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Ferrari: la missione possibile di Pier Guidi-Calado contro Porsche e Ford

I due portacolori della Ferrari cercano in Bahrain i punti per conquistare il mondiale piloti GT mentre l'AF Corse vuole confermarsi nel Trofeo riservato ai team. Lotta serrata anche in LMP2 tra le Oreca della Rebellion e del DC Racing.

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: James Calado, Alessandro Pier Guidi

Foto di: Ferrari

L'ultimo week end del WEC edizione 2017 sarà lunghissimo perché nell'autodromo del piccolo regno del Golfo si decideranno i titoli iridati piloti della GTE PRO e i Trofei relativi alla LMP2, ai team GTE PRO e dei piloti GTE AM.

Ma non ci sarà solo l'aspetto prettamente competitivo a tenere banco. La 6 Ore bahreinita, partenza sabato 18 alle ore 14 italiane, sarà anche l'ultima corsa dello squadrone Porsche che dal 2015 a quest'anno ha portato a casa sia i titoli iridati costruttori LMP1 sia quelli piloti.

In Bahrain si chiuderà l'era dei Costruttori tedeschi nella massima categoria della serie e, forse, si avranno spiragli su come verrà strutturata a livello regolamentare la superstagione 2018-19 con quel rapporto di equivalenza tra vetture ibride, ovvero la Toyota, e endotermiche che ancora non è chiarissimo nei suoi contenuti.

Il giorno dopo la 6 Ore, il 19, si svolgerà il rookie test dove, nonostante il silenzio delle parti, è atteso Fernando Alonso per debuttare con la Toyota TS050 Hybrid con la quale dovrebbe prendere parte alla 24 Ore di Le Mans del prossimo anno.

Il venerdi, invece, è prevista  la presentazione ufficiale della prima LMP1 endotermica edizione 2018, la BR01 a motore AER uscita dalla factory varanese della Dallara realizzata e collaudata nei tempi previsti all'epoca dell'annuncio dell'operazione, avvenuto l'anno scorso proprio alla vigilia di questa corsa.

Per la Ferrari, che ha già conquistato il campionato del mondo Costruttori GTE, la missione in Bahrain è delicata. La Casa di Maranello per il momento ha il suo equipaggio di punta composto da Alessandro Pier Guidi e James Calado al comando del mondiale piloti con 135 punti, frutto delle tre affermazioni ottenute al Nürburgring, Austin e Fuji.

I due sono quelli che hanno vinto di più nel WEC 2017 eppure si trovano con soli due punti di vantaggio su Richard Lietz e Frederich Makowiecki che, al contrario, sono gli unici tra i piloti in lizza per il titolo a non aver conseguito vittorie.

Appena dietro il duo austro-francese della Porsche, sono rispuntati Andy Priaulx e Harry Tincknell, forti dell'affermazione ottenuta due settimane fa a Shanghai con la Ford GT. Sono queste le tre coppie che si giocheranno in 6 Ore una stagione intera, in cui la Ferrari 488 ha dimostrato una costanza di prestazioni maggiore delle avversarie.

Porsche infatti ha sofferto nella prima fase del campionato con le nuove RSR che hanno recuperato terreno e solo parzialmente l'affidabilità motoristica a partire dalla 6 Ore tedesca. Ford è partita bene ma sembrava essersi persa proprio dalla corsa del Nürburgring. A Shanghai ha riacquisito competitività assoluta riportando in equilibrio anche il discorso relativo al Trofeo per i team GTE PRO, in cui l'AF Corse comanda con 146 punti davanti a Porsche,133, e a Ford, 131.

L'equilibrio, dovuto a un BoP più razionale rispetto al passato recente, dovrebbe regnare anche in Bahrain, dove nel 2016 vinse l'Aston Martin, molto a suo agio con le gomme Dunlop sull'asfalto di questa pista non banale.

Proprio la gestione dei pneumatici - quattro treni più due gomme jolly - sarà il leit motiv della corsa, unito ai giochi di squadra che inevitabilmente coinvolgeranno Davide Rigon e Sam Bird con la Ferrari, Kevin Estre e Michael Christensen con la Porsche e Stefan Mücke e Olivier Pla con la Ford.

Ognuno di loro gareggerà anche per i compagni di squadra. Il Bop modificato per il Bahrain non ha previsto sconvolgimenti rilevanti: Ferrari, Porsche e Ford peseranno solo 2 kg in più mentre un certo vantaggio potrebbe averlo proprio l'Aston Martin destinata a essere l'ago della bilancia della contesa.

In LMP2 la Rebellion Vaillante di Bruno Senna e Julien Canal - Nicholas Prost ha saltato una corsa e quindi non può lottare per il Trofeo iridato - è riuscita dopo una lunga rimonta a raggiungere e superare in classifica il trio della DC Racing composto da Oliver Jarvis, Ho-Pin Tung e Thomas Laurent, il rookie che Toyota proverà in Bahrain il giorno dopo la gara. Tutti gli altri, ad iniziare da Gustavo Menezes, sono esclusi dalla lotta in una classe dove il team svizzero sembra avere trovato maggiore competitività a partire dalla seconda parte della serie.

Infine c'è un altro italiano in lizza per un Trofeo: è Matteo Cairoli che con l'ormai anziana Porsche 991 RSR del team Proton Dempsey ha dato una grossa mano a Christian Ried e Marvin Dienst per giocarsi il tutto e per tutto nell'ultima corsa. I rivali, Pedro Lamy, Mathias Lauda e Paul Dalla Lana, hanno però il doppio vantaggio di dieci punti in più in classifica e di un'Aston Martin Vantage che in Bahrain si è sempre trovata a meraviglia.

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