Austin, libere 1: Porsche detta legge
Le 919 hanno dominato la sessione davanti all'Audi di Jarvis. Problemi alla centralina per Bruni
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
Porsche AG
Non sembra mutare lo spartito nel WEC: anche nelle prime prove libere valide per la 6 Ore delle Americhe, la seconda sessione si disputerà alle 20 locali, le 3 in Italia, le Porsche 919 Hybrid sembrano procedere ad un ritmo che gli avversari non riescono a reggere. Subito all'inizio della sessione, Mark Webber si è spinto subito sotto la barriera dell'1'50, girando con grande facilità attorno al 1'48". Poi è arrivata la seconda Porsche, quella di Dumas-Jani-Lieb a piazzare con 1'47"234 alla media di 185,200kmh il miglior cronometrico di questa prima ora e mezza davanti a Webber-Hartley-Bernhard, scesi a 1'47"514. L'unica Audi a reggere il passo è stata quella di Jarvis, autore del tempo, Di Grassi-Duval che ha limitato i danni stando però a 1"796 dal miglior tempo provvisorio. Tutti gli altri invece sono distanti anni luce. La seconda Audi R18 e tron Quattro, quella dei capoclassifica del mondiale per piloti Lotterer-Treluyer-Faessler è addirittura dietro alle due Toyota di Nakajima-Davidson-Buemi e a Wurz-Sarrazin-Conway. Ma c'è una ragione: la vettura ha percorso soltanto quattro giri con il tedesco al volante, costretto quasi subito ai box per sostituire l'alternatore, ma qualcuno sussurra che si sia trattato del rilevatore della pressione dell'olio, il che non fa ben sperare anche in considerazione del fatto che i tre, vincitori delle prime due corse del WEC, sono costretti ad utilizzare solo un propulsore, dopo la vicenda dei sigilli elettronici in verifica a Le Mans. Nella lotta per la supremazia tra le LMP1 private l'ha per il momento spuntata la Rebellion di Heidfeld davanti alla CLM di Pierre Kaffer che qui è anche impegnato nella corsa del campionato Tudor Imsa con la Ferrari.
Interessante la prestazione della << solita >> Oreca del team KGMGin LMP2 che con Howson ha girato in 1'57"764 ben davanti alle due Ligier padrone di casa di Fogarty-van Overbeek-Brown e di Heinemeier Hansson-Sharp-Daziel.
In GTE Pro Rigon-Calado e Bruni-Vilander con le due Ferrari 458 dell'AF Corse hanno ottenuto le due migliori prestazioni, con i primi che sono riusciti a infrangere la barriera dei 2'07", girando in 2'06"753, sei decimi più veloci dei campioni del mondo che comunque hanno avuto un ulteriore problema con la centralina, la stessa che li aveva costretti a una corsa di sofferenza al Nurburgring. Inviata in Germania si era scoperto un bug nel sistema. Revisionata e reinstallata il guaio, sembra lo stesso, si è ripresentato, costringendo Vilander a fermarsi in pista. Oltre le più rosee aspettative, invece, le prestazioni della Porsche di punta. In origina il team Manthey temeva molto il caldo ma Makowiecki-Pilet sono riusciti ad arrivare a un decimo dalla seconda Ferrari e Lietz-Christensen sono subito dietro ai compagni, divisi solo dalla bella prestazione di Marco Seefried che ha portato la RSR che divide con Long e Dempsey non solo al primo posto tra le GTE AM ma anche il quarto assoluto tra le GT. Buone nuove anche dal Larbre Competition. Ruberti-Roda-Poulsen sono secondi tra le GTE AM davanti alle Ferrari di Collard-Aguas-Perrodo e ai dominatori delle ultime due corse Bertolini-Shaytar-Basov.
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