Spa, Libere 1: brutto crash per Nakajima
Il giapponese in ospedale dopo aver urtato l'Audi di Jarvis. Porsche al comando
Prima sessione di prove libere della 6 Ore di Spa saldamente nelle mani della Porsche 919 del trio composto da Marc Lieb-Neel Jani-Romain Dumas, con il pilota tedesco autore del miglior tempo. Ma la sessione è stata caratterizzata soprattutto dal brutto incidente che ha coinvolto la Toyota di Kazuki Nakajima e l'Audi di Oliver Jarvis che sono state protagoniste di una collisione quando mancavano circa 35 minuti alla conclusione dell'ora e mezza regolamentare.
Il pilota giapponese coperto da una lunga scia d'acqua sollevata da una vettura più lenta, in quel momento stava piovendo molto forte, non ha visto l'Audi alla staccata di Les Combes andandola a centrare nel retrotreno e portandola a caracollare sull'asfalto ad altissima velocità, perché quello è il punto di staccata della parte più rapida del tracciato belga. Nessuna conseguenza fisica per l'inglese ma prove sospese per oltre venti minuti e poi riprese senza particolari scossoni. Per precauzione Nakajima è stato trasportato in ospedale. Durante il regime di bandiera rossa , Oliver Jarvis e Loic Duval sono andati ai box Toyota a chiedere spiegazioni. "Hanno confermato- ha detto l'inglese- che Kazuki era coperto e non ha visto e credo che stia, a quanto mi dicono bene". Peggio, invece, lo stato di salute della R18 e-tron Quattro del britannico che costringerà i meccanici a profondi interventi in vista della seconda sessione di libere che scatterà alle 16,30 e si concluderà alle 18, si spera in condizioni migliori di quella appena conclusa.
La prima sessione, infatti, si è svolta con un'alternanza, tipica di Spa, tra pioggerellina e pioggia battente che ha impedito a quasi tutti di comprendere il tipo di assetto che dovrà essere utilizzato nella corsa di sabato che invece è prevista sotto il sole. Marc Lieb si è trovato molto a proprio agio fin dai primi giri portando la sua vettura in testa e restandoci fino alla fine. Buone anche le risultanze delle Toyota con l'esemplare proprio di Nakajima molto vicino alla 919 di comando e davanti alla seconda Porsche, quella affidata al trio composto da Brandon Hartley, autore del tempo, di Mark Webber e Timo Bernhard. che a sua volta ha preceduto la terza 919, di Hulkenberg al debutto con la vettura di Weissach e subito a proprio agio.
Le Audi, invece, hanno come spesso accade svolto varie prove e si sono nascoste, anche perché sul bagnato la configurazione scarica tipo Le Mans non paga tantissimo. Non a caso i migliori sono stati Albuquerque-Rast-Bonanomi, con la versione più tradizionale della vettura di Ingolstadt.
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