".
"Poi dobbiamo pensare anche al futuro, a cosa possiamo modificare ma restando certi della presenza dei 4 Costruttori e forse addirittura di più nel futuro. Dobbiamo essere certi che vi siano anche altri Costruttori interessati a entrare e a compet4re con quelli presenti. Chiaramente pensando anche all'ambiente e alla strada che sta prendendo l'automotive".
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