WEC | Vanwall: la Vandervell è a posto, gli errori sono umani
Colin Kolles ha parlato della situazione della sua squadra, che a Sebring si è trovata davanti a tantissime novità, utili a capire dove e come migliorare in vista dei prossimi impegni, fra cui una Le Mans che verrà preparata con altri test in Europa.
Foto di: Paul Foster
E' un Colin Kolles fiducioso quello che si è presentato nella conferenza stampa del FIA World Endurance Championship prima della 6h di Portimao, secondo round della serie 2023 e per la Vanwall in LMH.
L'esordio di Sebring non è stato affatto semplice per la Vandervell 680 guidata da Esteban Guerrieri, Jacques Villeneuve e Tom Dillmann nella Classe Hypercar, ma le difficoltà erano previste e ciò su cui si è lavorato in questo mese che ha preceduto la tappa portoghese è servito per organizzare bene il team.
#4 Floyd Vanwall Racing Team - Vanwall Vandervell 680 - Tom Dillmann, Esteban Guerrieri, Jacques Villeneuve
Photo by: Paul Foster
"A mio avviso è stato un weekend terribile per noi, che avrebbe potuto essere molto migliore, ma ovviamente siamo stati in qualche modo limitati nei test e dunque la parte operativa non ha funzionato come avrebbe dovuto", ammette Kolles parlando della trasferta in Florida.
"Ci sono stati troppi errori umani, che hanno causato o portato ad un risultato peggiore di quello che avremmo potuto ottenere. Abbiamo lavorato per apportare alcune modifiche strutturali in termini di operazioni e per migliorare questo aspetto della squadra".
"Abbiamo in programma di fare dei test in vista di Le Mans, ovviamente perché ora la macchina è in Europa e ne faremo il più possibile. Penso che abbiamo una base ottima della vettura e dobbiamo lavorare sulla messa a punto per migliorarne le prestazioni".
"Per farlo, però, le prestazioni e gli errori devono essere ridotti al minimo all'interno della squadra. Questo è l'obiettivo o il problema più grande che abbiamo avuto a Sebring, dove i guai sono stati più di natura umana e non meccanica".
#4 Floyd Vanwall Racing Team Vanwall Vandervell 680: Tom Dillmann, Esteban Guerrieri, Jacques Villeneuve
Photo by: JEP / Motorsport Images
Riguardo a tutto ciò, Kolles si è poi fermato a parlare con Motorsport.com per spiegare meglio nei dettagli cosa non lo ha convinto in America e quali sono i punti che vuole migliorare ora che la serie si sposta in Europa.
Quali sono i cambiamenti che avete apportato dopo Sebring?
"Beh, ovviamente cambiamenti procedurali per assicurarsi che le specifiche e i pezzi giusti siano montati sulla vettura. Fondamentalmente si tratta di assicurarsi che non si verifichino errori umani e che ci siano le specifiche corrette, quelle più recenti, sulla vettura, perché ovviamente ci sono cose congelate ma anche cose più o meno legate all'affidabilità e su questo abbiamo uno sviluppo continuo che deve essere dimostrato coi fatti".
Cosa si poteva fare di più a Sebring senza questi intoppi?
"Per essere realistici, la settima posizione sarebbe stata giusta e normale. Ma ovviamente Sebring era per noi una pista totalmente nuova; se si prende come paragone la Porsche che ha fatto 40.000km di test, noi ne abbiamo fatti 5.000 in totale, loro forse anche oltre i 10.000 a Sebring. Abbiamo ovviamente il confronto, i dati, i dati GPS che credo siano anche aperti alla stampa e che tutti possono vedere. Penso che abbiamo avuto un buon passo gara, anche quando siamo riusciti a fare un giro pulito, quindi c'è molto da lavorare sulle procedure e sulle operazioni e poi le prestazioni miglioreranno".
È inevitabile che questo accada man mano che la squadra acquisisce esperienza sulla vettura?
"Sì, sento che abbiamo una macchina forte per Le Mans. Questa è la mia sensazione personale, ma forse potrei sbagliarmi. Credo che a Le Mans non saremo così male, se tutto sarà a posto".
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