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Spa, 6° Ora: è ancora una grande Audi a dominare

Lotterer-Faessler-Treluyer sul podio più alto. La Porsche ancora sconfitta a sorpresa

Ancora Audi, ancora Lotterer-Treluyer e Faessler, con i primi due assoluti protagonisti della 6 Ore di Spa, seconda gara del WEC. È un risultato che giunge a sorpresa dopo l'iniziale e appartemente tranquillo dominio delle due Porsche 919 di Hartley-Bernhard-Webber e di Lieb-Jani-Dumas. Ma la penalizzazione subita dai primi, la successiva lunghissima fermata ai box per sistemare l'apparato ibrido, e l'improvvisa crisi che ha colto la 919 Hybrid numero 18, al comando per oltre tre ore, ha consentito al trio dell'Audi di recuperare lo svantaggio e poi di gestire al meglio le ultime due soste.

Per lo squadrone di Weissach, che all'inizio della gara aveva perduto la terza 919 a causa di un contatto fratricida tra Tandy e Kevin Estre, si tratta di una sconfitta e non pensiamo che la seconda e la terza posizione conquistate possano fare felici i suoi equipaggi. 

In vista della 24 Ore di Le Mans, la gara sulla quale si punta, i continui episodi legati alla mancanza di affidabilità iniziano a pesare e non poco e destano qualche preoccupazione.

La corsa belga è stata bellissima come la precedente, molto più drammatica, perché ha visto molte vetture di punta nei guai. Nel finale, per un guasto al sistema frenante ha sbattutto la seconda Audi guidata da Oliver Jarvis. Le Toyota non sono state quasi mai della partita e anche esse hanno patito guasti a ripetizione. 

Da segnalare dietro all'R18 e tron Quattro vincente e alle due Porsche l'ottimo quarto posto della Audi che Marco Bonanomi, soprattutto, ha saputo portare nelle prime fasi a ridosso dei primi con un ritmo di gara molto interessante, segno che l'italiano meriterebbe maggiore considerazione dal team di Ingolstadt.

Bella la corsa anche nelle altre categorie. In LMP2 la vittoria è andata alla vettura del team Jota, resa molto efficiente dalle prestazioni di un pilota non banale come Mitch Evans mentre in GTE PRO la grande rimonta della Ferrari di Bruni è stata vanificata alla fine da una penalizzazione di un minuto per un errore nel cambio gomme da parte della squadra. Un peccato perché la prestazione del romano è stata superlativa oltre che spettacolare. Il successo, quindi, è andato alla Aston Martin di MacDowall-Rees-Stanaway che ha precedeuto le due Porsche 911 RSR di Makowiecki-Lietz e Muller-Estre. Più scontato, invece, il dominio dell'Aston Martin tra le GTE AM con l'equipaggio Della Lana-Lamy-Lauda.

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