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WEC e IMSA svelano i regolamenti LMDh per il 2022-2023

A Le Mans sono finalmente state rese note tutte le norme delle nuove vetture prototipo che vedremo in azione nell'endurance, ma con un anno di ritardo rispetto a quanto preventivato. Il costo si aggira sul milione di euro, motore escluso.

#77 Mazda Team Joest Mazda DPi, DPi: Oliver Jarvis, Tristan Nunez

#77 Mazda Team Joest Mazda DPi, DPi: Oliver Jarvis, Tristan Nunez

Art Fleischmann

I regolamenti LMDh sono finalmente pronti, ma non verranno attuati prima del 2022, come hanno svelato oggi in una conferenza stampa congiunta i vertici di FIA WEC, ACO ed IMSA.

Si tratta di un passo molto importante per le corse endurance, dato che già nei primi mesi dell'anno avevamo avuto la conferma dell'unione fra i due campionati che avrebbe consentito in futuro di correre con le stesse vetture in Europa ed America.

A Le Mans, nel venerdì che precede la 88a edizione della 24h, abbiamo avuto conferma che si procederà con questa grande iniziativa, ma spostando tutto avanti di un anno rispetto a quanto preventivato, vista la pandemia di Coronavirus e la conseguente crisi che ha rallentato tutti i lavori.

Presenti alla conferenza c'erano John Doonan (presidente IMSA), Pierre Fillon (Presidente Automobile Club de l’Ouest - ACO) e Richard Mille (Presidente FIA Endurance Commission) che hanno illustrato il progetto nei suoi dettagli, prevedendo quindi che questi mezzi potranno correre effettivamente un campionato intero dal 2023, con qualche uscita sporadica nel 2022.

"Da quando è stata annunciata la convergenza tra IMSA ed ACO a Daytona nel gennaio scorso, e l'occasione per i concorrenti di prendere parte con la stessa macchina ad IMSA WeatherTech SportsCar Championship e FIA World Endurance Championship, abbiamo ricevuto un sacco di domande specifiche da prestigiosi costruttori - ha dichiarato Doonan - Gli stessi costruttori si sono messi al lavoro sulle rispettive LMDh e siamo convinti che con questi nuovi regolamenti che oggi rendiamo noti arriveranno altri nomi importanti".

"Certamente il livello massimo delle corse endurance ora è più chiaro e tangibile, volgendo al futuro. In un contesto globale di difficoltà, penso francamente che questa sia una grandissima notizia. Penso che l'efficienza del processo sia un ulteriore riflesso dell'importanza di questa nostra collaborazione e del futuro delle corse endurance. Avere la stessa auto in grado di gareggiare a Daytona e Le Mans è un'aspettativa di tutti i nostri partner costruttori, immaginate come si sentiranno i fan!"

"Chiaramente la pandemia di Coronavirus ha messo tutti davanti ad una sfida particolare, tecnicamente penso sia possibile che qualcuno già nel 2022 possa correre con una LMDh, ma non un campionato intero. Se servirà, porteremo avanti i regolamenti DPi fino a quel momento per fare una sorta di ponte".

A questo proposito, Simon Hodgson (responsabile competizioni IMSA), ha aggiunto: "In termini di integrazione dei regolamenti, non siamo qui per definire la questione al momento, ma lo faremo a tempo debito".

Fillon è dello stesso tenore: "Credo che questo dimostri un lavoro efficace della collaborazione tra ACO e IMSA. In realtà, avremmo dovuto annunciarlo a giugno se non avessimo avuto la crisi legata al Covid-19".

Matt Kurdock e Thierry Bouvet, i due direttori tecnici di IMSA ed ACO, hanno poi spiegato come funzioneranno le nuove LMDh dotate di propulsore ibrido e basate sui telai di quattro costruttori scelti - Dallara, Ligier, Multimatic ed Oreca – per arrivare ad una potenza complessiva della vettura pari a 500 kW (oltre 670CV).

Il peso minimo sarà di 1030kg, con una larghezza massima di 2m, lunghezza di 5,1m e un passo per tutte pari a 3,15m, con carrozzeria che ogni Casa potrà personalizzare in base alle proprie esigenze, e in parte anche il sottoscocca. Il sistema ibrido verrà fornito da Bosch, Williams Advanced Engineering e Xtrac.

Cosa molto importante, il costo: IMSA ed ACO/FIA WEC hanno stimato che una LMDh completa di tutte le sue componenti tranne il motore si aggirerà attorno al milione di euro.

"ACO ed IMSA sono in una piena collaborazione assieme ai quattro costruttori dei telai e ai tre fornitori del powertrain ibrido - ha commentato Kurdock - Il motore Bosch è integrato col cambio Xtrac, mentre le batterie di Williams Advanced Engineering potranno essere integrate con il sistema di controllo Bosch. Il tutto in un gruppo compatto, che si installa sotto la cellula di sopravvivenza in un compartimento

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