Vasselon: "Se i rivali si lamentano significa che abbiamo fatto un bel lavoro"
Pascal Vasselon risponde così in merito alla questione sulle presunta non conformità della TS050 , specificando che tutto è stato vagliato dalla FIA. E ammette che sono in corso discussioni per modificare il format e la durata delle gare
Pascal Vasselon, Toyota Racing
ACO
A tenere banco dopo le qualifiche sono stati soprattutto i casi relativi alla lettera di chiarimenti inviata dalla Porsche alla FIA su una presunta non conformità della zona dell'estrattore della Toyota TS050 e i nuovi regolamenti sportivi del WEC che potrebbero cambiare nelle prossime stagioni. Mentre in casa Porsche il team manager Andreas Seidl non ha voluto commentare la questione , in casa giapponese ha parlato Pascal Vasselon che non si è fatto pregare nell'esprimere la propria opinione in merito alla faccenda.
"Non esiste - ci ha detto - alcun tipo di problema, dovresti chiederlo a loro. Se i rivali si lamentano significa che la Toyota ha fatto davvero un buon lavoro. È una bella notizia".
"Scherzi a parte la nostra vettura è assolutamente legale in ogni parte anche perché ci si dimentica che ora il processo di controllo e di omologazione da parte della FIA è molto rigoroso. Ogni particolare viene passato al vaglio di chi poi dovrà omologare la vettura. Abbiamo iniziato a concepire in luglio la TS050 e la FIA è stata coinvolta fin dalla sua ideazione, proprio perché volevamo avere la certezza assoluta di essere nello spirito del regolamento. Abbiamo avuto incontri ad ogni evoluzione che prospettavamo. Non c'è proprio alcun tipo di problema. Siamo obbligati per regolamento a presentare tutto alla FIA prima di arrivare a mettere in produzione la vettura".
Da qualche settimana ci sono dichiarazioni spot da parte di Gerard Neveau su possibili cambiamenti di format del campionato. Si è partiti dalla corsa di qualificazione delle GTE per arrivare ora alla possibilità di diminuire le corse in calendario e in alcune addiritture le ore. Quale è la sua opinione in merito?
"Si sta discutendo sul futuro ma anche noi abbiamo una sorta di embargo nel rivelare quello che si dice alla stampa. Però ci stiamo confrontando con il gruppo di lavoro molto spesso e in modo molto libero. Abbiamo avuto una riunione prima del prologo, un'altra a Silverstone, un'altra ancora l'avremo nelle prossime due settimane. E di fatto parliamo a ruota libera sul numero di gare, sulla lunghezza, sui continenti dove il WEC correrà".
Appunto avrà una sua opinione in merito e sul futuro del campionato.
"La ragione per la quale ci siamo imposti di non rivelare nulla ai media è che ognuno di noi ha una propria opinione e quindi se la esprime in una fase di incontri che sono allo stato embrionale crea soltando una grande confusione. Perché io posso dirle una cosa, un altro accennarne un'altra e poi non ci si raccapezza più. Tutto è confinato nelle mura del gruppo di lavoro. Gerard Neveau ha svelato alcune possibilità delle quali abbiamo discusso perchè ne ha l'autorità ma se noi dovessimo iniziare a esprimere il nostro parere creeremmo solo confusione".
José Marìa Lopez sarà pronto per Le Mans?
"Certamente. Il suo problema riguarda una leggerissima lesione vertebrale che non era stata scoperta immediamente. A differenza di quando accadde a Kazuki Nakajima-rimasto ferito durante le prove libere della 6 Ore di Spa del 2015- José ha avuto un problema minore ma è stato deciso di affrontarlo in modo naturale senza bisogno di chirurgia. José si sta rimettendo-era presente a Spa- e sarà pronto per Le Mans".
Oggi la vettura di Nakajima e Buemi, almeno a quanto dicono i piloti, ha avuto qualche problema. È vero che si tratta di qualcosa legato alla meccanica?
"No, semplicemente è da tutto il week end che la loro vettura non si esprime al massimo delle potenzialità. Sono leggermente più lenti della Toyota numero 7 -quella di Conway e Kobayashi- e per sicurezza abbiamo analizzato ogni elemento ma non ci sembra esista alcun tipo di problema importante".
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