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Lieb: "Più rapido lo sviluppo ibrido nel WEC che in F.1!"

Il pilota tedesco della Porsche 919 Hybrid analizza con lucidità i progressi tecnici del campionato endurance

Lieb:

Marc Lieb è considerato il più tecnico tra i piloti dello squadrone Porsche che corre nel WEC. Non soltanto per la sua velocità naturale che nessuno ha mai messo in discussione ma per le sue capacità di messa a punto e conoscenza delle dinamiche del veicolo. Ingegnere laureato, il tedesco- figlio d'arte visto che il padre lavora per il costruttore porschista Ruf- guida la Porsche 919 Hybrid con Romain Dumas e Neel Jani. Ed è proprio lui la persona più adatta per spiegare quanto è equilibrato il livello del WEC edizione 2015.

Dopo queste qualifiche e il lavoro svolto in inverno quali sono le tue considerazioni sullo stato di Porsche e dei rivali?
"Sappiamo che l'Audi è molto veloce sulla distanza, specialmente nell'uso delle gomme usurate ed è su questo versante, visto anche le limitazioni regolamentari introdotte quest'anno, che si giocherà la corsa. Però noi abbiamo lavorato bene anche su questo fronte. Siamo migliorati in guidabilità e soprattutto in accelerazione: queste saranno le chiavi che useremo in corsa e per questo è importante avere piazzato due Porsche in prima fila. Oggi è chiaro abbiamo sfruttato a nostro vantaggio tutte le potenzialità delle quali disponiamo ma è chiaro che domani la musica sarà diversa. Potrei definirla una fotografia esatta di dove si trovano tutti, compresi noi e da questa prendere spunto per migliorare ancora, soprattutto in funzione della 24 Ore di Le Mans. Devi considerare che la qualifica di fatto dura un giro, la corsa no, è un'altra storia.La pole ti fa guadagnare un punto iridato, ma quelli che contano sono figli della gara".

Pensavi fosse possibile migliorare di così tanto i tempi dell'anno scorso?
"Ci aspettavamo di certo un netto miglioramento ma questo salto in avanti delle prestazioni ci ha lasciato sorpresi. È incredibile come in pochi mesi ogni costruttore sia riuscito a incrementare le prestazioni. Se ci confrontiamo con la Formula 1, vediamo che là i miglioramenti non sono mai così profondi. Anche qui abbiamo la tecnologia ibrida ma essendoci più libertà ed essendo una tecnologia comunque all'inizio della propria storia le prestazioni cambiano in modo profondo. La differenza è che noi siamo liberi ed è la grande forza del campionato. Molto affascinante...".

Visto che ci siamo, ti sei fatto un'opinione delle non eccelse prestazioni della Toyota?
"Ad essere onesto devo dire che mi ha sorpreso di non vederle più veloci in qualifica. Credevo ci fossero loro al posto dell'Audi ma non è stato così. Un dato è certo: che l'Audi nel corso dell'inverno ha migliorato molto di più. Però, ripeto, le prove valgono in quanto tali. A contare è la corsa e visto che l'anno passato le Toyota sfruttavano benissimo le gomme, riuscivano a consumarle poco, di ciò che ha fatto la Casa giapponese in qualifica non mi fido. Passa dopo i primi due stint della corsa di domani e ti darò la fotografia reale della situazione".

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