Shanghai, 6°Ora: Toyota vince con il giallo. A Porsche e Ferrari il Mondiale
Un incidente tra Lietz e Lopez elimina la seconda TS050 e consente alla Casa di Weissach di conquistare sia il titolo costruttori sia quello piloti con Hartley-Bernhard-Bamber. La Ferrari 488 iridata dopo una corsa molto sofferta.
Foto di: JEP / Motorsport Images
È stato un finale a tinte gialle quello della 6 Ore di Shanghai che ha consegnato a Buemi-Nakajima-Davidson la vittoria e alla Porsche il mondiale costruttori e a Hartley-Bamber-Bernhard quello piloti nel peggiore week end vissuto dalla Casa di Weissach in questa stagione.
Fino a 37' dalla conclusione per la Casa di Weissach si stava prospettando un preoccupante fallimento del match point per vincere l'iridato perché le Toyota occupavano con grande comodità i primi due posti che avrebbero significato 255,5 punti in classifica, quindi un ritardo di 41,5 punti rispetto alle Porsche e possibilità di raggiungere il mondiale in Bahrain.
Ma c'è stata una toccata tra Richard Lietz e la sua RSR e la TS050 di Jose Maria Lopez, il pilota argentino che durante tutto l'anno è sempre stato quello che ha maggiormente deluso nel team giapponese.
Una fase di doppiaggio con l'austriaco che ha chiuso nel curvone che immette nel rettifilo più lungo mentre era in piena lotta per il primo posto in GTE PRO con la Ford di Tincknell, l'urto tra GT e LMP1 e una sospensione danneggiata per la vettura giapponese. Incolpevole il pilota Porsche. Lopez è entrato fortissimo senza calcolare che non avrebbe avuto lo spazio per curvare regolarmente:era troppo lungo. Per questa ragione all'argentino è stata data una penalizzazione dalla direzione corsa.
In quel momento è apparso chiaro che a nulla alla Toyota era servito il dominio della corsa con Buemi-Nakajima-Davidson e appunto con il secondo equipaggio Lopez-Kobayashi-Conway. Così, nonostante l'affermazione dei primi, la Porsche si è presa tutto con una gara d'anticipo alla conclusione della stagione: terzo campionato costruttori e terzo piloti, secondo per Brendon Hartley e Timo Bernhard, già iridati nel 2015, primo per Earl Bamber.
Ma non è stata solo la Porsche che ha festeggiato: anche la Ferrari è campione del mondo tra i costruttori GTE. Ha conquistato l'affermazione nel giorno più critico, su una pista che non ha mai portato bene al cavallino.
E James Calado e Alessandro Pier Guidi restano i grandi favoriti per la vittoria in quello piloti in una classe che a Shanghai ha rivisto fortissime le Ford GT che hanno portato a casa l'affermazione con Tincknell e Priaulx e le Porsche RSR sempre più veloci. In LMP2 Senna-Canal-Prost dopo una splendida corsa hanno ribaltato la classifica e sono diventati gli uomini da battere. In Bahrain sarà lotta durissima.
Ho Pin Tung rovina tutto
Le ultime due ore di corsa hanno mostrato un grande equilibrio in LMP2 e GTE. Dapprima sono Nico Müller e David Heinemeier-Hansson a darsele di santa ragione per due ore filate con il gentleman della Rebellion Vaillante per nulla intimorito dal maggiore pedigree del pilota DTM che non molla di un millimetro.
Tra i due è tutto un continuo superarsi per il quinto posto in modo estremamente corretto ma spettacolare. Chi si attende il fatto cruento deve aspettare il 145.giro quando Ho Pin Tung ha da poco preso il posto di Oliver Jarvis, passato al comando della LMP2, sulla Oreca della DC Racing. Per il gioco delle soste il cinese riparte al quarto posto dietro alla vettura di Nico Müller.
Potrebbe gestire la situazione ma tenta un sorpasso impossibile alla prima curva con il risultato che le due Oreca si ritrovano in testacoda. La sorte peggiore spetta all'esemplare della G Drive che ha la gomma posteriore destra distrutta.
Müller perderà di fatto un giro intero per rientrare ai box e cedere la vettura a Rusinov che da parte sua finirà in testacoda all'ultima curva sfiorando il muro esterno. Ma Ho Pin Tung per il gioco dei pit stop si ritroverà al comando davanti a Senna di pochissimo, meno di un secondo. Così la gara vive un'altra lotta fondamentale per le sorti del mondiale della classe minore dei prototipi. I
l duello si risolve al 164esimo giro quando il brasiliano approfittando del doppiaggio dell'Aston Martin Vantage di Dalla Lana passa all'esterno e portandosi al comando riapre totalmente il discorso del mondiale.
Il thriller a 37' dal traguardo
Stessa cosa accade in GTE PRO con Richard Lietz, terzo con la Porsche RSR, che recupera su Olivier Pla e passa al secondo posto dietro alla Ford di comando ora guidata da Tincknell. Quarta e quinta sono le Ferrari di Calado-Pier Guidi e Rigon-Bird.
L'austriaco, scatenato, poi va a prendere Harry Tincknell: anche qui c'è il discorso iridato che è fondamentale. Nessuno dei due può prendersi dei rischi perché in caso di errore potrebbe abbandonare le speranze di campionato e spalancare la porta a Pier Guidi-Calado. Ma il fattaccio avviene al 174.giro.
Lietz in piena lotta con Tincknell non si avvede dell'arrivo della Toyota di Lopez che da parte sua forse entra senza pensare al fatto che l'austriaco non lo lo abbia visto. Risultato: sospensione posteriore sinistra danneggiata per la TS050, foratura per la RSR. Per la Casa giapponese è l'addio al titolo mondiale costruttori. Bernhard sale al secondo posto; Lotterer al terzo. Lopez si deve accontentare del quarto dopo avere perso 7 giri per riparare la sospensione rotta.
In LMP2 Senna-Prost-Canal vanno a vincere. L'ultimo sussulto è quello di Piquet junior che regala alla Rebellion anche il terzo posto, relegando Pin Tung-Jarvis-Laurent al quarto. In GTe PRO Priaulx-Tincknell vincono davanti a Lietz-Makowiecki ma Pier Guidi-Calado con il terzo posto mantengono intatte le speranze iridate e la Ferrari anche grazie al sesto posto di Rigon-Bird si porta a casa il campionato del mondo costruttori GT.
Cla | # | Piloti | Auto | Class | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 8 | Anthony Davidson Kazuki Nakajima Sébastien Buemi |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 195 | 6:00'40.777 | 6 | |||||
2 | 2 | Timo Bernhard Brendon Hartley Earl Bamber |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 194 | 6:00'44.960 | 1 giro | 1 giro | 6 | |||
3 | 1 | André Lotterer Neel Jani Nick Tandy |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 194 | 6:01'13.174 | 1 giro | 28.214 | 6 | |||
4 | 7 | Kamui Kobayashi Mike Conway José María López |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 188 | 6:01'55.423 | 7 giri | 6 giri | 7 | |||
5 | 31 | Bruno Senna Julien Canal Nicolas Prost |
Oreca 07 | LMP2 | 183 | 6:01'34.869 | 12 giri | 5 giri | 7 | |||
6 | 36 | Nicolas Lapierre André Negrao Gustavo Menezes |
Alpine A470 | LMP2 | 183 | 6:02'10.149 | 12 giri | 35.280 | 7 | |||
7 | 13 | Nelson Piquet Jr. David Heinemeier Hansson Mathias Beche |
Oreca 07 | LMP2 | 182 | 6:00'46.539 | 13 giri | 1 giro | 8 | |||
8 | 38 | Oliver Jarvis Ho-Pin Tung Thomas Laurent |
Oreca 07 | LMP2 | 182 | 6:01'03.026 | 13 giri | 16.487 | 8 | |||
9 | 25 | Vitaly Petrov Simon Trummer Roberto Gonzalez |
Oreca 07 | LMP2 | 182 | 6:01'31.958 | 13 giri | 28.932 | 7 | |||
10 | 28 | François Perrodo Emmanuel Collard Matthieu Vaxivière |
Oreca 07 | LMP2 | 182 | 6:02'04.936 | 13 giri | 32.978 | 8 | |||
11 | 26 | Roman Rusinov Leo Roussel Nico Müller |
Oreca 07 | LMP2 | 181 | 6:02'04.177 | 14 giri | 1 giro | 7 | |||
12 | 37 | David Cheng Tristan Gommendy Alex Brundle |
Oreca 07 | LMP2 | 181 | 6:02'07.410 | 14 giri | 3.233 | 9 | |||
13 | 24 | Jean-Éric Vergne Ben Hanley Matt Rao |
Oreca 07 | LMP2 | 181 | 6:02'36.788 | 14 giri | 29.378 | 8 | |||
14 | 67 | Harry Tincknell Andy Priaulx |
Ford GT | LMGTE PRO | 170 | 6:00'58.797 | 25 giri | 11 giri | 5 | |||
15 | 91 | Richard Lietz Frédéric Makowiecki |
Porsche 911 RSR | LMGTE PRO | 170 | 6:01'09.879 | 25 giri | 11.082 | 5 | |||
16 | 51 | James Calado Alessandro Pier Guidi |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 170 | 6:01'18.717 | 25 giri | 8.838 | 5 | |||
17 | 66 | Stefan Mücke Olivier Pla |
Ford GT | LMGTE PRO | 170 | 6:01'37.536 | 25 giri | 18.819 | 6 | |||
18 | 95 | Marco Sorensen Nicki Thiim |
Aston Martin Vantage | LMGTE PRO | 170 | 6:02'06.338 | 25 giri | 28.802 | 5 | |||
19 | 71 | Sam Bird Davide Rigon |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 170 | 6:02'07.114 | 25 giri | 0.776 | 5 | |||
20 | 97 | Darren Turner Jonathan Adam |
Aston Martin Vantage | LMGTE PRO | 170 | 6:02'47.851 | 25 giri | 40.737 | 5 | |||
21 | 98 | Pedro Lamy Paul Dalla Lana Mathias Lauda |
Aston Martin Vantage | LMGTE AM | 166 | 6:01'03.124 | 29 giri | 4 giri | 5 | |||
22 | 86 | Khaled Al Qubaisi Ben Barker Nick Foster Jr. |
Porsche 911 RSR (991) | LMGTE AM | 165 | 6:01'13.862 | 30 giri | 1 giro | 5 | |||
23 | 77 | Christian Ried Matteo Cairoli Marvin Dienst |
Porsche 911 RSR (991) | LMGTE AM | 164 | 6:00'41.293 | 31 giri | 1 giro | 5 | |||
24 | 61 | Matt Griffin Mok Weng Sun Keita Sawa |
Ferrari 488 GTE | LMGTE AM | 158 | 6:00'44.419 | 37 giri | 6 giri | 6 | |||
25 | 92 | Michael Christensen Kevin Estre |
Porsche 911 RSR | LMGTE PRO | 65 | 2:16'46.744 | 130 giri | 93 giri | 2 | Ritirato | ||
26 | 54 | Francesco Castellacci Miguel Molina Thomas Flohr |
Ferrari 488 GTE | LMGTE AM | 37 | 1:21'37.147 | 158 giri | 28 giri | 2 | Ritirato |
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