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Intervista

Priaulx: "Non è bello correre sapendo che non puoi vincere"

Andy Priaulx non è contento del BoP che penalizza anche le Ford GT. Del quarto posto a Austin ricorderà l'ottimo passo gara e gli inspiegabili problemi di aderenza e di sottosterzo mentre lottava per il podio più basso

#67 Ford Chip Ganassi Racing Team UK Ford GT: Marino Franchitti, Andy Priaulx, Harry Tincknell

Foto di: XPB Images

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Non c'è solo la Ferrari ad essere in difficoltà con il BoP della GTE PRO. Un'altra Casa che sta soffrendo più del previsto è la Ford che dopo la trionfale 24 Ore di Le Mans sembrava essere sulla strada giusta per la massima competitività e che invece, sia in Messico sia ad Austin è andata in crisi. I motivi sono gli stessi che attanagliano le vetture italiane: minor potenza rispetto alle Aston Martin Vantage e un peso maggiore. In più le Ford GT non sembrano ancora possedere le qualità delle vetture di Maranello, tanto è che ad Austin hanno sofferto su molti fronti su un autodromo che di fatto era quello di casa. La delusione per il team Ganassi-Multimatic è stata quindi cocente, anche se Andy Priaulx, quarto alla fine assieme a Harry Tincknell e a Marino Franchitti, è stato vicino al raggiungimento del terzo posto.

" Se devo essere onesto il ritmo di gara nei primi miei due stint era molto buono. Il problema è sorto con il terzo, quello conclusivo. Ho montato un set di gomme nuove e mi aspettavo di poter duellare con la Ferrari di Rigon. Ma i tempi non arrivavano, la macchina non era più quella di prima. Dobbiamo capire cosa è accaduto. La vettura non aveva più grip, c'era un sacco di sottosterzo ad ogni curva e non credo che la situazione negativa dipendesse dalla pista. Peccato, stavamo facendo un pensierino al podio. Ma nel complesso la corsa di tutta la squadra non è stata fortunata: i miei compagni Mucke e Pla sono stati costretti all'inizio a sostituire l'impianto di aria condizionata e poi sono stati coinvolti in due incidenti. Noi abbiamo puntato sulla regolarità e abbiamo effettuato una bella rimonta. Ma non è bastato".

- Da pilota di notevole esperienza che ne ha viste di cotte e di crude non ti sembra che il BoP attuale sia decisamente sbilanciato e alla fine penalizzi le Case che hanno le due vetture di concezione più moderna?

" Hai ragione, è frustrante correre in queste condizioni. È come se si sapesse fin dal via di non avere alcuna opportunità di vittoria e di risultato importante. Oggi per esempio il nostro team è stato perfetto;  nel corso dei mesi precedenti ha lavorato molto per affinare la vettura e risolverne i problemi iniziali. Però questo non basta, contro il BoP c'è poco da fare. Prendiamo il caso della corsa di due settimane fa in Messico: eravamo al massimo delle nostre potenzialità. Siamo arrivati al quinto posto ed ho detto tutto".

- Speri che si arrivi a un cambiamento a partire dalla prossima corsa del Fuji?

" È quello che mi auguro e credo si augurino anche i piloti della Ferrari. Il BoP è fatto per equilibrare, per cercare di portare avanti che si trova in difficoltà tecnica e rallentare i favoriti. Ma oggi mi sembra che non sia così. Non è bello correre sapendo che non puoi vincere".

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