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Lieb: "Il nostro vantaggio sta nel minore consumo"

Il tedesco della Porsche sorpreso in positivo dalla risposta del sistema ibrido

Lieb:

In casa Porsche, soprattutto alla luce dei tempi monstre fatti registrare al Paul Ricard e nelle qualifiche della 6 Ore di Silverstone, c'era molta attesa per vedere come sarebbero andate le cose in corsa. Il bicchiere è mezzo pieno, perché il ritiro di Mark Webber dopo appena 44 giri per un problema al cambio ha privato la Casa di Weissach di quella che sembrava essere la vettura di punta, oltre che di testa.

Con Romain Dumas e Neel Jani, Marc Lieb ha diviso la numero 18, la Porsche che alla fine ha rischiato persino di vincere a sorpresa la corsa, rimontando il distacco dapprima sulla Toyota del campione del mondo Davidson, di Buemi e Nakajima e dopo sulla stessa Audi di comando. Alla fine, quindi, il secondo posto è stato più che soddisfacente. Ma con Lieb si va sempre oltre gli argomenti spiccioli.

Ieri avevi detto che dopo due stint ci sarebbe stata una fotografia reale della situazione tecnica del mondiale. Ora l'hai davanti. Cosa ne pensi?
"Non ci crederai ma sorprendentemente siamo andati meglio del previsto nel long run. Eravamo convinti prima della corsa di non essere in grado di stabilire dei buoni tempi alla conclusione delle sei ore. Invece non è stato così. Ed è andata bene, perché ripeto siamo andati oltre le nostre previsioni. Per quanto mi riguarda avevo impostato i miei turni di guida sul risparmio dei consumi e la strategia mi sembra abbia funzionato. Anche la guida della 919 è stata soddisfacente: c'era un leggero sottosterzo che mi aiutava. Oggi quindi, con il responso della gara, abbiamo un quadro più preciso della situazione e di dove dobbiamo intervenire".

Ti aspettavi un'Audi così forte?
"Si, specialmente nel long run e lo hanno dimostrato. Con il secondo stint dei pneumatici sapevo che avevano un certo vantaggio su una pista che si adatta alle caratteristiche della loro vettura. Però noi abbiamo un vantaggio: la tecnologia ibrida e i consumi. Oggi abbiamo percorso trenta giri senza perdere troppo tempo e consumando meno degli avversari. È un aspetto molto importante che ci deve rendere orgogliosi"

Anche e soprattutto in vista della 24 Ore di Le Mans...
"No là sarà molto diverso perché un giro di Le Mans equivale a tre di Silverstone e quindi anche i parametri di consumo non potranno essere confrontabili. Eppure non vedo una situazione negativa. Anzi mi sento proprio ottimista perché sappiamo dove lavorare".

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