Nick Tandy: "Il mio triplo stint vanificato dall'incidente"
L'inglese è convinto che senza la collisione con Foster avrebbe avuto possibilità di lottare per la vittoria. Ma per tutti i piloti Porsche c'è stata soprattutto la malinconia per un'epoca che si è chiusa
Foto di: JEP / Motorsport Images
Non è andata come Porsche sperava: l'addio al WEC da parte della Casa di Weissach ha coinciso con una gara sfortunata e anonima che era invece iniziata sotto i migliori auspici. Ma tutto lo staff a fine corsa aveva le lacrime agli occhi e la commozione era palpabile anche in Matthias Müller, giunto in Bahrain per non perdere l'evento, che stava assieme ai meccanici, agli ingegneri e a tutta la gente di Porsche sotto il podio per applaudire la fine di un'avventura che ha significato molto per il WEC e per la Casa tedesca. Ed anche i piloti non avevano volti felici. Ognuno di essi, infatti, prenderà strade nuove. Hartley in Formula 1, Jani e Lotterer in Formula E, Tandy e Bamber in Imsa e Timo Bernhard probabilmente nel Blancpain. Ognuno ha ringraziato Porsche. L'analisi della corsa, quindi, è quasi passata in secondo piano, come è giusto che fosse in una gara che ai fini del campionato per la classe maggiore non aveva più valore.
"La partenza - ha detto Neel Jani - è stata ottima e nelle prime fasi potevo controllare il ritmo delle Toyota. Poi abbiamo iniziato a trovarci nel traffico dei doppiati e ho iniziato a perdere qualcosa. Loro avevano qualcosa in più, non troppo, e ho preferito farmi da parte e lasciarli andare. Dopo abbiamo impostato una tattica che probabilmente ci avrebbe dato qualcosa verso la fine. Però mi sono divertito un sacco a usare il boost e a studiare le strategie e mi sembra surreale che oggi sia stata l'ultima volta".
Nick Tandy fino all'incidente con Foster era stato perfetto: "Stavo andando bene, lottavo per il primo posto perché ho effettuato un triplo stint che ci aveva riportato sotto alle Toyota. Con Foster c'è stata un'incomprensione e al musetto danneggiato si è aggiunta la foratura. È chiaro che a quel punto la nostra corsa e la speranza di lottare per la vittoria è venuta meno. Poi è arrivata anche la penalizzazione. Ma abbiamo tutti quanti la coscienza a posto perché abbiamo fatto di tutto per contrastare le Toyota".
Un altro sfortunato protagonista della Casa di Weissach è stato Timo Bernhard, partito benissimo e poi subito fuori dalle posizione da primato: "Si il via di entrambe le vetture è stato ottimo. Ho resistito all'attacco di Buemi e di Conway e ho mantenuto la seconda posizione dietro Nell. Purtroppo ho poi trovato sulla mia strada il birillo che si è infilato sotto la vettura, danneggiando anche il musetto. A quel punto non avevamo più possibilità di vittoria.È un vero peccato perché potevamo fare molto bene. Oggi, però, il risultato aveva un'importanza relativa. Si chiudeva un'epoca e anche il punto più alto raggiunto nella mia carriera grazie a questa squadra e alla sua gente".
Brendon Hartley, suo compagno di squadra non ha aggiunto molto: "Timo è stato davvero sfortunato e noi siamo usciti troppo presto dalla corsa. Ci siamo ritrovati all'improvviso molto indietro ma abbiamo lottato fino alla bandiera a scacchi con degli stint parecchio positivi, senza alcun tipo di problema. Peccato"
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