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Ullrich: "Le Mans punto di partenza per il futuro"

Il boss di Audi Sport dice di non essere preoccupato per la 24h e rivela come si lavora in simbiosi fra i vari settori.

A Le Mans l'Audi torna da regina, avendo trionfato negli ultimi anni con una R18 e-tron quattro superlativa.

Per l'edizione 2015 della 24h pare che le carte in tavola siano cambiate, ma Wolfgang Ullrich, capo di Audi Sport, non è preoccupato e dice che le somme si tireranno al termine della grande classica francese.

Vi spaventa il distacco da Porsche?
"Era previsto, noi abbiamo lavorato in previsione gara e basta perché sapevamo che non sarebbe piovuto, quindi ne abbiamo approfittato."

Il consumo gomme com'è?
"E' ancora una incognita perché nelle prove nessuno è mai riuscito a fare più di due o tre stint, fra pioggia e bandiere rosse. Abbiamo visto che noi dovremmo essere avvantaggiati sotto questo aspetto, speriamo di non esserci sbagliati."

La R18 2015 che punti di forza ha rispetto alla versione precedente?
"Abbiamo la doppia energia dell'ibrido che ci aiuta in accelerazione e un telaio molto più efficiente a livello aerodinamico. Meno resistenza e più carico. Questo è ciò che è cambiato."

A prima vista è sembrato che la vettura di quest'anno sia inferiore rispetto agli avversari. Come pensate di programmare il resto della stagione e cosa pensate di ottenere?
"I prossimi circuiti sono molto diversi rispetto a Spa e Le Mans. Vincere le prime due gare ci ha aiutato parecchio nel capire che la base è buona. Ora vogliamo sfruttarne tutto il potenziale."

Quanti giri farete?
"Abbiamo una autonomia di 13 giri. Gli altri ne fanno qualcuno in più, ma il regolamento è stato modificato perché gli potessero essere più o meno pari a noi. I nostri avversari hanno 68Kg di carburante, noi 54Kg, che è comunque una grande differenza."

Quali sono gli avversari che temete di più?
"Nelle prime due gare la Porsche ha fatto vedere di essere un po' più avanti, ma magari la Toyota si è nascosta per essere al top a Le Mans. L'anno scorso i giapponesi sono stati molto forti nella seconda parte di stagione, ma lo vedremo dalle prossime gare."

Come preparerete le prossime gare? Sono molto diverse da Spa o Le Mans...
"Dopo Le Mans si prende la decisione definitiva sul prosieguo della stagione. Una volta scelto, le vetture non tornano più in fabbrica fino al termine del campionato. Non è la versione Le Mans, chiaramente, però la 24h è indicativa e farla bene può illuminarti la strada. A Silverstone abbiamo visto che il carico aerodinamico era positivo e l'abbiamo mantenuto tale."

Sei colpito delle difficoltà di Toyota?
"E' sempre difficile parlare degli avversari perché non conosciamo i loro programmmi. Credo che noi, Porsche e Toyota siamo tutti molto vicini, Toyota un po' più avanti nel complesso piuttosto che nel giro singolo."

Cosa ne pensi della Nissan?
"Secondo me hanno deciso troppo tardi di buttarsi nella mischia, senza fare una gara che consentisse di preparare un programma specifico. Prima di presentarsi a Le Mans bisognerebbe pensarci. Vanno più lente delle LMP2, da regolamento potrebbero essere escluse, ma penso che nessuno lo richieda perché vogliamo mantenere una atmosfera amichevole fra tutti."

Lavorate molto per portare le innovazioni sulle vetture stradali?
"Assolutamente sì, tutto quello che Audi fa è in funzione del miglioramento delle vetture di serie. Per esempio, i fari delle R18 oggi li possiamo trovare anche su un'auto stradale, la R8. Anche l'efficienza aerodinamica viene condivisa fra dipartimento motorsport e dipartimento stradale. Si vive in simbiosi."

Avete studiato un ibrido particolare?
"Quello che abbiamo noi si può usare in tante versioni, bisogna capire come ottimizzarlo a seconda delle esigenze."

Resterete a lungo a Le Mans?
"Fino a che il regolamento ci consentirà di sviluppare concetti importanti per il futuro delle stradali. Per ora va tutto bene per Audi, possiamo confrontarci con altri e vedere che i nostri concetti sono positivi. Ogni anno valutiamo, per ora ci siamo."

E la F1?
"Ogni anno la domanda è sempre la stessa, ma come vedete, ancora non ci siamo."

 

Foto: Francesco Corghi/OmniCorse.it

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