Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Shanghai, 4°Ora: per la Porsche di testa una corsa tranquilla

Timo Bernhard ha compiuto due turni di guida e comanda sulla Toyota di punta. In chiaroscuro invece le prestazioni della seconda 919 Hybrid che è terza grazie alle perfomance di Nell Jani.

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

Foto di: Porsche Motorsport

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
#6 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid:  Kamui Kobayashi ai box
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima
#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Anthony Davidson
#71 AF Corse Ferrari 488 GTE: Davide Rigon, Sam Bird
#71 AF Corse Ferrari 488 GTE: Davide Rigon, Sam Bird
#36 Signatech Alpine A460: Gustavo Menezes, Nicolas Lapierre, Stéphane Richelmi
#26 G-Drive Racing Oreca 05 - Nissan: Roman Rusinov, Alex Brundle, Will Stevens
#26 G-Drive Racing Oreca 05 Nissan: Roman Rusinov, Alex Brundle, Will Stevens
#83 AF Corse Ferrari 458 Italia: Francois Perrodo, Emmanuel Collard, Rui Aguas

La Porsche di Mark Webber,Brendon Hartley e Timo Bernhard è al comando della 6 Ore di Shanghai dopo quattro ore di corsa. La vettura che sta dominando la penultima gara del WEC ha perso qualcosa nei confronti della Toyota di Kobayashi-Sarrazin-Conway che riesce ad allungare gli stint. Ma il vantaggio di 30" consente agli uomini di Weissach di pregustare la conquista del secondo titolo mondiale costruttori consecutivo. Il ritmo insufficiente ha dapprima relegato la seconda 919 al quarto posto dietro alla Toyota di Buemi-Davidson-Nakajima. Né Marc Lieb né soprattutto Romain Dumas sono sembrati all'altezza dei propri compagni di squadra : la situazione è stata subito ripresa in mano da  Neel Jani, salito allo scoccare dell'ora, e di nuovo salito al terzo gradino del podio virtuale di una corsa abbastanza lineare.

Le Audi invece hanno completato una prova disastrosa con Jarvis che ha centrato involontariamente Treluyer, provocando sulla R18 che il francese divide con Lotterer e Fässler un problema importante alle connessioni all'interno della presa d'aria, il che ha costretto il team a riportare la vettura in garage. Male vanno anche le cose per la Ferrari: Calado ha perso il secondo posto a vantaggio della Ford di Pla nel proprio turno mentre la seconda 488 che Rigon e Bird avevano riportato al quinto posto si è vista infliggere un nuovo drive through per un'ingenuità del pilota veneto che si è slacciato le cinture di sicurezza quando ancora la vettura era in movimento all'ingresso della pit lane prima del proprio pit stop.

Tra le GTE AM, invece, Aguas, velocissimo, Collard e Perrodo sono al secondo posto dietro l'Aston Martin di Lamy-Lauda-DallaLana, una posizione che potrebbe consegnare al trio il campionato con una gara d'anticipo. Stabili le posizioni in LMP2 dove l'Oreca della G drive ha ripreso il comando sulla Ligier di Giovinazzi-Blomquist-Gelael e Richelmi-Menezes-Lapierre mantenuto la terza posizione davanti ai romontanti Senna-Albuquerque-Gonzalez.

Un altro drive through per Rigon

La terza ora si apre con le due Porsche al comando e l’Audi di Duval che  come era previsto si ferma ai box per il terzo pit stop. Anche in questa occasione il rifornimento è lungo e il francese riparte al sesto posto.

Dopo un’escursione fuori pista si ferma prima del previsto anche la Ford GT di Stefan Mucke che perde la posizione a vantaggio della Ferrari di Bruni, il quale ha ereditato la 488 da Calado fuori dal podio. Il romano ingaggia un duello bellissimo con Marco Sorensen. I due procedono appaiati per tutta la prima parte della pista cinese e alla fine il romano ha la meglio sul danese dell’Aston Martin. In questo modo Bruni sale in seconda posizione dietro alla Ford dei dominatori Priaulx-Tincknell.

Chi sta perdendo terreno, invece, è Marc Lieb che a poco a poco vede assotigliarsi il proprio vantaggio sulla Toyota di Kobayashi. Che sta spingendo forte nel tentativo di mettere pressione al tedesco della Porsche. Quando lo raggiunge il giapponese prova subito il sorpasso alla staccata della penultima curva. La manovra riesce ma Lieb sul rettifilo d’arrivo ritorna al comando per cedere ancora la posizione a Kobayashi alla terza curva. Tra i due è un sorpasso e contro sorpasso continuato per un giro intero. Poi, approfittando del traffico, Kobayashi si avvantaggia e si prende il secondo posto. Dopo tre ore e mezza di corsa Bernhard è al comando con 28” di vantaggio su Kobayashi e 36 sul compagno Lieb. Più staccata è la Toyota di Nakajima mentre doppiate sono le due Audi R18 di Treluyer e Duval.

In LMP2 Giovinazzi perde la posizione per il gioco delle soste a vantaggio dell’Oreca di Brundle-Rusinov mentre vanno male le cose per i leader del mondiale: Menezes, terzo, viene centrato dalla Ligier di Senna, e finisce in testacoda con la carrozzeria danneggiata alla sua Oreca Alpine. Riesce comunque a mantenere la posizione mentre al brasiliano viene comminato un sacrosanto drive through.

All’89.passaggio si fermano Lieb, sostituito da Dumas, e Treluyer. Il giro seguente tocca a Bernhard e a Duval. Al 91 sarà la volta di Nakajima, sostituito da Buemi e al 92simo di Kobayashi che consente, avendo allungato lo stint, di dare il volante a Buemi con la sicurezza del secondo posto. E’invece complesso il rifornimento all’Audi R18 di Jarvis, che è salito in vettura al posto di Duval. I problemi persistono e la sosta è lunghissima, il che annulla qualsiasi speranza per il trio che ancora covava ambizioni per il titolo mondiale piloti. Allo scoccare della terza ora Bernhard-Hartley comandano con un vantaggio di 32” sulla Toyota di -Kobayashi-Davidson-Sarrazin e 46” sulla seconda Porsche di Dumas-Lieb-Jani, che ora ha solo 6” sulla 050 Hybrid di Buemi-Nakajima-Davidson .

In LMP2 Rusinov-Brundle sono davanti a Gelael, che ha sostituito Giovinazzi, e a Menezes che se manterrà questa posizione potrà fregiarsi del titolo iridato di classe. Tra le GTE PRO Priaulx-Tincknell sono in testa con 55” su Bruni-Calado. Terza è l’Aston di Sorensen-Thiim. Intanto Davide Rigon ha completato la rimonta iniziata da Bird e ha superato, guadagnando il quinto posto ,la Porsche di Lietz . Però l’italiano è sotto investigazione per aver probabilmente ridotto la velocità in pit lane più tardi del dovuto. I due si fermano in contemporanea per il pit stop con Sam Bird che rileva Rigon e Christensen che fa lo stesso con Lietz. Il duo della Porsche Proton riparte davanti con Bird attaccato. Bella la lotta in GTE AM dove Rui Aguas si è prodotto in un bellissimo duello con la Porsche di Heinnemeier Hansson ed è risalito in terza posizione in una classe dominata dall’Aston Martin di Lauda-Lamy-Dallana che sono al comando davanti a Henzler-Ried-Camathias.

Ma le emozioni non sono finite: Romain Dumas, così come Marc Lieb, non riesce a reggere il ritmo della Toyota che lo insegue, guidata da Sebastian Buemi. Il francese perde a poco a poco terreno e viene superato anche grazie all’indecisione del pilota Porsche nel doppiare delle LMP2 più lente. A poco più di mezzora dalla fine della frazione la classifica cambia ancora: dietro Bernhard-Hartley ci sono le due Toyota con Dumas-Lieb-Jani al quarto posto. Le due Audi sono al quinto e al sesto e si sono persino toccate perché Jarvis, involontariamente ha centrato il compagno di squadra Treluyer mandandolo in testa coda e per questo rischia un drive through.

In GTE PRO Sam Bird ha ripreso il quinto posto, fondamentale per tenere aperte le speranze di titolo mondiale, ai danni della Porsche di Christensen e nel contempo Calado nulla ha potuto contro la Ford del rimontante Pla ed è sceso al terzo posto che ora è a rischio perché alle spalle sta rimontando anche l'Aston Martin di Thiim-Sorensen. Ma male vanno le cose anche per Bird-Rigon: il veneto viene sanzionato con un secondo drive through per essersi slacciato le cinture di sicurezza prima di aver fermato la vettura per il pit stop. Così il duo torna al sesto posto in classifica.

Al 119 giro Dumas autore di uno stint poco veloce è il primo tra i piloti Porsche a fermarsi. Sulla 919 Hybrid sale Jani. Il giro seguente tocca a Bernhard che dopo un doppio turno molto positivo va a riposarsi lasciando a Mark Webber la guida della vettura di testa. Le Toyota allungano, come nell'ora precedente, lo stint. Buemi si ferma al 121 giro restando in vettura per fronteggiare la prevedibile rimonta di Jani mentre Kobayashi effettua il proprio pit stop alla 123.tornata.

Il disastro è invece in casa Audi perché il contatto tra le due R18 costringe Treluyer a portare la vettura ai box da dove poi viene spinta direttamente in garage con la carrozzeria danneggiata che ha provato danni nelle connessioni con la presa d'aria.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Shanghai, 2°Ora: le Porsche prendono il largo
Articolo successivo Shanghai, 6°Ora: Porsche di nuovo campione del mondo

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera