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Prologo, 5° Turno: il gran finale è della Toyota TS050 di Lapierre

Miglior tempo assoluto per Nicolas Lapierre che ha preceduto il compagno Anthony Davidson. Ma le Porsche 919 Hybrid hanno dato l'impressione di essersi nascoste. Incidente senza conseguenze a Lesmo per Matthew Rao

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Nicolas Lapierre, Kazuki Nakajima

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Nicolas Lapierre, Kazuki Nakajima

Paolo Belletti

Si è conclusa con il miglior tempo ottenuto nel turno pomeridiano di domenica da Nicolas Lapierre la due giorni del prologo monzese del WEC. Il francese che guiderà la Toyota TS050 Hybrid solo in occasione della 6 Ore di Spa-Francorchamps e della 24 Ore di Le Mans ha girato in 1'30"547 alla media di 230,300kmh battento di due decimi e 67 il compagno di squadra Anthony Davidson in una sessione dove le Porsche, avendo di fatto concluso il lavoro in mattinata, non hanno cercato il tempo ad effetto. Da segnalare inoltre che il turno finale del prologo è stato interrotto per qualche minuto con una bandiera rossa a seguito di un'uscita di pista alla prima di Lesmo di Matthew Rao con l'Oreca-Alpine finito contro le barriere a causa di un improvviso scroscio di pioggia. Le prove poi sono riprese ma in condizioni di aderenza assai precarie.

Per Porsche obiettivi rispettati

Rispetto a quanto accaduto nelle ultime due stagioni il prologo del WEC non ha dato indicazioni precise sugli autentici valori delle forze in campo. Toyota e Porsche sono apparse, al di là dei  tempi assoluti, in condizioni di perfetta parità e se l'equilibrio verrà confermato anche a Silverstone potrebbe annunciarsi una stagione scoppiettante. Entrambe le vetture sono nate bene e non hanno mostrato a Monza alcun problema di affidabilità. La Porsche ha ottenuto ciò che desiderava, compiendo nella mattinata dell'ultimo giorno, un long run con entrambi gli esemplari e girando a medie sempre interessanti. La Toyota l'ha imitata nell'affidabilità e nella costanza, cosa che  non era accaduta nel prologo dell'anno passato al Paul Ricard, pur se in alcune occasioni i suoi piloti hanno corso qualche rischio di troppo. Curioso che il miglior tempo sia stato ottenuto dal " figliol prodigo " Lapierre, riabilitato dalla Casa giapponese dopo l'allontanamento di tre anni fa. Da segnalare che tre dei piloti titolari della Toyota, Buemi, Lopez e Sarrazin, che farà coppia con Lapierre a Le Mans, non hanno preso parte alle prove perché volati in Messico per la Formula E dopo  aver presenziato al vernissage della TS050 nella mattinata di venerdi.

Si è giocato quindi a carte coperte, soprattutto in casa Porsche. Il team di Weissach, reduce da una positiva 30 ore al Paul Ricard, non ha mai forzato gli eventi, puntando soprattutto a mettere a punto quei piccoli particolari che ancora lasciavano dubbiosi i tecnici della Casa campione del mondo. Entrambi gli equipaggi hanno palesato la tradizionale equivalenza in fatto di prestazioni medie sul giro con Lotterer e Tandy ben assortiti sulla 919 Hybrid del campione del mondo Jani, e Bamber che ha confermato le proprie doti sulla vettura che dividerà con Bernhard e l'amico Hartley.

La grande sorpresa delle LMP2

Poco è cambiato, rispetto alla sessione della mattina, tra le LMP2. Il miglior tempo assoluto è rimasto quello di Matthieu Vaxivierre sulla Oreca del team TDS che ha lambito la soglia del 1'36". Ma anche tutti gli altri sono stati parecchio vicini, a dimostrazione che la nuova categoria potrebbe fornire corse parecchio esaltanti. D'altronde il livello delle squadre e dei piloti sarà nel 2017 molto alto. Interessanti anche le velocità massime dei prototipi della classe minore: 314,0 per l'Alpine-Oreca di Dumas contro i 319,5 della Porsche 919 Hybrid di Earl Bamber, anche se va sottolineato l'effetto non indifferente delle scie dei lunghi rettifili monzesi. Comunque le LMP2 hanno impressionato più, per esempio, delle GTE PRO che come sostenuto dalla moltitudine dei piloti a Monza si sono celate sul fronte delle prestazioni secche.

Le Porsche RSR sono state le più veloci davanti alle Ford GT. Guarda caso si tratta delle vetture più estreme tra quelle presenti. Le Ferrari 488 GTE invece non hanno mai dato l'impressione di voler entrare in lizza per il primato virtuale, rimandando a Silverstone, l'esibizione del proprio potenziale. C'è infine un'ultima considerazione circa questo prologo. Monza nella settimana dedicata al mondo dell'endurance è stata invasa dagli appassionati sia nel paddock sia nelle tribune storiche della pista brianzola, segno che anche in Italia c'è  grande interesse popolare nei confronti della specialità. I prodromi perché nel 2018 venga organizzata una 6 Ore del WEC sembrano esserci tutti.

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