WEC, Rigon: “Il BoP ci penalizza, ma vogliamo vincere la 24 Ore di le Mans”
Davide Rigon, pilota ufficiale Ferrari AF Corse, ci parla della sua stagione del Mondiale Endurance, penalizzata fortemente da un Balance of Performance sfavorevole alla 488 GTE. Ma il pilota veneto non si pone limiti, e punta dritto alle ultime due gare in programma: SPA e la 24 Ore di Le Mans
Sorridente, con quel sorriso che è dato dalla consapevolezza e dalla sicurezza che ti accompagnano fin da piccolo: o hai queste caratteristiche scritte nel DNA o non le hai. E Davide Rigon le possiede.
Nato a Thiene quasi 33 anni fa, il forte pilota veneto si confessa ai nostri microfoni quando mancano due appuntamenti al termine della WEC 2018/19 vissuto con il coltello tra i denti al volante della sua Ferrari 488 GTE del team AF Corse.
Sei reduce dal sesto posto conquistato a Sebring: cosa ci puoi dire di quell'esperienza?
“È stata una gara un po' tra alti e bassi. Sin dalle libere abbiamo trovato la nostra macchina molto bilanciata in alcuni momenti, ma meno in altri. In qualifica eravamo molto veloci, ho anche chiuso a mezzo decimo dal giro più veloce. Quindi abbiamo deciso di usare un solo set di gomme ma, fatalità, siam partiti sesti. Ho fatto un doppio stint con le gomme medie, pensando di usare le morbide durante la notte. Tutto positivo fino a quando abbiamo visto che c'era una differenza di prestazione di velocità con Ford e Porsche. Abbiamo lavorato con la strategia, che ha pagato fino ad un certo punto ma una safety car ci ha penalizzato. Avevamo il potenziale per il terzo posto, ma abbiamo chiuso sesti. Siamo arrivati a 20 secondi dopo 8 ore di gara, ci è andata male... Questo Balance of Performance ci influenza, siamo lenti in rettilineao ma siamo contenti del lavoro che stiamo facendo”.
La prossima gara in calendario sarà a Spa: cosa ti aspetti?
“Spa è la mia pista preferita: lo scorso anno sono andato a podio, due anni fa ho vinto. So che dovremo stringere i denti quest'anno, il BoP non è a nostro favore. Puntiamo ad essere costanti, piuttosto che essere superveloci in qualifica. Il meteo sarà la chiave. Il nostro target è di arrivare nei primi 3. Vincere è dura, ci manca della velocità da colmare per il prossimo anno”.
Quando un team di indubbio talento incontra un'auto come la 488 GTE che viene penalizzata dal BoP, cosa scatta nella testa dei piloti? Si riesce a tirar fuori quel decimo in più dal cilindro?
“Siamo tutti piloti molto forti: Sam Bird, James Calado, Alessandro Pier Guidi, Miguel Molina... Ci tiriamo sempre al massimo, la macchina ce lo permette. Ultimamente stiamo raschiando il fondo del barile in curva, stiamo usando tutto il potenziale e c'è rimasto poco. L'auto è ben bilanciata in curva, ma siamo arrabbiati perché il punto critico è che perdiamo nel traffico: anche con le auto più lente, quando le affianchiamo, perdiamo in rettilineo e dobbiamo rischiare sempre per un sorpasso. Siamo molto aerodinamici e se iniziamo a fare delle toccatine periamo carico. Avere un po' più di potenza ci aiuterebbe...”.
La 24 Ore di Le Mans è una corsa pazza. Pensi di poterla vincere?
“Le Mans è un sogno: non sto scherzando, la stiamo preparando da un anno. Appena finita l'edizione del 2018 abbiamo lavorato suoi nostri errori e ci siamo fatti tutti un esame di coscienza. Credo che abbiamo un buon potenziale per Le Mans, abbiamo trovato dei punti dove possiamo lavorare. Abbiamo una bella squadra, io ci credo. Voglio far bene, il target è di stare in alto”.
Cosa farà da grande Davide Rigon?
“Amo il mio lavoro, amo guidare il simulatore di F1. Gli ingegneri Ferrari credono in me per lo sviluppo della Formula 1. Le Competizioni GT mi divertono tanto, mi manca vincere un po'. Voglio solo impegnarmi e trovare ogni minimo dettaglio per fare bene quello che sto facendo: voglio vincere il WEC”, conclude Rigon.
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