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Test al Ricard, Day 2: le Audi risalgono

Le due due R18 e-tron Quattro dietro alla Porsche di Webber nelle prove del mattino

Seconda giornata dei test del Ricard all'insegna, per il momento, dell'assoluto equilibrio. Con clima più mite di quello di venerdi, meno vento in pista, e un contorno di parecchie migliaia di spettatori accorsi in massa a vedere il prologo del WEC, la tre ore di prove conclusesi alle 13 hanno vista ancora una volta sul gradino più alto del podio virtuale la Porsche 919 Hybrid, questa volta quella affidata a Mark Webber, Timo Bernhard e Hartley, che però ha girato con un passo sensibilmente più alto di ieri e forse più realistico in previsione del via della stagione, ottenendo come migliore prestazione 1'39"157.

Dietro la vettura di Weissach, e questa è la notizia più interessante, si sono piazzate le due Audi che di fatto hanno ripetuto i tempi fatti registrare ieri, girando con molta regolarità e quasi spesso in coppia. Ciò che ha impressionato delle vetture di Ingolstadt è stato proprio il ritmo molto costante che dimostra quanto la Casa dei cinque anelli più che la ricerca della prestazione assoluta stia lavorando sul passo gara con l'assetto aerodinamico carico previsto per questi test.

Una filosofia, quella di restare nascosti, sposata anche dalla Toyota la quale ha proseguito nella sperimentazione di due differenti carrozzerie sulle proprie vetture. In Porsche invece dopo i supertempi di ieri si è cercato di lavorare sul ritmo gara e sui consumi e i risultati ancora volta sono stati più che soddisfacenti.

In ogni caso le prime cinque vetture alla fine di questa sessione sono separate da soli un secondo e sei decimi con la differenza tra il primo e il quarto di appena cinque decimi e otto.

Più alti rispetto a ieri anche i tempi in LMP2 con la Ligier-Nissan di Julien Canal che nelle prime fasi ha segnato la prestazione migliore davanti all'Alpine di Paul Loup Chatin

Da prendere con le molle, infine, i tempi tra le GTE PRO e AM: l'impressione, come sostengono in molti tra i quali Andrea Bertolini, è che non si ricerchi la prestazione onde evitare successive penalizzazioni a livello di balance of perfomance. In ogni caso nella categoria Pro buono è stato il tempo della Aston Martin  di Rees che ha preceduto la Ferrari 458 di Toni Vilander, salito nell'ultima parte delle prove in vettura al posto di Bruni. Terze e quarte le due Porsche ufficiali del team Manthey. Le prove proseguiranno nel pomeriggio per concludersi alle 17.

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