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Intervista

Harry Tincknell: "Mi sono difeso come un leone per tenere dietro la RSR"

Il britannico vincitore in GTE assieme a Andy Priaulx confessa la fatica nel cercare di contrastare la rimonta di Richard Lietz. E il suo compagno ricorderà questa 6 Ore come una delle corse più difficili mai disputate in carriera.

Podio GTE Pro: i vincitori Andy Priaulx, Harry Tincknell, Ford Chip Ganassi Racing

Podio GTE Pro: i vincitori Andy Priaulx, Harry Tincknell, Ford Chip Ganassi Racing

JEP / Motorsport Images

Il ritorno alla vittoria della Ford GT nel giorno del trionfo Ferrari nel mondiale costruttori non nega le speranze di Andy Priaulx e Harry Tincknell di portare a casa il campionato del mondo piloti. I due sono infatti riusciti a guadagnare qualcosa nei confronti dei leader Pier Guidi-Calado e ora si trovano a soli 7,5 punti dal duo ferrarista e a 5,5 da Richard Lietz e Freddy Makowiecki.

In Bahrain si preannuncia una corsa durissima, probabilmente determinata anche dalle strategie che AF Corse, Porsche e Ferrari faranno con i compagni di squadra dei tre equipaggi in lizza per il casco iridato. Per Ford, però, l'importante è essere tornata alla massima competitività dopo un lungo periodo grigio, iniziato alla 24 Ore di Le Mans e proseguito nelle trasferte americane e in quella giapponese. In Cina invece entrambe le GT sono sempre state in lotta per la vittoria del proprio gruppo.

"È stata una delle corse più faticose della mia carriera - ha detto un raggiante Andy Priaulx - perché abbiamo sempre vissuto momenti critici dalla partenza all'arrivo. Sei ore disputate in apnea a lottare e rimontare, tirando allo spasimo. Questo ci ha permesso di rientrare in lizza per il campionato. Qui la Ford era davvero molto competitiva".

Harry Tincknell, protagonista del grande duello finale con Richard Lietz, ha ritrovato con il suo compagno il gusto di una vittoria che mancava da parecchio e ha confidato: "Sapevo in quel frangente che la Porsche poteva sfruttare i nostri punti deboli. È per questo che ho cercato di difendermi con tutte le armi a mia disposizione proprio per prevenire gli attacchi di Richard e mantenere quel minimo vantaggio fino all'ultimo pit stop. Quando sono entrato ai box i ragazzi della squadra hanno montato gomme fresche e da quel momento ho compreso che avevamo vinto la corsa".

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