Le Mans, 18° ora: sono due le Porsche al comando
Webber copre le spalle a Tandy. Ancora Ferrari tra le GTEPRO. Confortanti notizie per Goethe
Il regime di safety car dura fino alle 8,15, quando la pista viene sgomberata dai detriti sparsi dall’Aston Martin di Goethe che nel frattempo è stato trasportato al centro medico. Il pilota è cosciente e sembra non avere nulla di particolarmente grave, anche se si tratta di una notizia rilasciata dall'Aston Martin.
La fase con la safety car in pista consente a molti di intervenire sulle proprie vetture. Lo fa dapprima la Ferrari che sostituisce alla vettura di Fisichella-Bruni-Vilander le pastiglie, lo fa la Porsche di comando che approfitta per far salire Tandy al posto di Hulkenberg e la stessa Corvette sulla quale, per la seconda volta, vengono sostituiti i dischi questa volta posteriori.
Quando la gara riparte si scatena il duello tra l’Audi di Rast e la Porsche di Webber che risolve a proprio favore la battaglia con il tedesco, il quale perde anche molto tempo nel disfarsi della doppiata Toyota di Buemi.
Così, quando ormai mancano sei ore e quaranta minuti alla conclusione della corsa due Porsche si ritrovano al comando, anche se per il gioco delle soste si verifica sempre l'alternanza con l'Audi di Rast. Sembra che la corsa sia quasi finita invece queste sei ore e quaranta sono un’eternità più lunga di una normale corsa del WEC; nessuno può cantare vittoria anche se la Porsche ora ha due vetture nei primi due posti con Webber che copre le spalle a Tandy. Le buone nuove vengono dall’infuocata battaglia che si sta vedendo tra le GTE PRO: Vilander, infatti, riporta la 458 della AF Corse al comando davanti alla Corvette sulla quale è salito Gavin e alla Porsche ora pilotata da Christensen. Staccato di due giri è Rigon che ha sostituito Calado che si ritrova alle spalle, a oltre un minuto di distanza, lo scatenato Nicki Thiim con l’Aston Martin ufficiale.
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