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Ring, 4° Ora: nessuno sembra insidiare le Porsche di Bamber e Tandy

Il dominio delle 919 Hybrid è netto e nulla sembra potere la Toyota di Conway-Lopez-Kobayashi che è terza ma molto staccata. Grandissima corsa da parte della Ferrari di Calado e Pier Guidi in GTE PRO e di Matteo Cairoli in GTE AM

#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley, #1 Porsche Team Por

#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley, #1 Porsche Team Por

JEP / Motorsport Images

Le speranze della Toyota di puntare alla vittoria si stanno infrangendo contro la prova d'assieme delle due Porsche 919 Hybrid di Bamber-Hartley-Bernhard e di Tandy-Jani-Lotterer che in modo inesorabile dominano questa 6 Ore del Nurbürgring davanti alla TS050 guidata da Conway-Lopez-Kobayashi. Il britannico e l'argentino hanno perso moltissimo nei confronti delle vetture di Stoccarda ed ora il loro distacco sembra irrecuperabile. La Porsche, nonostante un momento critico vissuto da Tandy centrato in fase di doppiaggio dalla Ford di Tincknell, sembra essere tornata con la configurazione ad alto carico quella di sempre:affidabile e in grado di tenere un passo superiore all'avversaria giapponese. Comunque, quando mancano due ore alla conclusione della quarta gara del WEC, la situazione non è ancora definita per la leadership, visto che le Porsche procedono una attaccata all'altra e saranno solo le ultime frazioni a stabilire chi salirà sul podio più alto. In LMP2 c'è stato il ritorno della Rebellion Vaillante di Filipe Albuquerque che sta tentando la rimonta ai danni dell'Oreca di Jarvis-Ho Pin Tung-Laurent mentre la Ferrari 488 di un ottimo James Calado e di Alessandro Pier Guidi comanda in GTE PRO davanti alle Porsche RSR: la vettura italiana riesce ad allungare gli stint e i suoi piloti sembrano molto in forma. In GTE AM Matteo Cairoli ha portato la propria Porsche 991 RSR al comando. Resta l'incognita di sapere se i suoi compagni di guida riusciranno a mantenere il suo passo.

Lopez non regge il ritmo di Jani e Hartley

Una volta effettuata la seconda sosta Jani supera Hartley e va al al comando con Lopez che è terzo ma vicinissimo ai due della Porsche. Per il gioco delle soste al comando delle GTE PRO si è issata provvisoriamente la Ferrari di Pier Guidi-Calado mentre la 991 di Dienst-Ried-Cairoli deve ancora salire- è in testa alla GTE AM. In LMP2 è fermo ai box Negrao con un problema alla selezione delle marce sulla sua Alpine Oreca con l’esemplare della DC di Jarvis-Ho Pin Tung sempre in testa; Canal e Senna cercano una rimonta difficile.

Nel corso della frazione le due Porsche 919 di Jani e Hartley iniziano a tenere una media che sembra irragiungibile dalla Toyota di Lopez mentre quella di Buemi, sulla quale è salito Davidson, si trova a 6 giri di distacco ma è riuscita ad agguantare il quarto posto assoluto. Primo in GTE PRO è Christensen con la Ferrari di Calado al secondo posto e la seconda RSR di Makowiecki terza davanti alla Ford di Tincknell e all’Aston Martin di Sorensen. Cairoli, intanto, ha piazzato il giro più veloce in GTE AM e si trova in una solida seconda posizione dietro alla Vantage di Lauda.

Cairoli spettacolare in GTE AM

Quando sta per concludersi la terza ora di corsa la Oreca del DC Racing di Tristan Gommendy infila la Rebellion di Canal, imitata poco dopo dall’Alpine di Menezes. La seconda Alpine di Negrao-Panciatici-Ragues è invece definitivamente fuori dalla corsa, ritirata ai box per problemi al cambio. In GTE AM si è intanto formato un duo con Lauda e Cairoli uno dietro all’altro. L’italiano è tostissimo nell’alitare sull’ala posteriore della più competitiva Vantage dell’austriaco, che guadagna sul dritto ma che non sembra possedere il passo in curva dello junior Porsche. Matteo andrà al comando poco dopo, alla conclusione di uno stint spettacolare.

A 10’dallo scoccare della terza ora Menezes supera Canal e sale al terzo posto in LMP2 dietro alle due Oreca del team DC.

Arriva quindi il momento della terza sosta delle LMP1: Jani viene sostituito da Tandy, che cambia le gomme, Hartley da Bamber e Lopez da Conway. La situazione non muta: alla ripartenza Tandy si trova davanti a Bamber e Conway con la Toyota che accusa uno svantaggio considerevole nei confronti delle 919 Hybrid. Le Porsche hanno anche effettuato l’operazione guadagnando ulteriore vantaggio. Ora la TS 050 è a oltre 30” di distanza.

Gran Calado in GTE PRO

Male vanno le cose per la Ferrari di Rigon-Vilander che ha perso oltre 6 minuti ai box per problemi al cambio ed ora è irrimediabilmente fuori dalle posizioni che contano in GTe PRO dove la vettura gemella di Pier Guidi-Calado è in piena lotta per la vittoria con la RSR di Christensen-Estre. Calado, in gran spolvero fin dalle prime fasi, è corretto ma non demorde e tiene il passo del danese della Porsche. Lo supererà quando il team mate di Estre si fermerà ai box per la terza sosta.

Al comando della corsa, a poco più di quarantacinque minuti dalla fine della quarta ora, cambia la situazione: Earl Bamber, infatti, rosicchia giro dopo giro decimi preziosi a Nick Tandy. Quando il neozelandese raggiunge il compagno britannico si comprende che il gioco di squadra Porsche non consentirà duelli tra i due. Bamber quindi riporta la 919 Hybrid che divide con Bernhard e Hartley in testa. La Toyota di Conway-Kobayashi-Lopez è staccatissima ed accusa 40" dal duo di Weissach. Bamber e Tandy, però, procedono uno attaccato all'altro e vivono brutti momenti quando vanno al doppiaggio della Ford di Tincknell che lascia sfilare il primo ma non si accorge di Tandy  e allarga andando a colpire la fiancata della Porsche. Risultato: la Ford Gt finisce nella sabbia mentre la 919 Hybrid sembra non accusare alcun problema.

La frazione si conclude con la sosta delle due Porsche  e della Toyota nello stesso ordine dei pit stop precedenti: Tandy, Bamber e Conway. Per tutti un doppio stint.

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