Test Le Mans: Porsche ancora in vetta con Hartley
Le tre Porsche 919 Hybrid hanno occupato le prime due posizioni, poi due Audi R18. Male le Toyota TS040
Porsche si è confermata mattatrice di questo giorno di test sul tracciato di Le Mans in vista della ormai prossima 24 Ore, che si disputerà nel mese di giugno. Le 919 Hybrid, dopo aver comandato le operazioni nel turno mattutino, hanno dettato legge anche nella sessione pomeridiana, della durata di quattro ore.
A siglare il miglior tempo è stata la 919 Hybrid numero 17, quella affidata a Mark Webber, Timo Bernhard e Brendon Hartley. E' stato proprio quest'ultimo a fermare il cronometro in 3'21"061, tempo che si è poi rivelato il riferimento di questo pomeriggio. L'ottimo momento Porsche è stato confermato anche dalla seconda posizione della 919 Hybrid condotta da Nicolas Hulkenberg, Nick Tandy ed Earl Bamber, staccata di quasi un secondo e tre decimi dalla vettura gemella.
Dietro le due Porsche ecco la prima Audi R18 e-tron quattro, quella condotta dai vincitori della 24 Ore di Le Mans edizione 2014: Fassler, Lotterer e Treluyer. Questi sono riusciti a contenere il distacco dalla seconda 919 Hybrid, ovvero la vettura che li precede in graduatoria: appena due i decimi di ritardo dalla seconda posizione. A mezzo secondo dalla prima R18 ecco la seconda Audi, quella di Di Grassi, Duval e Jarvis.
Quinto tempo per la terzo prototipo Porsche, affidato dalla casa tedesca a Dumas, Jani, Lieb e Makowiecki. La terza 919 ha un ritardo dal quarto posto comparabile in appena 177 millesimi di secondo. Alle loro spalle l'ultima R18 e-tron quattro, quella del nostro Marco Bonanomi, Filipe Albuquerque e Renè Rast. Nella classifica cumulativa è però il prototipo affidato al nostro connazionale a essere più vicino alle Porsche.
Ancora in difficoltà le due Toyota TS040 HYBRID. Entrambe le vetture nipponiche si trovano appena dietro i prototipi teutonici, in settima e ottava posizione, con l'equipaggio formato da Davidson, Buemi, Nakajima e Kobayashi davanti a Wurz, Sarrazin e Conway. Proprio quest'ultimo terzetto è apparso particolarmente ritardato in classifica rispetto ai primi, che li distanziano di oltre nove secondi e due decimi.
La prima Nissan GT-R LM Nismo si trova in ventisettesima posizione ed è quella affidata a Tincknell, Krumm e Buncombe. 3'50"713 il miglior crono del pomeriggio per l'equipaggio del nuovo prototipo nipponico, che appare veloce sui rettifili ma decisamente in ritardo nella messa a punto nei tratti guidati del layout transalpino.
Nella categoria LMP2 il prototipo più veloce è stata l'Oreca motorizzata Nissan del team Murphy Prototypes, di Chandhok, Patterson e Berthon. Il GTE-Pro è stata l'Aston Martin del team Aston Martin Racing a chiudere con il miglior tempo grazie a Turner, Mucke e Bell, seguiti dalla Chevrolet Corvette (team Corvette Racing) di Gavin, Milner e Taylor. In GTE-Am è stata un'altra Aston Martin a cogliere il crono più rapido della categoria, quella di Dalla Lana, Lamy e Lauda.
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