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WEC | Alpine, tempi stretti: "Test con due A424_ß per il 2024"

Christophe Chapelain, Ingegnere Capo del progetto Alpine LMDh, spiega come la A424_ß verrà sviluppata nei prossimi mesi con due esemplari in modo da arrivare all'omologazione in vista dei primi impegni endurance del prossimo anno, con Daytona come primo obiettivo nel calendario.

Alpine A424

Foto di: Alpine

La Alpine ha scelto il teatro della 24h di Le Mans per presentare la sua A424_ß, LMDh che vuole portare al debutto nel 2024 e che durante l'estate sarà messa a dura prova nei test di sviluppo.

Oltre al già dichiarato ritorno nella Classe Hypercar del FIA World Endurance Championship - dopo il biennio 2021/2022 con la vecchia Oreca LMP1 - la squadra francese ha nel mirino anche la prestigiosa 24h di Daytona dell'IMSA SportsCar Championship.

La gara statunitense è prevista come sempre a fine gennaio e quindi ci sarà da sudare parecchio se si vorrà portare la A424_ß in Florida per quella data. L'idea è di partire a fine giugno con uno shakedown in pista per raccogliere i primi dati e capire come organizzare il lavoro presso la sede di Lurcy-Lévis.

A metà agosto è fissata la prima sessione di prove sul Circuito del Paul Ricard, per poi recarsi al Motorland Aragón e a Jerez de la Frontera nei mesi a seguire, fino ad arrivare a circa metà novembre con la prova in galleria del vento per l’omologazione LMDh.

Sempre ad Aragón è stato fissato il test endurance di 24h a novembre e prima di natale l'uscita a Portimão servirà come ultima messa a punto in vista dell'omologazione FIA. E Christophe Chapelain, Ingegnere Capo del progetto Alpine Hypercar-LMDh, non sta nella pelle all'idea di poter vedere la sua creatura pronta a percorrere i primi km.

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

"All’ingegnere che c’è in me piacerebbe poter scendere in pista il più presto possibile. Noi tutti non vediamo l’ora di fare i primi giri. Nel frattempo, il motore continua a girare sui banchi di prova, con la prima partenza prevista per il 28 giugno. Poi ci occuperemo di correggere gli errori, nella seconda metà di luglio, prima di iniziare le sessioni di test con i partner di Signatech, a partire da agosto", afferma Chapelain, che poi spiega come ci si muoverà nei prossimi mesi del 2023.

"Lo sviluppo è una questione parallela estremamente importante. A partire da agosto, dovremo aver costruito una seconda auto, dotandola di un motore per mandarla negli Stati Uniti per i test nella galleria del vento a metà novembre".

"Con due sessioni di preparazione, dovremo avvicinarci il più possibile alla configurazione definitiva del mezzo, visto che servirà per l’omologazione. Non è poi così difficile, ma bisogna evitare qualsiasi contrattempo".

"Dopo aver concluso la procedura, ci recheremo a Valleiry per l’omologazione FIA e per ulteriori misurazioni. Tutto questo richiede un’organizzazione molto specifica".

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

Riguardo il telaio, la certezza era che Alpine avrebbe proseguito la collaborazione con Oreca, nata ormai 10 anni fa ed ora rinforzata anche dalle esperienze che il costruttore transalpino ha accumulato in LMDh con Acura Motorsports.

"Nell’endurance, noi siamo legati a Oreca dal 2013, ma abbiamo consultato anche gli altri tre produttori. Tutti hanno i loro punti di forza, ma l’esperienza di Oreca ha avuto la meglio, tanto più che si tratta di un progetto al 100% francese".

"Dopo aver preso la decisione, siamo partiti a collaborare per il telaio, l’integrazione del motore e il contributo dei disegnatori per inserire le caratteristiche delle future Alpine, con la collaborazione degli esperti di aerodinamica".

"Con Oreca lavoriamo benissimo, fin dall’inizio, si sono dimostrati molto reattivi alle nostre richieste, offrendo al tempo stesso informazioni preziose per l’integrazione del motore. Per quanto riguarda il telaio, è la prima volta che si trovano a dover rispettare così tanti vincoli imposti dai progettisti di auto. Alcuni compromessi sono stati necessari, ad esempio, tra la volontà del design e certi aspetti dei regolamenti".

"Tuttavia, la finestra aerodinamica lascia ampio margine per integrare tante idee convergendo verso i valori richiesti. Bisognava far convivere due mondi diversi e il risultato è magnifico. Ciò dimostra che tutti hanno lavorato nella stessa direzione affinché questo progetto potesse avere successo non solo da un punto di vista stilistico oggi, ma anche sportivo domani".

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

L'aspetto di cui si è invece parlato meno è stato il motore, tanto che si è chiacchierato moltissimo di un possibile derivato dalla Formula 1. Alla fine Alpine ha scelto di lavorare assieme a Mecachrome sfornando un V6 turbo da 3,4 litri da abbinare al sistema irbido Bosch obbligatorio previsto dal regolamento.

"Mecachrome vanta grande esperienza nell’Endurance e abbiamo effettuato tanti studi e test di principio già dal mese di giugno 2022 - rivela Chapelain - Questo ci ha permesso di analizzare tutti i vantaggi e gli svantaggi, affinché i nostri team di ingegneri della F1 potessero redigere le specifiche, stabilire l’architettura e calibrare il blocco motore per la gamma di prestazioni desiderate".

"I “maghi” di Viry sono stati coinvolti permettendoci di approfittare delle loro capacità, risorse e metodi per migliorare la potenza, l’affidabilità e i materiali. In poche parole, si tratta di un V6 3,4 litri monoturbo e ci distingueremo per essere gli unici ad avere questa configurazione".

"Come stabilito dai regolamenti, per tutti i concorrenti iscritti alla categoria LMDh, il motore sarà provvisto di trasmissione Xtrac, scatola ibrida standard Bosch e batteria Williams. Infine, le sinergie con la F1 sono tali che il nostro software LMDh si ispira tantissimo a quello della F1. Il cost cap della Formula 1 gioca a nostro favore, in quanto permette di liberare ore di lavoro ai banchi, oltre a quelle disponibili da Mecachrome".

Dopo due stagioni in Classe Hypercar del WEC, Alpine ha ancora tanta strada da fare e cose da imparare per gestire al meglio ogni situazione e arrivare a giocarsela coi migliori della categoria.

Alpine A424

Alpine A424

Photo by: Alpine

"Siamo realistici se diciamo di essere ancora relativamente dei principianti nella disciplina dell’Endurance. Ad esempio, il concetto di Balance of Performance è qualcosa di nuovo per noi".

"Grazie ai gruppi di lavoro che riuniscono tutti i costruttori coinvolti, abbiamo potuto convergere su un metodo ed equivalenze a livello di tecnologie. L’interesse è quello di realizzare la migliore auto LMDh prevedendo questi parametri e i loro impatti".

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