Neel Jani " Qualche problema in gara ci farebbe bene per Le Mans"
L'autore del terzo tempo elogia la Rebellion R13 e pensa che la 6 Ore belga possa diventare un vero e proprio banco di collaudo in vista della classica francese, dove la vettura costruita dall'Oreca avrà più possibilità di dire la propria
#1 Rebellion Racing Rebellion R-13: Andre Lotterer, Neel Jani, Bruno Senna
Erik Junius
Per i piloti delle LMP1 endotermiche l’impresa di battere Toyota subito alla prima uscita sembrava disperata. Nelle ultime prove libere Neel Jani aveva dato qualche speranza che poi si è infranta, logicamente, contro il muro delle qualifiche. Però le risultanze della Rebellion R13 prodotta dalla Oreca e mossa dall’otto cilindri aspirato Gibson sono state positive: il tempo ottenuto dall’elvetico e quello del suo compagno sulla seconda vettura Thomas Laurent lo dimostrano. Sono terzi e quarti con apparente facilità ed entrambi sono scesi sotto la barriera dell’1’57” .
“ Nessuno pretendeva-ha detto Jani- di sopravanzare le Toyota. Hanno più esperienza e una tecnologia migliore della nostra. Quindi devo dire che non mi ha per nulla stupito che domani partano davanti a noi. Però possiamo essere molto contenti. Le qualifiche non ci hanno permesso di trovare la continuità. Troppo spezzettate dalle due bandiere rosse. Spa per la Rebellion è una corsa di collaudo. Abbiamo provato pochissimo nel corso della primavera ma non mi sembra che ci siano problemi particolari. Il nostro vero obiettivo è Le Mans, dove credo ci siano maggiori possibilità rispetto alle corse di 6 Ore. L’importante sarà restare il più possibile nello stesso giro delle Toyota per poi sfruttare eventuali defaillance o situazioni che nella corsa francese sono da mettere sempre in preventivo. La configurazione che stiamo usando qui non è quella che avremo in Francia: infatti abbiamo provato con un carico medio.
“Per quanto riguarda la 6 Ore di domani non so cosa augurarmi: addirittura potrebbe non essere negativo ritirarsi o avere qualche problema tecnico perché ci permetterebbe di capire le zone maggiormente delicate della vettura in prospettiva proprio di Le Mans. In ogni caso siamo molto contenti: abbiamo messo assieme un buon mezzo in pochissimo tempo”.
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