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Ring 2 Ora: Porsche davanti in una corsa molto tattica

Le 919 Hybrid comandano sulla Toyota di Lopez-Kobayashi. Problemi alla pompa della benzina eliminano subito la TS050 di Buemi che è staccata di cinque giri. Grande prestazioni delle RSR in GTE PRO ma Pier Guidi-Calado sono in zona podio

#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley

Foto di: JEP / Motorsport Images

La 6 Ore del Nurbürgring nelle prime due ore sta offrendo una corsa molto tattica con le  Porsche 919 Hybrid che comandano sulla Toyota di Kobayashi-Lopez, l'unica rimasta in lizza per la vittoria dopo un'improvvisa defaillance alla pompa della benzina occorsa nel giro di ricognizione alla seconda vettura giapponese, in quel momento guidata da Sebastien Buemi. Hartley-Bernhard e Jani-Lotterer sono di pochi secondi davanti a Kobayashi-Lopez, con l'argentino che non è riuscito a mantenere la testa della corsa, detenuta fino alla prima sosta dal suo compagno di guida.

La prima ora si apre subito con una sorpresa:durante il giro di ricognizione la Toyota di Buemi rallenta all’improvviso. C’è un problema alla pompa di carburante. Così la corsa parte in regime di safety car con la TS 050 ferma al box: perderà cinque giri e 8’25” ma riuscirà a ripartire dopo che in Toyota hanno sostituito il particolare danneggiato. In testa per tutti i primi 60’ Kobayashi, Bernhard e Lotterer giocano all’elastico con distacchi variabili a causa dei numerosi doppiaggi che al Ring determinano spesso le situazioni di corsa. La vettura del giapponese comunque mantiene il comando mentre le due 919 Hybrid non si ostacolano e sembrano mantenere in modo agevole il ritmo della vettura di comando.

Bello il duello tra Sorensen e Makowiecki

Mentre in LMP2 le due Rebellion Vaillante sembrano dominare c’è uno splendido duello tra Aston Martin Vantage, del campione del mondo Marco Sorensen, e Porsche RSR di Makowiecki che comandano un gruppo compatto di otto vetture composto dalla Ford di Pla, terzo, dalla seconda RSR di Christensen, la Ferrari di Calado, la Ford di Priaulx e la 488 di Rigon. Proprio il veneto è il primo a dover salutare i colleghi a 31’ dal via a causa di un problema elettrico all’origine di un improvviso rallentamento che ha causato una leggera toccata con la Ford di Priaulx. Rigon riparte staccato proprio nel momento in cui Makowiecki, dopo un bellissimo duello, riesce finalmente ad avere ragione di Sorensen. Nel frattempo Calado, autore di una corsa molto consistente, infila Christensen e si mette in scia alla Ford di Pla che accusa problemi di sottosterzo.

Lotterer anticipa la sosta

In LMP1 il primo a fermarsi è Lotterer, un giro prima di Kobayashi e Bernhard. Nessuna vettura del terzetto di testa effettua il doppio stint. Una volta uscite dai box Lopez, che ha sostituito Kobayashi, si ritrova in testa davanti a Jani che ha superato alla prima curva Hartley, salito al posto di Bernhard. Il neozelandese riprenderà poi la posizione due giri più tardi restando sempre nella scia della Toyota di testa. In LMP2 la Oreca di Senna è seconda dopo la fase dei primi pit stop dietro a quella di Jarvis e davanti a quella del collega di squadra in Rebellion Beche. Hanno già scontato le penalizzazioni Hanley, 3’ per l’incidente provocato da Rusinov a Le Mans nelle prime fasi, Mehri, 7’ per non aver rispettato le bandiere rosse nel corso delle prove, e Panciatici, 30” per aver causato un incidente in qualifica.

 

A 4’42 dalla conclusione della corsa accade ciò che si prevedeva: Hartley infila alla staccata della prima curva Lopez, il più debole del terzetto dei piloti Toyota, e porta al comando per la prima volta la Porsche 919 Hybrid vincitrice di Le Mans.

Due minuti dopo è Pier Guidi che infila la Ford Gt di Priaulx per andare a prendere il terzo posto in GTE dietro alla Porsche di Christensen-Estre e alla RSR di Makowiecki-Lietz. Indietro è la Vantage di Sorensen-Thiim che ha avuto problemi perdendo tempo ai box ma che è in piena rimonta.

Bene Pier Guidi in GTE PRO

La situazione generale cambia nuovamente alle 14.22 con Jani che passa Lopez. Così due Porsche sono ora in testa alla corsa con la Toyota dell’argentino che è scese in poco più di venti minuti in terza. Ma la gara resta aperta perché anche in questa ora i doppiaggi creano l'effetto elastico. Il pluricampione del mondo del WTCC si lamenta di un eccessivo sovrasterzo che non gli permette di reggere il ritmo degli avversari. In LMP2 la Oreca di Oliver Jarvis e di Ho Pin Tung ha preso il comando dopo la seconda sosta di routine davanti alle Oreca di Canal e di Heinemeier Hansson. Pier Guidi, molto bravo, è salito al secondo posto con la Ferrari davanti alla Porsche di Lietz.

La frazione si conclude con Jani che seguendo la declinazione delle soste dell'ora precedente si ferma per ripartire per un doppio stint. Il giro seguente lo imitano sia Lopez che Hartley che restano in vettura. Le posizioni non cambiano con Hartley in testa ma disturbato davanti dalla Toyota di Buemi che è doppiata davanti a Jani e a Lopez.

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