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Il rischio pioggia comporta quello dell'interruzione della corsa

Le proibitive condizioni atmosferiche potrebbero portare a un accorciamento della 6 Ore giapponese. Confermato l'orario di partenza alle 4 ore italiane. Il precedente della gara del 2013

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

Toyota Racing

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez
Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Jose Maria Lopez, Anthony Davidson, Mike Conway, Toyota Racing
#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Neel Jani, Andre Lotterer, Nick Tandy
#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Neel Jani, Andre Lotterer, Nick Tandy
Pioggia sulla Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 Hybrid
Toyota Racing team area

Viste le pessime condizioni atmosferiche presenti al Fuji non è escluso che la 6 Ore che scatterà domenica mattina alle 4 ora italiana, 11 locali, possa essere accorciata. Le previsioni meteo infatti non offrono molte speranze di miglioramenti immediati e c'è il concreto rischio che attorno alle 17 giapponesi, quando dovrebbe concludersi la terz'ultima corsa del WEC, non sussistano le condizioni di visibilità sufficiente per garantire la sicurezza della corsa.

In un primo momento, proprio per scongiurare questo rischio, si era pensato di anticipare di un'ora il via della 6 Ore giapponese, quindi alle 3 italiane, ma successivamente, anche per esigenze televisive e delle corse di contorno, è stato confermato l'orario originario.

In ogni caso, anche se dovesse durare meno del previsto è difficile che si arrivi alla situazione del 2013 quando la gara venne interrotta dopo sedici giri e agli equipaggi rimasti in pista vennero attribuiti, come da regolamento, la metà dei punti disponibili.

La pioggia del primo giorno di prove libere non ha certo aiutato le squadre. Il secondo turno, durato pochissimo a causa dell'incidente di Petrov e del diluvio che ne è seguito, si è risolto in un nulla di fatto,impedendo ai piloti di prendere confidenza con una pista molto tecnica e difficile, soprattutto in condizioni estreme.

Neel Jani preoccupato per l'impraticabilità della pista

Come ha detto il team manager della Porsche LMP1 Andreas Seidl dopo la prima giornata " la cosa positiva è stata quelle di vedere i piloti riportare le vetture ai box intatte, perché non siamo riusciti a svolgere il tipo di lavoro di preparazione che in genere si fa sfruttando le prove libere".

Lo stesso Neel Jani non è molto ottimista circa il regolare svolgimento della corsa :" Nella sessione del pomeriggio ho percorso solo un paio di giri ma era troppo rischioso: c'era un sacco di acqua stagnante in pista e aquaplaning dappertutto. Prendere dei rischi nelle prove libere non aveva alcun senso. Il pericolo è che le stesse condizioni si riprensentino anche domenica e non escluderei che la corsa possa essere interrotta".

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