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Lieb: "La Porsche ora sfrutta meglio le gomme"

Tra Silverstone e Spa il team ha risolto i problemi derivanti dalle temperature

Lieb:

Marc Lieb non è rimasto troppo soddisfatto della terza posizione conquistata dalla Porsche 919 Hybrid numero 18 che divide con Neel Jani e Romain Dumas alla 6 Ore di Spa: "Sono felice per il risultato d'assieme del team, l'aver messo tre vetture ai primi tre posti è molto importante per noi. Ma mi aspettavo di più dalla mia prestazione".

Prima delle qualifiche avevamo parlato con il pilota della Porsche delle difficoltà incontrate in questa tre giorni belga e delle prospettive per una corsa che si annuncia difficile per tutti quanti.
"È stato molto difficile trovare un set up ideale in queste condizioni, ragion per cui abbiamo dovuto optare per compromessi. Dicono che nel corso della notte potrebbe piovere ancora e quindi modificare ulteriormente le condizioni del circuito. Domani sarà una gara molto interessante e complessa. Abbiamo a disposizione solo sei set di gomme tra qualifiche e gara, dobbiamo scegliere quale tipo usare, capire se potremo allungare per un doppio stint oppure no. Dalla scelta delle gomme dipende molto ma siamo tutti nella stessa situazione a dimostrazione di quanto sia equilibrato questo campionato. Da parte nostra l'imperativo è quello di progredire, di crescere".

Sia sul bagnato sia sull'asciutto la 919 ha dimostrato di possedere una trazione che la lasciato stupiti i vostri avversari. Sei soddisfatto del livello raggiunto su questo fronte?
"
Moltissimo. A Silverstone le condizioni erano molto diverse. So che le Audi hanno avuto problemi nel mandare le gomme in temperatura ma questo credo sia dovuto al fatto che usano poco carico aerodinamico e soprattutto sul bagnato pagano la criticità aerodinamica. Rispetto a Silverstone noi siamo migliorati molto perché abbiamo lavorato proprio per trovare una soluzione di assetto ideale che ci possa consentire di non avere problemi con le temperature. in Inghilterra sul viscido non eravamo a posto. Qui si. Potrei definirlo un grande passo in avanti".

Avete simulato una 32 ore al Paul Ricard in previsione di Le Mans. Quanto è stata importante?
"Parecchio. È stata la migliore simulazione di durata mai fatta dal team, anche se io non ero presente. Ma gli altri piloti mi hanno confermato che è stato un test fondamentale sia sul fronte dell'affidabilità sia delle prestazioni assoluta. Anche questo lo inserirei nei progressi compiuti".

Ora andrete per l'ultima simulazione prima di Le Mans ad Aragon. Sarai della partita?
"Si, ci saranno tutti i piloti che prenderanno parte alla gara. È la prova definitiva, quella nella quale metteremo a posto tutti i particolari in vista della 24 Ore".

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