Le Mans, 3° ora: patatrac Audi. Hartley al comando
Duval si tocca con Fisichella mentre Lotterer fora. Le Porsche si riprendono il podio
Continuano gli sconvolgimenti nella classifica della 24 Ore di Le Mans. La terza ora di corsa, infatti, si apre, dopo diciotto minuti, con la sosta delle terze Porsche e Audi. Ma mentre Nick Tandy dà il cambio a Hulkenberg, Marco Bonanomi, che sta compiendo una corsa molto buona, resta al volante e riparte per un altro stint senza cambiare le gomme, cosa che invece accade alla 919 che fino ad allora occupava il quarto posto.
Poco dopo tocca a Duval mentre in testa prosegue ad accumulare vantaggio Lotterer perché le Porsche di Bernhard e quella di Jani si fermano in sequenza, la numero 18 il giro precedente alla 17, cambiando gomme, tre stint quindi per le 919, con la sostituzione di Bernhard con Hartley e Jani con Marc Lieb. Lotterer invece effettua un quarto stint andando a prendere un vantaggio consistente.
Sembra la prima fuga importante della corsa. Ma siamo a Le Mans e l’imprevisto è dietro l’angolo. Tre giri dopo la propria sosta Lotterer entra bruscamente ai box. Ha una gomma in preda a una foratura lenta così in Audi decidono di cambiare il pilota, sale Treluyer, e di montare il secondo set nuovo di pneumatici. Sfuma quindi la tattica dell’Audi di punta e questo offre un notevole vantaggio indiretto alle due Porsche che si ritrovano in testa con Hartley che precede Lieb. Ma l’ora è davvero nervosa.
Treluyer cerca la rimonta, perché ora si ritrova staccato dal terzetto di testa e inanella giri veloci. Poi in un doppiaggio alla esse de la Foret, quella in discesa che poi porta alla zona della Tertre Rouge, rischia salendo oltre il cordolo e sfiorando le barriere.
Ma va peggio al suo compagno Loic Duval: il francese piomba verso Indianapolis, praticamente in scia alla Porsche di Lieb. Davanti a loro, prima della curva, c’è un rallentamento generale perché una Corvette procede lentamente e tutti sono appena usciti da una <> dopo Mulsanne.
Lieb cerca di districarsi, ma Duval rischia fin troppo. Vede un varco all’esterno della Ferrari di Fisichella che non attendendosi l’arrivo dell’Audi stringe leggermente. L’Audi caracolla, taglia di fatto il gruppo - che procedeva per fila parallela- va a sbattere all’esterno seminando pezzi di carrozzeria dappertutto e gettando nello scompigio anche l'incolpevole Lieb che per un pelo non si tocca con la R18.
Duval rientra ai box mentre la direzione di corsa decide di mandare in pista la safety car e instaurare un secondo, lungo, regime di neutralizzazione della corsa, per pulire la pista dai detriti e risistemare le barriere danneggiate. Così se ne va anche la terza ora con una classifica nuovamente ribaltata che vede le Porsche al comando.
Bonanomi, che era risalito in zona podio, approfitta della situazione e si ferma pure lui per sostituire le gomme e cedere il volante ad Albuquerque. Di fatto un’Audi, quella che in ogni gara del WEC è sempre coinvolta in qualche incidente, è fuori gara e lontanissima dal terzetto di 919 che ora comandano la corsa, ma è stata riparata in un tempo record che ha stupito anche gli addetti ai lavori per la rapidità dell'intervento e la solidità della R18 e tron Quattro.
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