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Porsche in Cina per chiudere il doppio discorso iridato

Alle 919 Hybrid basta conservare un vantaggio di 44 punti sulla Toyota per conquistare il terzo mondiale di seguito mentre Brendon Hartley, Timo Bernhard e Earl Bamber con un terzo posto sarebbero campioni tra i piloti LMP1

Partenza: #1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Neel Jani, Andre Lotterer, Nick Tandy al comando

Partenza: #1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Neel Jani, Andre Lotterer, Nick Tandy al comando

JEP / Motorsport Images

#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley
Podium: Winner #2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima
I vincitori della gara #8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Kazuki Nakajima
#31 Vaillante Rebellion ORECA 07-Gibson: Julien Canal, Nicolas Prost, Bruno Senna
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: James Calado, Alessandro Pier Guidi
#77 Dempsey Proton Competition Porsche 911 RSR: Christian Ried, Matteo Cairoli, Marvin Dienst
#91 Porsche Team Porsche 911 RSR: Richard Lietz, Frédéric Makowiecki

Venerdi mattina alle 4 ora italiana inizia il lungo week end di Shanghai, la 6 Ore WEC che potrebbe chiudere definitivamente i giochi per quanto riguarda le classifiche iridate della LMP1 e indirettamente la propria storia nell'era dei prototipi ibridi. Missione possibile: a Brendon Hartley, Timo Bernhard e Earl Bamber basterebbe un terzo posto anche in caso di vittoria e pole position per Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima per laurearsi campioni del mondo. A Porsche, invece, serve un vantaggio di almeno 44 punti nei confronti di Toyota per andare a conquistare la terza affermarzione di seguito nella serie. Considerando che al momento la Casa di Weissach ha 270 punti contro i 211,5 di quella giapponese è molto probabile che il podio cinese sarà molto simile a quello messicano della Formula 1 con la proclamazione dei vincitori.

Senna e Canal all'attacco del DC Racing

Tutto, invece, è in alto mare nelle classi e categorie più combattute. I recenti exploit dell'Oreca Rebellion di Bruno Senna e Julien Canal- Nicholas Prost ha saltato un corsa- pongono il duo franco-brasiliano in condizione di mettere molta pressione al trio della DC Racing  Pin Tung-Jarvis-Laurent dominatore della prima fase stagionale. Il vantaggio della squadra asiatica, finanziata anche da Jackie Chan, si è ormai assottigliato a soli dieci punti, 145 contro 135 dei rivali, e solo un ritiro degli inseguitori e contemporaneo piazzamento a podio dei capoclassifica li metterebbe al riparo da sorprese negative. Dai giochi per il Trofeo non è escluso nemmeno Gustavo Menezes, l'unico dei piloti dell'Alpine-Signatech in grado di avere una speranza di bissare il titolo 2016, dall'alto dei suoi 120 punti.

Nessun calcolo per Pier Guidi-Calado in GTE PRO

Ancora più complessa è la situazione nel mondo delle GTE. La Ferrari con 238 punti è al comando del mondiale costruttori davanti a Porsche, 191, e a Aston Martin, 176. Il vantaggio è consistente ma non consente calcoli, perché nel mondiale riservato ai piloti Alessandro Pier Guidi e James Calado, protagonisti di una bellissima corsa in Giappone, con 131 punti hanno 16 punti di vantaggio sul duo della nuova RSR Richard Lietz e Freddy Makowiecki, 22 sui compagni di squadra Davide Rigon e Sam Bird e e 25 su Andy Priaulx-Harry Tincknell, caduti in profonda crisi nelle trasferte americane e in quella giapponese dopo una prima parte di stagione scoppiettante. Impossibile invece la possibilità di bissare il titolo da parte di Marco Sorensen e Nicki Thiim con l'Aston Martin Vantage. Il duo danese, anche conquistando nelle ultime due corse pole position e vittoria potrebbe salire al massimo a 139 punti con la speranza che i rivali non raccolgano punti, il che non è realistico.

In GTE AM Matteo Cairoli assieme a Christian Ried e a Marvin Dienst hanno un punto sul trio dell'Aston Martin composto da Pedro Lamy, Mathias Lauda e Paul DallaLana e sei sulla Ferrari di Matt Griffin-Keita Sawa e Wen Sun Mok. In questa classe, come accade da sempre, saranno i piloti Bronze, ovvero gli AM, a essere decisivi perchè spesso sono proprio loro a inficiare o consolidare le migliori prestazioni dei più veloci compagni di guida.

Le nuove regole sono ancora un rebus

Infine è difficile che la 6 Ore cinese-la partenza della gara è prevista come le prime libere alle 4 ora italiana- possa aggiungere chiarezza alla situazione del WEC per la prossima superstagione 2018-19. Le ultime riunioni tra i tecnici delle LMP non hanno sortito ancora gli effetti sperati. Sta diventando difficile trovare un'equivalenza tra LMP1 ibride e LMP1 endotermiche, anche perché molte di queste, vedasi Dallara e Ginetta, sono già state realizzate e non è che in termini di dimensioni e soprattutto pesi si possano ribaltare i progetti originari. Dicembre, mese in cui dovranno essere comunicate le normative, è vicinissimo e tutti quanti attendono un minimo di chiarezza anche per comprendere se, per esempio nel caso di chi ha LMP2, converrà salire di categoria o restare nel proprio ambito competitivo alla luce dell'investimento fatto sui motori monotipo Gibson, scelta normativa che alla luce delle ultime vicende sta rivelandosi sbagliata. Le uniche certezza per il momento giungono dalla massiccia presenza delle GTE PRO e del calendario. Tutto il resto continua a essere avvolto dal mistero. Non è un segnale entusiasmante.

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