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Le Mans, 13° ora: comanda la terza Porsche

Hulkenberg-Bamber-Tandy in testa ma Jani arriva lungo a Mulsanne e perde terreno

Notte all'insegna della Porsche numero 19, quella che alla vigilia era la meno accreditata per agguantare la vittoria. Invece per merito di Nico Hulkenberg che e di, Nick Tandy la terza 919 di Weissach comanda davanti all'Audi di Lotterer-Faessler-Treluyer e a quella di Bonanomi-Albuquerque-Rast. Le temperature più fresche comunque sembrano favorire la 919 che a poco a poco è riuscita a non perdere la posizione di comando  nei confronti dell'Audi numero 7, avvantaggiandosi di qualche decimo ad ogni giro.

Gran parte del merito va ascritto a Nico Hulkenberg che ha percorso i suoi stint in modo molto competitivo e regolare. Lo stesso Nick Tandy non è stato da meno, tenendo benissimo sotto controllo la rimonta di Lotterer. Buono anche il passo gara di Bonanomi mentre brutte notizie giungono dalla Porsche che era partita in pole position. Dopo Dumas, infatti, anche Neel Jani è stato protagonista di un dritto a Mulsanne, con relativo urto sulle barriere di protezione che ha costretto i commissari a usare il carro attrezzi per spostare la vettura dalla scomoda posizione, era rimasta insabbiata. Lo svizzero poi è tornato al box per far sostituire il muso e farsi dare il cambio da Marc Lieb che è ripartito in sesta posizione e ormai fuori dai giochi per la vittoria.Un peccato per la Porsche che si ritrova con la seconda vettura, quella di Webber-Hartley-Bernhard in piena rimonta dopo la penalizzazione ricevuta.

Sono state rese note anche le motivazioni dello stop and go di un minuto affibbiato dai commissari sportivi alla 919 di Webber-Bernhard-Hartley. È stato quest'ultimo il protagonista del " fattaccio " superando in regime di bandiere gialle e non rispettando il limite di velocità nella zona neutralizzata. Per questa ragione alla vettura sono stati comminati ulteriori 9 minuti di penalità, sospesi però fino alla conclusione della corsa.

Si è ritirata anche la Nissan GTR LM di Matsuda-Ordonez-Shulzhitsky, ferma con una sospensione posteriore rotta ad Arnage. Il giapponese, alla guida, va in testacoda e poi cerca di ripartire nonostante il divieto dei commissari. Percorre qualche metro e poi si rassegna ponendo fine all'avventura della GTR LM meglio piazzata fino ad allora. Di sicuro non un esordio da tramandare ai posteri.

A metà corsa sono più definite le posizioni tra le LMP2 con la Oreca del team Kcmg di Lapierre-Bradley-Howson che continua un dominio di fatto iniziato già dalla prima ora mentre tra le GTEPRO l'Aston Martin continua a comandare con la Corvette molto vicina, mentre un problema ha attardato ai box la Porsche di Lietz consentendo alla 458 di Fisichella-Vilander-Bruni di agguantare il terzo posto. Grandissima anche la prestazione di Andrea Bertolini che prosegue, assieme a Basov e Shaytar ad occupare il secondo posto tra le GTEAM dietro agli apparetemente imprendibili Lamy-DallaLana-Lauda e davanti alla Ferrari "americana" della scuderia Corsa di Bell-Segal-Sweedler.

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